Dai risultati in lettura dell’indagine internazionale Pirls del 2021 su bambini e bambine di IV primaria arrivano buone notizie per l’Italia. Restano punti critici sui divari territoriali e sociali. E servirebbe una riflessione sulla fascia di età 0-6 anni.
Nei primi mesi dell’anno le borse mondiali hanno avuto un discreto andamento. Ma l’ottimismo degli operatori sembra eccessivo. Perché restano le spinte inflazionistiche e perché anche un cambio di rotta sui tassi potrebbe non far crescere i listini.
È stata presentata una nuova proposta per riconoscere il diritto dei lavoratori a essere coinvolti nella gestione delle aziende. Due le parole chiave del progetto: partecipazione e incentivazione, con un ruolo chiave della contrattazione collettiva.
Nel Fondo di solidarietà comunale persiste un’ambiguità tra le risorse da garantire ai comuni per il finanziamento di funzioni fondamentali e Lep e quelle per la compensazione dei differenziali di capacità fiscale. La soluzione guarda alla legge 42/2009.
Riforme costituzionali sarebbero necessarie anche per affrontare le problematiche del lavoro, in particolare per garantire la protezione dei lavoratori più deboli. I nodi principali sono l’articolo 39 sulla rappresentanza sindacale e l’articolo 117 sulla competenza concorrente tra stato e regioni nella tutela del lavoro. Nel biennio 2021-2022, nonostante l’aumento dei prezzi delle materie prime, i profitti unitari delle imprese dell’area euro sono cresciuti, contribuendo a mantenere alta l’inflazione. In Italia, se ne è avvantaggiato soprattutto il settore dell’energia, amplificando i costi della manifattura. L’emissione di azioni a voto plurimo, prevista dal Ddl Capitali, può rivelarsi utile perché evita che le imprese in via di quotazione si spostino su altri mercati, dove è già possibile mantenere il controllo di una società pur con un contenuto investimento di capitale. La questione dei ritardi sulle colonnine di ricarica per le auto elettriche, segnalata dalla Corte dei conti, è emblematica di un problema più generale: i controlli sull’attuazione del Pnrr riguardano per lo più gli aspetti procedurali e non si preoccupano molto delle scelte discrezionali nella costruzione dei bandi, che sono invece fondamentali per gli investimenti. Ricorrono i cento anni dalla nascita di Don Milani. Tutti lo ricordano per “Lettera a una professoressa”, ma anche come economista il priore di Barbiana ha dato un contributo che resta molto attuale.
“Ripensare la globalizzazione” è il tema scelto quest’anno dal Festival Internazionale dell’Economia, che si terrà a Torino dal 1° al 4 giugno (qui il programma completo). Lavoce.info parteciperà al Festival con tre Forum su imprese globali, energia e nuovo patto di stabilità europeo.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
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Sul lavoro la politica procede in ordine sparso senza un’idea forte per affrontare il problema degli esclusi e dei marginalizzati. Il primo passo andrebbe fatto sul terreno delle riforme costituzionali. Ma bisogna avere il coraggio di fare scelte chiare.
Nel 2022 i profitti unitari delle imprese nell’area euro sono aumentati, contribuendo a quasi tre punti percentuali di maggiore inflazione. In Italia il fenomeno è meno forte: salgono i profitti del settore energia, a spese delle produzioni made in Italy.
Come mostra la polemica tra governo e Corte dei conti, i controlli sul Pnrr riguardano spesso gli aspetti procedurali. Mentre si dà poca attenzione alle scelte discrezionali che precedono la costruzione dei bandi, cruciali per incentivare gli investimenti.
La possibilità di emettere azioni a voto plurimo incentiva le quotazioni perché consente di mantenere il controllo di un’azienda con un più contenuto investimento di capitale. Evita anche la fuga verso altri mercati. L’esempio di tre borse asiatiche.