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Più papà a casa per avere più mamme al lavoro

L’Italia è intrappolata da anni in una situazione di bassa fecondità e bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro. Per aumentare il numero delle madri al lavoro, serve un cambio di passo. Che inizia dai congedi di paternità e parentali.

Il Punto

Partiamo da un bilancio della presidenza Trump per capire cosa potrà accadere dopo il voto. Qualunque sarà il risultato delle elezioni Usa, sarà difficile ricostruire la coesione sociale nel paese. Intanto il nuovo piano quinquennale varato dal Partito comunista cinese è all’insegna della “circolazione duale”: ricerca dell’indipendenza hi-tech all’interno, riscrittura dei rapporti di forza all’esterno.
Sulla tassazione dei giganti del web continua lo scontro tra “paesi-vittima” e “paesi-profittatori”, con l’Ue chiamata a dare il buon esempio. A partire dalla direttiva della Commissione, mai andata in porto. Su un’altra proposta di direttiva della Commissione, quella sul salario minimo, non sono mancati dubbi e critiche. Anche perché la situazione di partenza nei diversi stati membri è molto diversa.
In un Parlamento dallo spazio politico ristretto, non è difficile individuare maggioranza e opposizione alla luce dei voti espressi. Un’analisi del comportamento dei parlamentari, utile per prevedere eventuali trasformismi futuri.
In un decennio l’Italia guadagna otto posizioni nel Gender Equality Index, ma resta 14esima in Europa in fatto di uguaglianza di genere. Dove siamo migliorati e dove c’è ancora tanto lavoro da fare. 

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Alla vigilia delle elezioni Usa vi proponiamo sei grafici speciali sui quattro anni di presidenza Trump.
Continua la nostra collaborazione con Economia24, la trasmissione economica di RaiNews24: questa settimana, eccezionalmente di giovedì, Massimo Bordignon commenterà le previsioni economiche della Commissione europea.

(Piccoli) passi avanti verso l’uguaglianza di genere

Il Punto

L’annuncio di voler superare il sistema di Dublino per ora s’è tradotto in generici richiami ai principi di solidarietà. Mentre sarebbe da rivedere l’intero sistema europeo d’asilo.
E se il taglio dei parlamentari fosse l’occasione per una riforma del bicameralismo? Con un Senato delle autonomie e una legge elettorale ispirata al Mattarellum.
Il nuovo contratto dei rider è un buon punto di partenza: per regolare il lavoro nelle piattaforme digitali l’unica via è quella sperimentale. Sempre in una logica negoziale pluralista. Anche quando la donna lavora a tempo pieno, il divario di genere nella suddivisione del lavoro domestico resta alto. E la pandemia potrebbe aver rallentato il cammino verso l’uguaglianza.
In Italia si evade circa un quarto dell’Iva dovuta: è quanto emerge da un rapporto della Commissione europea. Le cause sono note, i progressi ancora troppo pochi. A dimostrazione della dipendenza dell’industria italiana dalle importazioni dalla Cina, le conseguenze sulla nostra produzione del lockdown imposto da Pechino a inizio 2020 sono state immediate.

Sabato 26 settembre nell’ambito del Festival dell’Economia, in corso a Trento, sarà premiata la proposta vincitrice del concorso di idee “Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”, rivolto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Sul nostro sito sarà possibile seguire in diretta alcuni degli eventi del Festival.

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Quell’uso del tempo che divide donne e uomini

Resta elevato in Italia lo squilibrio di genere nell’uso del tempo nelle coppie con figli, anche quando la donna lavora a tempo pieno. Lo conferma un recente studio. E la pandemia potrebbe aver rallentato ancora il processo verso una maggiore parità.

Il Punto

Rimuovere gli ostacoli alla concorrenza e quindi alla crescita: una necessità più che mai attuale. Una lezione utile può venire da alcune norme del decreto “salva Italia” varato dal governo Monti. Finora Garanzia Giovani non ha dato i risultati sperati. Questo perché alle politiche attive e all’investimento in capitale umano si continuano a preferire le assunzioni di forza lavoro a basso costo.
L’emergenza-Covid ha messo sotto pressione l’equilibrio tra lavoro e famiglia. Un aiuto per ridurre il divario di genere può arrivare dal welfare interaziendale. Anche lo sport risente della pandemia: uno studio mostra come gli stadi vuoti influiscano negativamente sulle prestazioni degli atleti.
L’Italia si rivela spaccata in due anche nella gestione dei rifiuti organici. La libertà di movimentarli sul territorio nazionale deve convivere con l’esigenza di avere impianti di prossimità.

Ultima puntata de “Le parole chiave dell’economia”, il podcast de lavoce.info in collaborazione con il Festival di Trento: Green economy, con Marzio Galeotti e Alessandro Lanza.

Si è chiuso il concorso di idee “Un settore pubblico acceleratore di sviluppo”, rivolto a tutti gli studenti universitari e di dottorato. Le proposte che ci sono arrivate sono ora in fase di valutazione e l’idea vincitrice sarà premiata nel corso del Festival dell’Economia di Trento.

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Reti di welfare per favorire il lavoro delle donne*

La pandemia ha accentuato le debolezze di paesi e persone. In Italia ha mostrato una volta di più la difficoltà delle donne di conciliare lavoro e impegni familiari. Un aiuto può venire dal welfare interaziendale, con la creazione di reti fra Pmi.

Donna e manager: la parità non arriva da un voucher

Basterà il voucher per frequentare un Mba a correggere la carenza strutturale di donne in posizioni dirigenziali? Un ostacolo alla progressione di carriera è il carico di lavoro di cura che ricade sulle donne. Di questo dovrebbe occuparsi la politica.

Il Punto

Per colmare il gap di genere nelle prospettive di carriera il voucher Mba prospettato dal governo non sembra una buona soluzione. Meglio concentrarsi su carriere universitarie, tempi di lavoro e cura e politiche salariali. Nemmeno quella di emettere titoli perpetui per far fronte all’aumento del debito pubblico sembra una proposta in grado di reggere alla prova dei fatti: poca la domanda, troppo il rischio di dare segnali di debolezza.
Il decreto rilancio ha solo ventilato l’introduzione del voto plurimo nelle società quotate. Idea non priva di spunti interessanti, che alla fine è però naufragata. Rimanendo tra le aziende quotate, l’impatto della crisi non è stato uguale per tutte: uno studio dimostra che quelle con una proprietà familiare hanno retto meglio. Molti i miliardi in arrivo dallo stato per la ricapitalizzazione delle imprese: servono regole chiare e strumenti partecipativi per evitare una presenza troppo ingombrante.
Quella causata dalla pandemia di Covid-19 non è la prima crisi globale del secolo: le misure di sostegno al reddito dei lavoratori messe in campo dieci anni fa, però, furono diverse. Con effetti diversi sulla disoccupazione.

È online anche la terza puntata del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Salute, con Gilberto Turati.

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Dall’università al lavoro: quel recupero prima della nuova recessione

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