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Quelle stragi con armi “legali”

Un’altra strage di innocenti in America. Questa volta, dieci vittime in Oregon.  I mass media sono costernati, il presidente Obama è frustrato ma dice che purtroppo lui non può farci niente perché il Congresso non vuole. Stragi simili si susseguono con regolarità agghiacciante negli Stati Uniti. Di solito sono perpetrate da squilibrati con facile accesso ad armi da fuoco. La domanda, per chi vive in Italia, è: come può non essere richiesto un porto d’armi? Una possibile risposta è “la cultura della frontiera.” Gli Americani sarebbero avvezzi alle maniere forti – e infatti a loro piace il football americano e invadono l’Iraq. Ecco perché vogliono le pistole a portata di mano sempre e per tutti. Questa spiegazione può essere in parte vera ma non è sufficiente. In realtà, recenti indagini campionarie mostrano un fatto curioso: una grande maggioranza della popolazione Usa è favorevole almeno a una forma universale (ancorché leggera) di porto d’armi, il background check. Ai criminali, agli psicolabili, e a chi ha una storia di violenza coniugale sarebbe impedito così di detenere un’arma da fuoco.
Il controllo c’è ma è troppo facile aggirarlo
Ma se la maggioranza è a favore del background check, come mai il governo non lo impone? Qui bisogna entrare nel dettaglio. In realtà la legge impone il background check ma soltanto per le vendite effettuate dagli armaioli. E siccome il 40 per cento delle vendite di armi da fuoco avviene tra privati (per esempio su Internet o ai cosiddetti gun shows, fiere delle armi) e queste transazioni non richiedono un background check, è facile (e legale) ottenere un’arma anche per criminali e psicolabili. Insomma, il background check c’è, ma non è universale. Fatta la legge, trovato l’inganno. Ma la popolazione americana, come mai non si ribella? Dopo tutto, quando si trattò di creare la do not call list per vietare le chiamate di telemarketing, il Congresso Usa scrisse e approvò la legge in meno di due giorni!  Perché il telemarketing è facile da vietare mentre il commercio indiscriminato di armi no? La risposta sta nella struttura del Congresso. Che è bicamerale, come il nostro Parlamento. Ma, a differenza dell’Italia, il Senato Usa è composto su base geografica: ognuno dei 50 stati elegge due senatori, anche se ha una popolazione piccola. Gli stati poco popolosi sono tipicamente rurali e lì una maggioranza della popolazione dello stato è contraria ai background check universali. Quindi anche se una maggioranza della popolazione Usa è a favore di background check universali, una maggioranza degli stati può essere contro. È interessante notare che questa “anomalia geografica” non esiste per il telemarketing. L’opinione del cittadino nei confronti del telemarketing non è correlata con la popolosità dello stato. Ecco perché, paradossalmente, è più facile per il Congresso Usa vietare il telemarketing che il commercio indiscriminato di armi. Ed ecco quindi perché Obama si arrabbia ma è impotente.

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  1. davide445

    Più banalmente la lobby delle armi è abbastanza potente da passare sopra a qualsiasi opposizione democratica. Perché stupirsi in un paese in cui preferiscono distruggere il loro ambiente pur di non dover diminuire i consumi, in cui il tasso di mortalità per armi da fuoco è 10 volte quello combinato di Italia Germania Francia e Spagna che sommati hanno la stessa popolazione degli USA, in cui la destra insiste nella defiscalizzazione dei ricchi e quasi il 10% della popolazione è povera, in cui Obama ha fatto passare una azzoppata riforma dell’helatcare pubblico dove continuano spendono pozzi di denaro per lasciare che chiunque faccia qualunque cosa di dannoso alla propria salute tra cui mangiare il junk food di cui sono tanto orgogliosi… Però hanno tanti economisti premi Nobel che insegnano a noi europei perché il loro modello di sviluppo è vincente.
    Forse noi dovremmo uscire dal patto atlantico e tenerci le nostre armi per tenere lontani loro e riprendere il controllo dei nostri stati.

  2. mauro

    io in realta’ non mi scandalizzo piu’ di tanto se non per la morbosa aria di supponenza che continua a irradiarsi dall’Europa. Parliamo di paesi come il nostro in cui vige una illegalita’ generalizzata. Sul fatto che la maggioranza degli americani sia a favore del controllo serrato per le armi e’ indicativo di errate analisi. Non conosco un cittadino usa che non abbia armi a casa per difesa

  3. ndr60

    Peccato che l’autore dell’articolo non dica il motivo per il quale la popolazione di quegli stati rurali è contraria al background check, a meno che non siano tutti membri del KKK o del partito nazista americano…

  4. Paolo Mauro

    Ottimo articolo. Ma non pone sufficiente enfasi sull’operato della nefasta NRA, che intimorisce non solo i senatori ma anche i membri della House, dove peraltro in questo momento la maggioranza e’ contraria al controllo delle armi.

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