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Il governo Draghi ha dimezzato le importazioni di gas dalla Russia?*

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Mario Draghi: il suo governo ha dimezzato le importazioni di gas dalla Russia?

La dichiarazione di Draghi

Al meeting di Rimini, il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, ha affermato:

Abbiamo stretto nuovi accordi per aumentare le forniture – dall’Algeria all’Azerbaigian.

Gli effetti sono stati immediati: l’anno scorso, circa il 40 per cento delle nostre importazioni di gas è venuto dalla Russia. Oggi, in media, è circa la metà”.

Il conflitto in Ucraina ha reso prioritaria la questione della diversificazione delle forniture di gas naturale, in particolar modo per ridurre – in prospettiva, eliminare – la “dipendenza energetica” dalla Russia. Vediamo più nei dettagli la situazione del nostro paese.

L’import di gas dalla Russia nel 2021

Il primo dato richiamato nella dichiarazione è quello relativo al peso specifico dell’importazione del gas di provenienza russa sul totale dell’importazione di gas. Al riguardo, il Ministero della Transizione ecologica ha pubblicato i dati sulle importazioni di gas naturale per paese di origine, con la precisazione che i dati sul 2021 sono provvisori: nel file di calcolo contenente le serie storiche dal 1990 al 2021 si evince che, per l’anno 2021, su 72.728 milioni di metri cubi complessivamente importati, 28.988 provengono dalla Federazione Russa: il rapporto fra i due numeri è effettivamente del 39,9 per cento. Lievemente differente è la percentuale indicata nel Def presentato dal governo ad aprile 2022, in cui la quota di importazione del gas russo sul totale è del 46,6 per cento.

I dati (provvisori) del 2022

Il dato relativo al dimezzamento, in media, per i primi mesi del 2022 è meno agevole da verificare. Sempre il Ministero della Transizione ecologica fornisce un bilancio mese per mese (da gennaio a giugno 2022) delle importazioni per punti di ingresso. Assumendo che il gas naturale proveniente dalla Russia transiti perlopiù per Tarvisio, si ricava, ad esempio, che i mesi gennaio-giugno 2022, rispetto ai corrispettivi del 2021, hanno visto un calo di volumi di gas importati del 36,4 per cento. Confrontando il solo mese di giugno (2022-2021), la diminuzione è addirittura del 54,2 per cento. Non è da meno il confronto su maggio: – 55,1 per cento, cioè una riduzione dell’import di più della metà.

Il verdetto

I dati Eurostat sull’import di gas naturale dalla Russia nel 2022 appaiono incompleti proprio in relazione agli scambi commerciali con l’Italia. È un peccato, ma la (parziale) ricostruzione tramite i dati raccolti dal Ministero della Transizione ecologica dimostra che le affermazioni di Mario Draghi sul dimezzamento dell’import di gas dalla Russia sono TENDENZIALMENTE VERE.

*Le opinioni espresse sono personali e non impegnano l’istituzione di appartenenza.

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  1. Riccardo Bottarelli

    L’Italia di notte brilla vista dallo spazio. Se riducessero la quasi mostruosa illuminazione pubblica, e ci sono piu’ modi, ci sarebbero minori sacrifici da attuare.

  2. Michele Campanelli

    Questo articolo è molto interessante e molto documentato ma non considera il rapporto tra scorte di gas metano e flussi mensili nel periodo invernale: negli anni passati le scorte si riducevano nel periodo tra novembre e marzo nonostante flussi di importazioni sostanzialmente stabili, quindi i test di resilienza a blackout sono giustificati…

    https://dgsaie.mise.gov.it/bilancio-gas-naturale

    https://m.faz.net/aktuell/finanzen/blackout-sorgen-europas-banken-wappnen-sich-fuer-stromausfaelle-18300805.html

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