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Le dichiarazioni dei redditi 2021 in cinque grafici

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato i dati sulle dichiarazioni fiscali del 2021, relativi al 2020. I dati offrono una panoramica approfondita della distribuzione dei redditi nel nostro paese nell’anno in cui la pandemia ha avuto inizio.

In questa serie di grafici, mostriamo alcuni degli spunti più interessanti.

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Combattere l’evasione con un compromesso tra fisco e privacy*

  1. revisore

    In questi giorni ho effettuato l’accesso al sito del Fisco per compilare la dichiarazione dei redditi (730 precompilato) mia e della moglie, entrambi pensionati. E’ ormai la terza o la quarta volta che lo faccio. Nei primi anni, tra la dichiarazione proposta (“730 precompilato”) e quella integrata da noi con i documenti mancanti, c’era una differenza significativa. Dall’anno scorso, e ancor meglio quest’anno, la differenza da integrare è veramente minima . Ho capito che, ormai il Fisco è come il “grande fratello” cui nulla sfugge. Questa constatazione ha una valenza positiva, nel senso che si capisce che lo Stato, finalmente, funziona e riesce a ricuperare le risorse necessarie per funzioanare. Ma ha anche valenza negativa, quando si sente ogni giorno parlare di evasione: fa capire che lo Stato, pur conoscendo tutto di noi (compreso l’acquisto di un pacchetto di aspirine il 4 maggio 2021), non vuole fare le verifiche per identificare gli evasori, per esempio facendo l’esame dei dati degli acquisti di auto di prezzo superiore ai ….25 mila euro, eccetera. Quindi, quando sento parlare di “caccia all’evasore”, deduco che si tratta di pura propaganda. Ma quale caccia? Non è neppure iniziata, pur avendone il Fisco tutti gli strumenti. Da anni si dice che sembra anomalo il ridotto numero dei contribuenti dal 100 euro in su (in realtà, dai 60 mila euro, perchè i 100 mila sono solo lordi), ma sembra che nessuno abbia iniziato a fare un’indagine seria in nmerito

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