Il Reddito di cittadinanza è stato uno strumento cruciale per contenere il disagio economico di molte famiglie nella pandemia. Le misure che lo sostituiscono potrebbero causare un aumento della povertà assoluta e una maggiore concentrazione del reddito.
Aumentano le pubblicazioni e i ricercatori di Economia aziendale. In questo articolo facciamo il punto della situazione di questa area di ricerca nell’università italiana.
All’intelligenza artificiale si affidano scelte sempre più rilevanti e si afferma l’idea di considerare i robot come dotati di personalità non umana. Ma concedere loro diritti legali solleva questioni complesse. Nel mercato richiede più regolamentazione.
Il numero di studenti con redditi particolarmente bassi che accedono alle agevolazioni economiche per lo studio universitario è soddisfacente. Ma resta alta la percentuale di chi non ne beneficia pur avendo i requisiti. I motivi e le possibili soluzioni.
Il 2 febbraio i rappresentanti dei 27 paesi Ue hanno approvato la normativa, la prima al mondo, per regolare l’AI nei rapporti di lavoro. Sono previste alcune garanzie solo per le applicazioni classificate “ad alto rischio”.
La crescita dell’occupazione degli ultimi anni è proseguita anche quando l’economia ha iniziato a rallentare. È un fenomeno che non riguarda solo l’Italia e che si spiega tra l’altro con le politiche pubbliche adottate nel periodo post-pandemia. Da noi, il sostegno pubblico ha favorito soprattutto l’edilizia, attraverso il Superbonus, anche se ora arrivano segnali positivi da pubblica amministrazione, sanità e istruzione. Il Reddito di cittadinanza ha contribuito a contenere la povertà in Italia, ma come strumento di politica attiva del lavoro si è rivelato ben poco efficace. I risultati di uno studio condotto in Toscana. D’altra parte, coinvolgere nelle politiche attive i tanti giovani Neet è un problema complesso. In Germania si è riusciti a farlo attraverso un programma che parte da iniziative di quartiere e prevede la figura “dell’operatore di strada” per favorire l’integrazione sociale, educativa e professionale di ragazzi e ragazze. Come garantire la protezione sociale ai lavoratori delle piattaforme? Naufragato il tentativo di regolamentazione a livello europeo, una proposta arriva dall’economista Colin Crouch: se per i lavoratori digitali è impossibile riconoscere un tradizionale datore di lavoro, è però possibile riconoscere chi trae valore dal loro utilizzo e dunque si potrebbe pensare a un’assicurazione sociale finanziata da chi fa ricorso alle loro prestazioni. Il Ddl Capitali prevede la possibilità che il Cda uscente presenti una propria lista di candidati. Ma così come è stata disegnata, la norma può dar luogo a risultati paradossali nel caso la lista vinca senza però ottenere la maggioranza assoluta. Ha suscitato clamore l’inserimento delle farine di grillo domestico fra i nuovi alimenti, previsto dalla normativa europea e da quella italiana. Il loro utilizzo effettivo presuppone tuttavia un cambiamento prima di tutto culturale da parte dei consumatori.
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In una fase di recessione economica, il Rdc è riuscito a contenere la disuguaglianza e le situazioni di più grave indigenza economica. La valutazione per il mercato del lavoro in Toscana mostra però che la misura non ha aumentato le opportunità di impiego.
Per i lavoratori delle piattaforme è impossibile riconoscere un tradizionale datore di lavoro. È però possibile individuare chi trae valore dal loro utilizzo e determinare gli obblighi sociali che ne derivano, senza scaricare i costi sulla collettività.
La normativa europea e quella nazionale hanno allargato la categoria dei nuovi alimenti per comprendervi le farine di grillo domestico. Benché sicure e apprezzabili sotto il profilo nutritivo, queste forme di cibo sono ancora viste con scetticismo.