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Tag: venezia

Il Punto

Qualunque sia il risultato delle elezioni federali di domenica, Angela Merkel dopo oltre 15 anni non sarà più la cancelliera della Germania. Un bilancio della sua eredità politica ed economica. Le difficoltà finanziarie in cui versa Evergrande sono state paragonate alla vicenda Lehman Brothers. Ma lasciar fallire il più grande gruppo immobiliare cinese non è un’opzione percorribile per Pechino.
Come gestire la transizione post-Quota 100? Un’opzione potrebbe essere il ricalcolo della quota residua di pensione retributiva in cambio della possibilità di scegliere l’età di uscita. Nel rispetto dei più giovani. Per quanto riguarda i mutui le banche hanno rivisto i propri criteri di offerta, adeguandoli alla rischiosità della clientela. A farne le spese le opportunità di lavoratori a tempo indeterminato e autonomi.
Il Comune di Venezia si è spesso trovato a deliberare su questioni che interferiscono con gli interessi imprenditoriali del sindaco Brugnaro. Che fare per evitare che l’intera giunta sia condannata all’immobilità? Dopo la procedura d’infrazione aperta dalla Commissione Europea, anche il Consiglio di stato solleva dubbi sulla rendita di posizione dei concessionari balneari. La scomparsa delle spiagge libere intanto non si ferma.
Senza trascurare gli aspetti etici della questione, è legittimo che l’opinione pubblica si interroghi sul costo dell’immigrazione. Qual è l’impatto del fenomeno sulle casse dello stato? I risultati di un rapporto.

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Il Punto

Torna d’attualità il tema dell’accoglienza dei rifugiati, anche se con l’emergenza umanitaria in Afghanistan difficilmente si ripeterà quanto accaduto nel 2015 con i profughi siriani. L’Europa si farà trovare pronta?
Anche dopo Brexit, la City rimane il mercato finanziario più grande d’Europa: Londra manterrà il suo ruolo di centro finanziario globale ma l’età dell’oro per la capitale britannica sembra essere giunta al capolinea. Alle Olimpiadi, il confronto tra le grandi potenze è anche sul piano politico-economico: nel medagliere di Tokyo gli Usa si confermano davanti alla Cina, ma un’Ue unita sotto un’unica bandiera sarebbe stata prima.

Nelle scorse settimane, come di consueto ad agosto, lavoce ha sospeso l’invio della newsletter ma abbiamo continuato ad aggiornare il sito con nuovi articoli. Parlando di: cambiamenti climatici, con il rapporto Ipcc dell’Onu che lancia l’ennesimo campanello d’allarme; dell’effetto della crisi Mps sull’economia di Siena; della proposta di spostare i seggi elettorali in edifici diversi dalle scuole; della decisione di vietare l’ingresso delle navi da crociera nella Laguna di Venezia e delle sue ricadute sul settore turistico; delle libere università non statali, sulla cui natura giuridica va fatta chiarezza; di crypto art, un mercato che dopo una rapida ascesa, sembra già in declino; e infine ancora del medagliere di Tokyo 2020, dai successi dell’Italia ai fattori demografici e socio-economici alla base dei risultati delle singole nazioni.
 
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Venezia e le crociere: una storia infinita

Il decreto operativo dal primo agosto 2021 sembra aver dato un taglio netto alle navi da crociera in Laguna, ma le cose non stanno così. Le crociere continueranno ad essere croce e delizia per la Serenissima e la bilancia penderà dove le scelte di governance vorranno che penda.

Il Punto

Con tanti rilievi critici e tre righe di incoraggiamento Bruxelles non boccia la legge di bilancio italiana. Ma nota l’ennesima mancata riduzione del debito e ci ritiene ottimisti su crescita futura e risultati nella lotta all’evasione. Più che altro, dalla manovra non si capisce come il governo voglia rilanciare la crescita in modo credibile. Una certa vaghezza nell’affrontare questioni fondamentali emerge anche nel caso della riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) o “fondo salva-stati”. Sui tavoli Ue fin da giugno nella distrazione generale ora c’è da approvarla mentre la Lega – prima silente – grida alla cessione di sovranità. Rimane il fatto che uno strumento che faccia da prestatore di ultima istanza nelle crisi bancarie è un altro tassello dell’Unione bancaria. Alcune regole del Mes cascano a fagiolo per l’Italia, altre ci obbligano a maggiore rigore. In ogni caso, meglio averlo.
Venezia è vulnerabile ma sbaglia chi riduce il problema al Mose. Da anni la politica locale assiste allo svuotamento del centro storico e all’invasione del turismo di massa (navi in città comprese). Tra pochi giorni un referendum può decretare la divisione in due comuni di Mestre e Venezia. Sarebbe un buon primo passo.
In Europa il 3,7 per cento delle madri dichiara di non aver mai lavorato per curare i figli, in tutta Italia 11 su cento, nel Mezzogiorno 20. Per sostenere maternità e lavoro femminile ben vengano asili nido gratuiti ma bisogna anche allungare il congedo di paternità.
La “sugar tax” nella manovra colpisce le bevande dolcificate per scoraggiarne il consumo. In teoria per combattere patologie come obesità e diabete. Ma a questi fini 234 milioni (il gettito atteso dell’imposta) non bastano proprio. Soprattutto, piuttosto che con le tasse meglio rieducare con l’istruzione alimentare.

Il podcast de lavoce.info
Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Governare i cambiamenti climatici”, con Valentina Bosetti.

Un futuro per Venezia

L’acqua alta eccezionale ha ricordato al mondo intero la fragilità di Venezia. Si continua però a parlare solo del Mose, come se fosse la soluzione di tutti i problemi. La prima questione, invece, è separare l’amministrazione della città da quella di Mestre.

Quella riga che affonda Venezia *

Arsenale di Venezia, il luogo simbolo della città. In agosto, dopo due secoli di usurpazione, lo Stato decide di restituirlo ai veneziani: tutto, tranne i pochi edifici ancora utilizzati dalla Marina Militare. La legge prevede anche che ogni reddito proverrà alla città da quel complesso (che evidentemente è inalienabile) dovrà essere impiegato per la sua ristrutturazione.

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