C’è differenza nei decessi legati al coronavirus tra uomini e donne. I primi sono più a rischio. In Italia però la situazione sembra capovolgersi dopo gli 80 anni. Non è così se si tiene conto della composizione per età e genere della popolazione.

Le morti in Lombardia per sesso e fasce di età

Ha ricevuto molta attenzione la differenza nei decessi legati al coronavirus tra uomini e donne. In particolare, è stato evidenziato come vi siano più decessi tra gli uomini nelle fasce d’età più giovani, mentre il divario risulta meno marcato o capovolto in quelle più anziane.

Perché questa differenza? Perché si inverte all’avanzare dell’età? I dati rilasciati dall’Istat sulla mortalità nei primi tre mesi del 2020 possono aiutarci a trovare una risposta. Per la Lombardia l’Istat mette a disposizione un campione sufficientemente rappresentativo della popolazione regionale, che possiamo utilizzare per condurre un’analisi sulla mortalità per genere e classe d’età.

La figura 1 mostra il numero di morti in eccesso nel 2020 rispetto alla media del quinquennio 2015-2019 nel periodo 1° gennaio-4 aprile per uomini e donne in quattro classi di età: 50-59 anni, 60-69 anni, 70-79 anni e 80 anni e più. Il dato Istat permette di identificare le morti per tutte le cause registrate nel periodo considerato. Comprende quindi le morti direttamente collegate al coronavirus, quelle dovute al coronavirus ma non conteggiate come tali nelle statistiche ufficiali della Protezione civile e quelle invece legate ad altre cause. Il grafico mostra che per tutte le classi d’età i decessi prima della diffusione dell’epidemia erano in linea con la media degli anni passati. Dal 21 febbraio, giorno del primo decesso (indicato dalle linee verticali tratteggiate), la mortalità del 2020 inizia a deviare significativamente rispetto al passato.

La deviazione è presente in tutte le classi di età, ma decisamente più evidente nelle fasce più anziane. Per le classi di età tra i 50 e i 79 anni il numero di decessi maschili è superiore a quelli femminili. Una relazione che si inverte nella classe degli ultraottantenni.

Figura 1 Morti in eccesso del 2020 rispetto alla media 2015-2019, per età e sesso, Lombardia.

L’incremento dei decessi femminili nella fascia d’età più anziana potrebbe essere dovuto alla maggiore presenza di donne nelle residenze sanitarie assistenziali. I dati Istat per la Lombardia sugli ospiti dei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari riferiti al 2016 dicono che su circa 66mila ospiti con più di 65 anni, 51mila sono donne (il 77 per cento del totale), di cui circa 21 mila richiedono un livello “alto” di assistenza sanitaria. Data la forte presenza di contagi e decessi nelle residenze per anziani, la più alta presenza femminile potrebbe avere esposto le donne più anziane a un rischio maggiore.

La composizione per età e genere della popolazione

D’altra parte, le differenze nel numero di decessi potrebbero semplicemente essere il prodotto della distribuzione demografica di uomini e donne nelle varie classi di età: le donne, avendo una aspettativa di vita maggiore, sono sovra-rappresentate tra gli ultraottantenni. Infatti, se invece del numero totale dei decessi si considera il numero di morti per mille abitanti con le stesse caratteristiche demografiche, ossia stessa classe di età e genere, la mortalità tra gli uomini continua a essere più elevata che tra le donne anche oltre gli 80 anni, come mostrato in figura 2. È comunque evidente un aumento della mortalità femminile e maschile nella fascia d’età più anziana rispetto a quelle più giovani.

I risultati non sono specifici alla Lombardia: abbiamo replicato la nostra analisi per altre quattro regioni del Nord (Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Veneto) e abbiamo ottenuto risultati simili.

Figura 2 Morti in eccesso del 2020 rispetto alla media 2015-19 per 1000 abitanti, per età e sesso, Lombardia.

Pertanto, il dato osservato in numerosi paesi che il Covid-19 risulta più letale per gli uomini rispetto alle donne – indipendentemente dall’età considerata – è confermato anche per l’Italia dai dati Istat sulla mortalità, una volta che si tenga debitamente conto della composizione per età e genere della popolazione.

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