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L’ITALIA E’ UNA LOCOMOTIVA?

Dalla prima pagina de Il Giornale (sabato 11 settembre 2009)

Dalla prima pagina de Il Giorno (sabato 11 settembre 2009)

 

Come spiegato dall’articolo di Tito Boeri e Francesco Daveri la lettura delle prime pagine offerta dai giornali è fuorviante. Il superindice Ocse, infatti, riassume variabili mensili relative alle aspettative sulla fiducia delle famiglie e delle imprese.La stessa Ocse, nelle Note Metodologiche, ammonisce “they should not be interpreted as providing exact forecasts”. Inoltre, il superindice utilizzato dell’Ocse che si chiama Cli, Composite Leading Indicator , serve a cogliere i punti di svolta, non a misurare l’intensità della ripresa nei vari paesi. A questo va aggiunto che il Cli comprende varie voci, diverse per ciascun paese. Il valore numerico (2,7 nel caso dell’Italia) non è confrontabile tra i vari stati. Titolare "l’Italia traina la ripresa" significa veicolare un messaggio misleading.

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UN’ECONOMISTA RIGOROSA E CORAGGIOSA

  1. Matteo

    Non voglio assolutamente schierarmi nè da una parte nè dall’altra, vorrei però chiederVi chi al mondo è, o è mai stato (e, aggiungo, mai sarà) in grado di fornire "exact forecasts"? A mio modesto parere è una contraddizione in termini, e chiunque di lavoro faccia previsioni, soprattutto economiche, mette sempre le mani avanti…cordialmente

  2. Antonio Aghilar

    Siamo davvero alle comiche: a parte il fatto che l’Italia non è mai stata "locomotiva" (tantomeno sotto la direzione del "genio" Tremonti…) mi chiedo con quale pudore si possano pubblicare delle simili stupidaggini. Inoltre, ma questo è un problema piuttosto inquietante che "puzza" di regime, questa cosa per cui chi dice la verità, e cioè che in Italia le cose vanno molto male (molto peggio degli altri Paesi) e che senza un deciso cambio di rotta noi da questa crisi ne usciremo a pezzi, diventa un "gufo" ha davvero stancato. E’ ridicolo! Pazienza. Un giorno sui libri di Storia la verità verrà fuori. E questo Governo-Casta ed i suoi Adepti Ignoranti saranno ricordati con gli "onori" che la Storia suole dedicare ai truffatori.

  3. franco bonacchini

    Francesco forte è una vecchia conoscenza degli economisti e di che ha fatto politica negli anni 80, quelli della Milano da bere di Craxi. Come allora scrive secondo la propria "scienza", ma non secondo "coscienza", non è serio, non ci crede nemmeno lui. Purtroppo nella gente la percezione delle difficoltà è sfumata da come i dati vengono riportati dalla stampa.

  4. Disperato

    Caro Antonio, purtroppo la Storia ci insegna ("ci" non a tutti evidentemente e purtroppo) che alcuni tratti dei regimi populistico-dittatoriali (fortunatamente noi non ci siamo ancora questo và detto) sono sempre gli stessi: il Nemico Esterno (oggi l’UE, ONU, altri stati sovrani ecc..), quello Interno (gli immigrati, i diversi, gli oppositori in genere), il Patriottismo Strumentale ("no ad Air France", "viva l’Italia" ecc..). Oltre a ovviamente il controllo dei media per propagandare informazioni false o tendenziose o rimaneggiate o ecc… Il quadro mi sembra chiarissimo, purtroppo lamentarsi del fatto che metà italiani sono "ignoranti" non serve a granchè. E’ la metà che si suppone sapiente che non ha saputo mettere argine (culturale, politico) in 15 anni.

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