Tra le novità della prossima legge di bilancio potrebbe esserci la pensione part-time, ripresa dal modello svedese. Se fosse ben disegnata, potrebbe rappresentare un utile elemento di flessibilità. Altrimenti, renderà ancora più complicato il sistema.
La disuguaglianza di reddito in Italia è una delle più alte fra i paesi Ocse. Gli anni Novanta sono il punto di svolta per il fenomeno, che si è poi di nuovo accentuato con la pandemia. La probabile spiegazione è l’accresciuta flessibilità del mercato del lavoro, dopo le riforme che lo hanno interessato. La riforma delle pensioni del governo Dini, che ha introdotto il sistema contributivo, è entrata in vigore nel 1996, ma alcune sue iniquità restano irrisolte. In particolare, andrebbe ripensata la scelta di coefficienti di trasformazione unici. Tuttavia, la loro riformulazione non si prospetta semplice. Non ha dato i risultati sperati il piano mense scolastiche del Pnrr, che doveva aumentarne la disponibilità soprattutto al Sud. Molti comuni potrebbero non aver partecipato ai bandi per il timore di aggiungere una nuova spesa a bilanci comunali già critici. I cronici ritardi nell’attuazione dei progetti di coesione europei indicano però che le difficoltà delle amministrazioni locali a spendere le risorse sono più generali. L’esperienza di e-Cohesion suggerisce che la progressiva digitalizzazione delle varie fasi di gestione può aiutare a migliorare la situazione.
Lavoce.info ha pubblicato vari articoli di analisi e commento della legge delega di riforma fiscale. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva della legge e dei cambiamenti che potrebbe apportare al nostro sistema tributario, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “L’iter della delega fiscale”, disponibile qui.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Abbiamo realizzato una serie di grafici sull’andamento degli investimenti in ricerca e sviluppo delle istituzioni pubbliche e delle imprese del nostro paese nel periodo post-pandemia.
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L’Istat ha di recente pubblicato un rapporto su ricerca e sviluppo in Italia. Dopo il calo dovuto alla crisi pandemica, gli investimenti in questo ambito hanno ricominciato a crescere. Il settore privato, dove si concentra la maggior parte della spesa, ha però superato solo in parte la crisi.
Questa serie di grafici offre una panoramica sugli investimenti in ricerca e sviluppo in Italia e analizza più nel dettaglio la ripresa registrata nel 2021.
Nel 1996 la riforma Dini ha introdotto il metodo di calcolo contributivo nel nostro sistema pensionistico. Dopo oltre 25 anni, il periodo di transizione non è completo né sono state sanate alcune iniquità, in particolare sui coefficienti di trasformazione.
Il piano mense scolastiche del Pnrr riserva il 57 per cento delle risorse al Sud. Ma non ha dato i risultati sperati. Procedure scelte e difficoltà finanziarie di molti comuni sono le probabili cause del parziale insuccesso. Cosa fare nel prossimo futuro.
Anche in Italia e-Cohesion ha favorito l’avvio di sistemi per lo scambio elettronico delle informazioni tra beneficiari e soggetti gestori dei fondi europei, migliorando la capacità di spesa. Ora la sfida è digitalizzare tutte le fasi della gestione.
Tra le più alte nei paesi Ocse, la disuguaglianza di reddito in Italia è cresciuta nettamente all’inizio degli anni Novanta e ha fatto un balzo ulteriore durante la pandemia. Potrebbe essere riconducibile alla maggiore flessibilità del mercato del lavoro.
Con il capitolo dedicato al sistema di tassazione delle imprese prosegue l’analisi che lavoce.info dedica alla legge delega di riforma fiscale. Per un giudizio complessivo bisogna aspettare i decreti delegati, ma il quadro che emerge dal testo di legge non sembra favorire la crescita, premiando le realtà più piccole e meno dinamiche. Per le società di capitali, i problemi maggiori riguardano la struttura dell’Ires e la graduale abolizione dell’Irap. Di fronte ai continui rialzi del prezzo dei carburanti e del greggio il governo potrebbe intervenire facendo scattare l’aliquota mobile sull’Iva. Invece di uno sconto a pioggia sarebbe forse più utile riservare le risorse aggiuntive alle famiglie più bisognose e ad azioni che favoriscano il risparmio energetico. Le statistiche indicano che l’occupazione nell’industria culturale è in netto rialzo. Dietro i numeri complessivi si celano però situazioni molto diverse, con alcuni settori in crescita e altri in costante declino. Anche sul divario di genere, che appare in calo, sarebbero necessari altri dati per capire se la situazione è davvero migliorata. Un nuovo indice composito permette di misurare la dipendenza dal petrolio dei paesi Ue, tenendo in considerazione i suoi vari aspetti. Dà conto delle gravi conseguenze socioeconomiche che comporta, ma anche dei ritardi di alcuni paesi nel processo di transizione ecologica.
Lavoce.info ha pubblicato vari articoli di analisi e commento della legge delega di riforma fiscale. Per offrire ai nostri lettori una visione complessiva della legge e dei cambiamenti che potrebbe apportare al nostro sistema tributario, abbiamo raccolto questi interventi nell’e-book “L’iter della delega fiscale”, disponibile qui.
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Lo scorso agosto è stata approvata la legge delega di riforma fiscale del governo Meloni. Successivamente, su decreto del Vice Ministro Leo, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha istituito un Comitato tecnico per la predisposizione dei decreti legislativi di attuazione della riforma fiscale. Le Commissioni di esperti devono trasmettere entro il 20 settembre 2023 gli schemi di decreti legislativi al Comitato generale di coordinamento. Sembra dunque che si stia entrando nel vivo della riforma fiscale.
In questo ebook, disponibile gratuitamente, ripercorriamo come i principi e i criteri direttivi siano cambiati, partendo dal disegno di legge delega del governo Draghi fino al nuovo testo del governo Meloni approvato dal Parlamento lo scorso 4 agosto.
Puoi scaricarlo compilando il modulo a questo link.
Nella legge delega di riforma fiscale sono due i punti particolarmente critici in tema di tassazione societaria: la struttura dell’Ires e la sostituzione dell’Irap con una sovraimposta all’Ires. Il rischio di un aggravio per le società di capitali.