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Mps, una crisi venuta da lontano

Nelle discussioni sul salvataggio del Monte dei Paschi è assente la prospettiva storica dell’evoluzione del rischio di insolvenza delle banche italiane. Gli istituti di credito infatti non falliscono in un giorno. Perché la crisi arriva da lontano e i fattori che hanno contribuito ad aggravarla.

Se i popoli salvano le banche

L’intervento dello stato ha un ruolo determinante nella gestione delle crisi bancarie. E le misure adottate non sono per forza dannose per le finanze pubbliche. Diverse esperienze internazionali dimostrano al contrario che a volte lo stato ci guadagna.

Le banche salvate dal popolo

Aggiornamenti del bollettino di guerra sul fronte bancario

L’esecutivo che succederà al governo Renzi dovrà affrontare il dossier banche. Il caso più complesso è quello di Mps. Poi c’è la difficile situazione delle banche venete e qualche eredità di “salvataggi” passati. A complicare il quadro è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato sulle popolari.

Crediti deteriorati delle banche, un futuro trasparente

Il principale problema delle banche italiane è l’enorme quantità di crediti inesigibili accumulati. Ben venga dunque il registro elettronico con i dati di tutte le procedure di recupero. I benefici potenziali sono tanti, se il regolamento di attuazione non porrà inutili barriere all’accesso.

Il Punto

Il ritorno dello spread sopra i 150 punti e i dubbi di Bruxelles sulla nostra legge di bilancio ci ricordano che in Europa tra debiti sovrani e bilanci delle banche esiste tuttora un circolo vizioso. Si potrebbe romperlo con un tetto sull’esposizione bancaria non verso i debiti di un solo stato ma su quello dei 19 stati dell’eurozona.
Prodotti da un settore pubblico che non ha i soldi per elaborarli, gli open data possono essere usati dal privato per creare i più vari servizi innovativi a valore aggiunto. A patto che le informazioni siano di buona qualità, cioè corrette e aggiornate. Buon lavoro a Diego Piacentini, nuovo commissario per l’Agenda digitale.
Ora che il Ceta – accordo di libero scambio Ue-Canada – è stato definito, riprende (se non vince Trump) il negoziato con gli Usa per il Ttip, bruscamente interrotto l’estate scorsa. Tanti dettagli tecnici. Un’occasione per far valere il riconoscimento delle denominazioni d’origine dei nostri prodotti tipici, come nel Ceta.
Tra le cause della mancata crescita italiana da 20 anni a questa parte, c’è stata poca attenzione alla gestione del capitale umano da parte delle imprese private. Un fattore che oggi fa molta differenza nella competitività ma che nel nostro sistema basato sulla piccola impresa viene spesso trascurato.

“Il paradosso del ticket nella sanità del Lazio”, lettera di Carlo Saitto, medico.

Banche: anche la Germania deve fare i compiti a casa

Il Punto

Molti brindano al progetto di fusione tra Deutsche Bank e Commerzbank. Due fra le banche più esposte al rischio nell’Eurozona. Che non ha davvero bisogno della nascita di un colosso da 2.300 miliardi di attivo. Con seri problemi di antitrust e di rischio sistemico. Pare comunque che non si faccia. Meglio così. Cade in questi giorni l’anniversario del fallimento di Lehman Brothers che otto anni fa diede il via alla crisi finanziaria. La Fed avrebbe potuto salvare la banca. Ma prevalsero le scelte del segretario al Tesoro di allora, Henry Paulson, che non voleva essere ricordato come Mister Bailout.
Nel nostro paese ci sono meno omicidi che in Francia o in Germania. Eppure gli italiani sentono un forte senso di insicurezza. Molto influenzato dalla rappresentazione della realtà fornita dai media. Per capire se effettivamente la sicurezza è aumentata o diminuita bisogna guardare i dati del passato e degli altri paesi.
La promessa del governo è che rapidamente scenderanno da 9 mila a mille le società partecipate dal settore pubblico. Lo strumento è il testo unico approvato in agosto. Ma proprio qui, tra le pieghe di disposizioni, eccezioni e fumosità da Azzeccagarbugli, si annidano tranelli che non fanno ben sperare.
Trovare in Italia un lavoro con un dottorato di ricerca nel cv è più facile che con la laurea. Ma quasi un terzo di chi ottiene il titolo e non rimane in università afferma che il pezzo di carta non gli è stato utile. Abbiamo cioè pochi dottori di ricerca (sotto la media Ocse) ma – paradossalmente – troppo istruiti.
Ringraziamo i lettori-sottoscrittori de lavoce.info che hanno partecipato al convegno annuale svoltosi mercoledì scorso. A disposizione di tutti i materiali di discussione presentati dai cinque relatori.

Nel momento della scomparsa di Carlo Azeglio Ciampi, la redazione de lavoce.info ricorda l’uomo che, ricoprendo le più alte cariche istituzionali, ha saputo guidare il paese con alto senso dello stato, con visione europea, grande onestà e intelligenza.

Perché il bail-in è costituzionale

Si parla molto di incostituzionalità del bail-in, specie da parte di chi rappresenta gli interessi delle banche. Si tratta però di argomentazioni prive di fondamento, a meno che non si voglia sostenere che è incostituzionale che le banche falliscano. Esiste però un grave problema di transizione.

Autunno caldo a Siena

Il caso Mps è ancora in alto mare. Adesso spunta l’idea di chiedere la conversione “volontaria” di obbligazioni subordinate in azioni: una partita dall’esito molto incerto. Intanto il governo portoghese, zitto zitto, salva una banca evitando il bail-in. Morale: il nostro governo parla, gli altri agiscono.

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