Fin dal 1985, la maggior parte delle donazioni dell’8 per mille dell’Irpef è destinata alla Chiesa cattolica. Negli ultimi anni, però, il numero di cittadini che fa questa scelta è in calo, mentre aumenta il contributo indirizzato allo stato.
“Dedicata a te” è la carta prepagata da 385 euro che il governo destina alle famiglie bisognose per aiutarle a fronteggiare l’inflazione. Può essere utilizzata solo per acquistare un gruppo molto limitato di generi alimentari. Forse perché si pensa che i poveri non sappiano gestire con parsimonia i soldi che ricevono? Domenica 23 luglio in Spagna si tengono le elezioni politiche. Nonostante gli ottimi risultati economici ottenuti dal governo Sanchez, i sondaggi indicano che gli spagnoli non confermeranno la fiducia alla coalizione uscente, ma preferiranno i partiti di destra. Alcuni numeri aiutano a capire la situazione. La carenza di personale sanitario in Italia è un problema reale. Il sistema formativo tende a rispondere aumentando il numero dei medici, mentre servirebbero più infermieri. Soprattutto se si considera che nel prossimo futuro il Sistema sanitario dovrà far fronte a una sempre maggiore richiesta di assistenza territoriale rivolta ai malati cronici. I tassi sui depositi bancari restano molto bassi dopo la stretta monetaria decisa dalle banche centrali. Se per i risparmiatori è una perdita, per la stabilità del sistema bancario è un vantaggio. Messo ora in discussione dalla crescita della tecnologia finanziaria. Le autorità di regolamentazione dovranno tenerne conto. La pandemia ha inciso anche sui consumi degli italiani. Un’analisi sulle transazioni attraverso le carte di credito durante il lockdown mostra quali sono state le aree del paese e i settori più colpiti.
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La carta prepagata di 385 euro una tantum destinata alle famiglie bisognose ha molti difetti. A partire dalla cifra, davvero esigua. Soprattutto però l’iniziativa soffre di un pregiudizio: l’idea che i poveri non sappiano gestire i soldi che ricevono.
Pedro Sánchez è diventato capo del governo spagnolo nel 2018. In questi anni, i risultati economici del paese sono stati invidiabili. Ma alle amministrative di maggio gli spagnoli hanno virato a destra. Probabilmente faranno altrettanto il 23 luglio.
Per risolvere il problema della carenza di personale sanitario servono soluzioni pragmatiche. Occorre ripensare i rapporti interprofessionali e bisogna investire sull’attrattività delle professioni sanitarie, quella infermieristica in particolare.
Nonostante la stretta monetaria, i tassi sui depositi bancari restano bassi. Un danno per i risparmiatori, un aiuto alla stabilità del sistema. La tecnologia, però, cambia la situazione di mercato. Le autorità di regolamentazione dovranno tenerne conto.
La pandemia ha cambiato le abitudini di spesa delle famiglie italiane. Le misure restrittive adottate per contenere la diffusione del virus hanno colpito di più le regioni settentrionali e i settori caratterizzati da un’elevata interazione interpersonale.
Tra i cambiamenti registrati nel sistema universitario italiano negli ultimi dieci anni, l’ultimo Rapporto Anvur mette in luce l’espansione degli atenei telematici, con un trade off fra maggiore accesso all’istruzione universitaria e qualità della didattica. Resta comunque il fatto che l’Italia è tra i paesi europei che investono meno nell’educazione terziaria, come si evince dal confronto internazionale. Ma l’aggravarsi di alcuni problemi – il divario Nord-Sud, primo fra tutti – non dipende solo dall’entità delle risorse destinate e dai criteri introdotti dalla riforma del 2010 per la loro assegnazione. Per il 2024 la Germania annuncia il ritorno a una rigida disciplina fiscale. Un obiettivo che mal si concilia con le attuali difficoltà dell’economia tedesca e con gli ingenti investimenti necessari per finanziare la trasformazione del sistema industriale. Secondo gli ultimi sviluppi della ricerca medica anche il consumo moderato di alcol può essere dannoso per la salute. Tuttavia, il risultato si basa su dati che per loro natura sono problematici e che suggeriscono più prudenza prima di trarre conclusioni drastiche.
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Non solo l’abuso, anche il consumo moderato di alcol può essere dannoso per la salute, secondo un nuovo orientamento della ricerca medica. I dati utilizzati per affermarlo, però, sono per loro natura problematici. Ma spesso non se ne tiene conto.