Le rimesse rappresentano una fonte di reddito importante per le famiglie dei lavoratori emigrati dai paesi in via di sviluppo, che spesso spediscono una quota significativa del proprio reddito verso la nazione di origine. La pandemia ha avuto un impatto anche su questo tipo di trasferimenti, aumentando sia il rischio di disoccupazione, di solito più alto tra i lavoratori stranieri, sia l’incertezza legata al futuro in generale.
In questa serie di grafici raccontiamo gli ultimi dati relativi alle rimesse inviate dall’Italia verso l’estero, che nei primi tre trimestri del 2020 hanno raggiunto un valore di oltre 5 miliardi.
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Junior Researcher per il Centro Studi Luca d'Agliano. È stata Research assistant e podcast anchor per lavoce.info tra il 2020 e il 2021. Ha conseguito un Master in Economics in doppia laurea tra le Università di Pavia e Hohenheim. Laureata in Scienze Economiche all'Università di Roma Tor Vergata con una tesi di ricerca con cui ha contribuito alla ricostruzione della distribuzione dei redditi nell'Italia post-unitaria.
Caporedattore di Torcha. È stato Editor e responsabile del desk editoriale de lavoce.info. Ha conseguito un Master in Economics in double degree tra l'Università di Pavia e l'Universität Hohenheim (Stoccarda), con una tesi sull'impatto dell'automazione sull'occupazione nel settore manifatturiero. Laureato triennale in Economia e Commercio a Genova, con una tesi sulla dimensione economica e sociale della disuguaglianza in Italia. A lavoce.info dal 2019 al 2022, ha contribuito alla creazione della rubrica di data visualization La parola ai grafici ed è stato autore e anchor dei podcast lavoce in capitolo e L'anno che verrà. Collabora con il quotidiano Domani, per cui scrive articoli in tema di economia del lavoro. Su twitter @mtaddei_
Laureata triennale in International Politics and Government presso l’Università Bocconi, con un semestre in exchange alla University of Sydney. Sempre presso l'Università Bocconi, sta ora frequentando il secondo anno del MSc in Politics and Policy Analysis, durante il quale ha passato un semestre in Erasmus alla Paris School of International Affairs di Sciences Po, Parigi.
Research assistant a lavoce.info. Su twitter @federica_testi
Daniele Terriaca
Sarebbe interessante studiare anche la provenienza provinciale dei flussi, in passato erano alimentati dalla comunità cinese, se non ricordo male, stanziata a Prato. Ma forse qualcosa è cambiato.
Massimo Taddei
Sono disponibili anche i dati sulla destinazione delle rimesse a livello provinciale. Nel caso di Prato, fino a una decina di anni fa il flusso di trasferimenti verso la Cina era molto elevato (picco nel 2009 con 464 milioni di euro), ma sono andati a calare nel tempo, con solo 120 mila euro nel 2019. Le rimesse da quella provincia si sono spostate soprattutto verso altri due paesi asiatici, Pakistan (21 milioni di euro) e Bangladesh (5 milioni).
Il file completo con tutti i dati è disponibile qui: https://www.bancaditalia.it/statistiche/tematiche/rapporti-estero/rimesse-immigrati/