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Tag: carceri

Mai più violenze in carcere

I fatti di Santa Maria Capua Vetere hanno aperto una ferita nel tessuto della nostra democrazia. Ora l’obiettivo più importante è evitare che si ripetano. Dopo l’introduzione del reato di tortura, servono altre misure. Sono note, basta realizzarle.

Il Punto

Al netto di alcune lacune, nel rapporto Colao ci sono buone idee per il rilancio del paese. Tocca alla politica scegliere le priorità e implementarlo. Con buon senso, se ne ha. Intanto, altre proposte arrivano dalla task force presso il ministero delle Pari opportunità per sconfiggere i divari di genere. Vediamo le strategie suggerite per lauree Stem e lavoro. Saranno quasi 900 mila le famiglie beneficiarie del reddito di emergenza. Di importo modesto, può però aiutare le più povere escluse dal reddito di cittadinanza. Novità in arrivo anche in materia di semplificazione della Pa, che da sola però non basta: c’è un problema di capacità amministrativa, come dimostra la gestione dei fondi europei.
Le stime sulla ripresa potrebbero rivelarsi troppo ottimistiche: la recessione rischia di protrarsi ben oltre il 2020. Almeno guardando alla volatilità sui mercati finanziari.
Nonostante il sovraffollamento, le decisioni della magistratura di sorveglianza hanno contribuito a contenere la diffusione del coronavirus nelle carceri. Tutt’altro discorso riguarda le residenze per anziani. Anche se è prematuro fare confronti con gli altri paesi: troppo frammentari i dati e troppe le disparità di misurazione.

È online il podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Prima puntata delle “Parole chiave dell’economia”: Ripartenza, con Francesco Daveri. Da lunedì: Recovery Fund, con Tommaso Monacelli.

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Così il coronavirus è rimasto fuori dal carcere

Nelle carceri italiane la diffusione del coronavirus è stata contenuta. Anche prima dei provvedimenti del governo, i magistrati di sorveglianza hanno utilizzato norme già presenti nel nostro ordinamento per garantire la salute di detenuti e personale.

Carceri italiane, un sistema malato da tempo

I provvedimenti dell’amministrazione penitenziaria per far fronte all’emergenza sanitaria di questi giorni hanno scatenato rivolte in molte carceri. Ma la situazione di oggi mette a nudo problematiche antiche, che ora richiedono soluzioni urgenti.

Tutti in libertà con la riforma delle carceri?

Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca alle affermazioni di Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, sulla riforma dell’ordinamento penitenziario. Vuoi inviarci una segnalazione? Clicca qui.

Il Punto

Cosa accade se, andando oltre alle oscillazioni mensili che appassionano le opposte tifoserie, innestiamo i dati Istat sul lavoro del primo trimestre 2016 sulle dinamiche degli ultimi 12 anni? Semplice: si vede che siamo ancora lontani dai livelli pre-crisi ma anche che gli occupati crescono e cala la disoccupazione.
È una giungla la legislazione per le indennità ai disabili. Date ad alcuni e negate ad altri, differenti importi per uguali invalidità oppure stessa somma a chi ha diverse necessità. Il Consiglio di stato aggrava l’iniquità stabilendo che questi aiuti non rientrano nel calcolo dell’Isee: un vantaggio per chi già riceve di più. Un’altra foresta normativa è il nuovo codice degli appalti. Sulla carta, uno strumento contro la corruzione e per migliorare i progetti di opere pubbliche. In pratica ci vorranno più o meno 50 decreti attuativi perché funzioni.
A sei mesi da elezioni che hanno prodotto un quadro politico frantumato, gli spagnoli torneranno al voto. È l’effetto di un sistema elettorale senza doppio turno né premio di maggioranza che rischia lo stallo e l’ingovernabilità. Almeno da questo esito l’Italicum ci dovrebbe preservare.
Il sovraffollamento delle carceri è un problema dei sistemi di detenzione in molti paesi europei. Da noi ci sono quasi 110 detenuti per ogni 100 posti. Meno che in passato. Non perché si sono fatte nuove strutture ma grazie a condanne alternative, sconti di pena e depenalizzazione dei reati lievi.

Un commento di Francesco Giubileo all’articolo di Daniele Fano “Salviamo la Garanzia giovani dai manichei

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Un primo passo per carceri meno affollate

Non sarà la soluzione di tutti i problemi di sovraffollamento, ma nel decreto svuota-carceri ci sono alcune novità positive. Dalla selezione dei detenuti meno pericolosi e meno propensi a essere recidivi al più ampio utilizzo del braccialetto elettronico. Come superare l’approccio emergenziale.

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