Le risorse per la sanità pubblica sono aumentate negli ultimi anni. Continua però a mancare un progetto complessivo per il rilancio del Ssn. Non fa eccezione il disegno di legge di bilancio per il 2026, che si articola in molti interventi frammentati.
La nuova tassazione dei dividendi distribuiti dalle società prevista dal disegno di legge di bilancio 2026 produrrà un gettito di circa un miliardo. Romperà però un meccanismo che si era dimostrato equilibrato, penalizzando anche chi più investe.
Con un’Europa titubante, un’America nel migliore dei casi assente e una Cina assertiva, è difficile aspettarsi risultati storici dalla Cop30 che si apre a fine mese in Brasile. Molte discussioni ruoteranno probabilmente proprio attorno al ruolo di Pechino.
Nella legge di bilancio ci sono alcune novità sulla tassa di soggiorno. Parte dell’aumento degli introiti servirà a finanziare fondi statali per la disabilità e i l’assistenza ai minori allontanati dalla famiglia. Un tributo proprio dei comuni, che non si applica neanche in tutti gli enti, va così a sostenere prestazioni a tutela di diritti civili e sociali, di cui dovrebbe farsi carico la fiscalità generale. La Corte dei conti non ha dato il via libera al progetto del ponte sullo Stretto di Messina. I rilievi riguarderebbero, tra l’altro, le previsioni relative al piano tariffario e al volume di traffico. Su lavoce,info se ne era già discusso in un articolo recente, che ora riproponiamo. Per contrastare la crescita della disuguaglianza della ricchezza, si fanno largo proposte di tasse patrimoniali, come la “Zucman tax” in Francia. Prima di introdurre misure di questo tipo, andrebbero però analizzati gli effetti che potrebbero avere sulla crescita economica. Chi un anno fa è rimasto sorpreso dall’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca ha accolto la notizia con sentimenti di infelicità. Ce lo dice un esperimento condotto in Italia, che porta a riflettere sull’opportunità di una comunicazione meno incline alle promesse irrealizzabili. Ma suggerisce anche la necessità di rafforzare l’alfabetizzazione economico‑finanziaria, perché le sorprese della politica non incidano troppo sul reddito delle persone.
È disponibile la puntata di “Lavoce in mezz’ora”, il format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. Questa volta, assieme a Raffaella Sadun, professoressa di gestione aziendale presso la Harvard Business School, approfondiamo una peculiarità del sistema produttivo italiano: la piccola dimensione delle imprese. È un punto di forza o di debolezza della nostra economia?
Ha preso avvio una nuova iniziativa de lavoce.info: “Lavoce in tre passi”. Si tratta di tre articoli su uno stesso argomento – pubblicati in sequenza e scritti dallo stesso autore o gruppo di autori – che accompagnano il lettore lungo un percorso logico e particolareggiato. Perché alcuni temi complessi meritano il giusto spazio di approfondimento, attraverso un’analisi che si sviluppa, appunto, un passo alla volta. La nuova rubrica avrà cadenza mensile. Nel primo appuntamento con “Lavoce in tre passi” Matteo Motterlini ci guida tra i temi che legano le scienze cognitive e il cambiamento climatico.
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È in edicola e sul web il numero di eco dedicato alla questione-casa. Con prezzi degli immobili in forte rialzo e caro-affitti trovare un’abitazione diventa complicato anche per chi ha un reddito medio, specie nelle grandi città: un problema di uguaglianza di opportunità, di mobilità e coesione sociale. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese mostra l’andamento dei prezzi delle abitazioni dal 2015 al 2024 nell’Eurozona e in alcune città italiane, evidenziando l’eccezione Milano.
La legge di bilancio prevede una compartecipazione a favore dello stato del gettito dell’imposta di soggiorno. Così parte degli introiti raccolti tassando a livello locale i turisti servirà a coprire fondi nazionali per l’assistenza a disabili e minori.
Dopo la bocciatura della Corte dei conti, bisogna che ci sia ancora più chiarezza sui costi di costruzione, ma anche su quelli di gestione del ponte sullo Stretto. Il punto critico sono le stime di traffico: quelle fin qui indicate appaiono molto discutibili.
La quota di ricchezza detenuta dall’1 per cento più ricco della popolazione è salita costantemente negli Usa e in Europa. Si affacciano così proposte di tasse patrimoniali. Ma conviene prima analizzare gli effetti che potrebbero avere su Pil e crescita.
Il costo emotivo delle sorprese in politica può essere misurato. Un esperimento italiano sulla percezione di felicità di chi si aspettava la vittoria di Harris e si ritrova a fare i conti con l’elezione di Trump offre spunti di riflessione interessanti.
Tra il 2019 e il 2025 l’inflazione totale registrata in Italia è stata del 20,6 per cento. Che cosa è successo al potere d’acquisto dei lavoratori? Un esercizio di simulazione mostra le forti perdite legate al fiscal drag, che incide anche sugli aumenti determinati dai rinnovi contrattuali. Le riforme fiscali sono riuscite a compensarle per i redditi più bassi, ma non per quelli medi. Solo la sterilizzazione del drenaggio fiscale può rimettere a posto le cose. Nel nostro paese diminuisce il numero di persone che svolgono più lavori. Se il dato smentisce alcune narrazioni sulle conseguenze del precariato, non è detto che sia sempre una buona notizia. Sono infatti i paesi europei con i livelli di benessere più alti ad avere più lavoratori multi-occupati. Le assicurazioni sanitarie private si diffondono rapidamente, oggi circa un terzo della popolazione italiana ne ha sottoscritta una. È un fenomeno di cui si parla molto poco, ma che può dar luogo a inefficienze e iniquità e influenzare il futuro del Sistema sanitario nazionale.
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