In Italia nel terzo trimestre è tornata la crescita: un +0,3 rispetto al (piatto) trimestre precedente. È un dato in linea con quello dell’eurozona. È anche un numero che vale un +0,9 su base annua rispetto allo stesso trimestre del 2015 (a fronte di un +1,6 dell’euro zona). A questo punto l’obiettivo del +0,8 per cento fissato dal governo non è fuori portata. Con un +0,3 nel quarto trimestre, si arriverebbe al +0,9 che, depurato dal minor numero di giornate lavorative del 2016, porterebbe all’agognato +0,8. Certo, serve che famiglie e aziende si mettano a consumare e investire e non si mettano invece in pausa in attesa del risultato del referendum.
Il terzo trimestre è stato quindi, al contrario delle attese, un buon trimestre per la crescita europea.
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