I paesi europei hanno accolto i rifugiati ucraini, garantendo il diritto di protezione umanitaria. Ma la crisi non ha portato a un cambiamento della politica comunitaria sull’asilo. Servirebbe invece una accoglienza diffusa, condivisa e di qualità.
Monitorare l’attività economica in Russia è di notevole importanza per comprendere gli effetti delle sanzioni e predisporre eventuali nuove azioni. Servono però indicatori costruiti senza ricorre ai dati delle fonti ufficiale russe. Ecco un esempio.
Le dure sanzioni imposte dai paesi occidentali dopo l’invasione dell’Ucraina non hanno portato al tracollo l’economia russa. I motivi sono da ricercare in misure inizialmente blande su gas e petrolio, nelle contromosse russe e nel contesto internazionale.
La legge di bilancio ha aumentato la componente specifica delle imposte sul tabacco, facendo di conseguenza salire il prezzo dei pacchetti di sigarette. Il nostro sistema di tassazione è però ancora lontano dall’Europa e dalle raccomandazioni dell’Oms.
Cambiamenti climatici e tensioni geopolitiche minacciano la sicurezza alimentare anche nei paesi più avanzati. L’Italia è in ritardo nella costruzione di un sistema alimentare capace di rispondere a situazioni di difficoltà. Neanche quanto previsto dal Pnrr in questo campo è sufficiente a garantire stabilità in tempi di eccezionale incertezza. Il governo ha cancellato la possibilità di usufruire del Superbonus tramite lo sconto in fattura o la cessione del credito. Una scelta quasi obbligata, vista la quantità di risorse necessarie per finanziare la misura. Ma il cambio delle regole favorisce i redditi più alti, mentre si sarebbero potute trovare soluzioni più eque. Nonostante le resistenze culturali e qualche intralcio burocratico, la sentenza della Corte costituzionale che permette di dare ai figli il cognome di entrambi i genitori è un indubbio passo avanti verso la parità di genere. Lo confermano anche i risultati di una indagine.
Saranno di nuovo i cittadini a eleggere i consigli provinciali. Ma non in Sicilia, dove lo statuto regionale, che ha rango di legge costituzionale, prevede solo i liberi consorzi di comuni, per i quali l’elezione diretta non è ammessa. Le casse previdenziali dei professionisti fanno i conti con l’inflazione. Per ora, la stabilità finanziaria è garantita. Ma se il fenomeno inflattivo dovesse continuare a lungo, gli enti dovrebbero forse ricorrere a un aumento dei contributi degli iscritti, che sono le loro uniche entrate. Secondo il monitoraggio del ministero della Salute sui livelli essenziali di assistenza, nel 2020 in molte regioni è migliorata l’assistenza territoriale. Sembra un risultato paradossale per l’anno della pandemia: forse c’è qualcosa da rivedere nel sistema di valutazione.
Spesso un grafico vale più di molte parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
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Cambiamenti climatici, pandemie, guerre sono fattori che minano la sicurezza alimentare anche dei paesi avanzati. Più che illudersi di poter fermare i fenomeni, il compito dei governi nazionali è cercare di minimizzarne le ricadute. Ma l’Italia è in ritardo.
Dopo la sentenza della Corte costituzionale, per i genitori è diventato molto più semplice attribuire il doppio cognome ai figli. Si tratta di un deciso passo in avanti per la parità di genere. Ma serve una legge per eliminare le incertezze procedurali.
L’inflazione avrà un impatto significativo sulle uscite per pensioni delle casse di previdenza dei professionisti. Per ora, non si intravedono situazioni di squilibrio. Ma se il fenomeno si protrarrà, potrebbe essere necessario un aumento dei contributi.
Tutte le regioni sono in fermento per l’annunciata controriforma delle province. I disegni di legge presentati mirano a reintrodurre l’elezione diretta degli organi di governo di questi enti intermedi. Ma non sarà così dappertutto.