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Quanto suolo consumiamo in Italia?

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca ad Angelo Bonelli: è vero che il consumo di suolo in Italia viaggia a due metri quadri al secondo?

La dichiarazione di Bonelli

Ospite della trasmissione di Rai 3 “Filorosso”, il co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli ha dichiarato che “il consumo di suolo in Italia viaggia a due metri quadri al secondo”. È davvero così?

I dati sul consumo di suolo

In Italia il monitoraggio del suolo consumato è compito del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) ai sensi della legge 132/2016. I risultati confluiscono nel Rapporto annuale “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” che analizza l’evoluzione del territorio offrendo un ampio quadro di analisi e di indicatori per valutare l’impatto della copertura artificiale del suolo.

Come ogni anno, a luglio sono stati pubblicati i dati relativi all’anno precedente (consultabili nel sito Ispra). Dai dati riportati e dalla sintesi del Rapporto si evince che in Italia il suolo consumato è pari a 2.148.511,93 ettari, ovvero il 7,1 per cento del suolo nazionale. In particolare, nell’ultimo anno il consumo di suolo è cresciuto di 69,1 chilometri quadri, circa 19 ettari al giorno. Se si considera che in un giorno ci sono 86.400 secondi, il consumo di suolo cresce nel nostro paese di 0,00022 ettari al secondo. Poiché un ettaro equivale a 10 mila metri quadri, si ottiene un consumo al secondo pari a 2,2 metri quadri, proprio come indicato nella sintesi del Rapporto.

Il dato indicato da Bonelli è quindi veritiero, ma dimentica di precisare che riguarda il solo 2021. Il relativo tasso di crescita, come raffigurato nella Figura 1, subisce infatti un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni.

Il verdetto

I dati riportati dal co-portavoce dei Verdi sono TENDENZIALMENTE VERI: sono infatti corretti per quanto riguarda la crescita tra il 2020 e il 2021, ma Bonelli decide di citare solo l’anno di riferimento che conferma le sue tesi.

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  1. gianmario nava

    I dati riferiti ad ogni anno sono poco significativi e gli andamenti non possono che essere fatti su periodi piuttosto lunghi, questo per un motivo tecnico molto banale: i dai da cui si parte, infatti le ortofoto e i dati satellitari hanno buchi, ritardi nella acquisizione o messa a disposizione (AGEA su tutti), eterogeneità di risoluzione e di bande osservate ecc. E’ quindi normale che leggano oggi consumi di uno o due anni fa, o che consumi considerati reversibili siano poi classificati definitivi ina anni differenti. La situazione è tutt’altro che rassicurante ma le sparate per impressionare e le micro investigazioni sui dati sono poco significative.
    Saebbe invece molto interessante avere confronti tra l’andamento del PIL, anche per settori economici, e il consumo di suolo per capire se e come sia possibile ipotizzare un disaccoppiamento ove i dati siano direttamente correlati e sfatare miti sviluppisti ove non siano corelati.

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