La proprietà e la gestione familiare incidono sui risultati aziendali. Gli effetti però mutano in modo significativo con la dimensione dell’impresa. Possono essere positivi per gli operatori piccoli, mentre diventano negativi per quelli più grandi.
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L’imprenditoria immigrata rappresenta una risorsa per il nostro paese, sotto molteplici aspetti. Le province dove è più alta la presenza di immigrati stranieri esportano di più all’estero e non solo verso i paesi di provenienza dell’imprenditore.
Molti giovani hanno lasciato l’Italia negli ultimi anni, soprattutto durante la crisi. Quali sono stati gli effetti sull’imprenditorialità? Una ricerca stima quante imprese in meno sono state costituite, in particolare tra quelle ad alta innovazione.
La portata rivoluzionaria dell’intelligenza artificiale in tutti i settori dell’economia le conferisce un’importanza geopolitica strategica. Non a caso il conflitto Usa-Cina sul tema è aspro. Così il diverso approccio europeo può diventare un modello.
I rischi legati all’uso o all’abuso dell’intelligenza artificiale richiedono regole e meccanismi di controllo condivisi. In questo dibattito l’Italia deve ritagliarsi un ruolo da protagonista, se vuole governare un cambiamento dalle conseguenze radicali.
Lo Startup act ha avuto un impatto positivo sull’attività delle imprese che ne hanno beneficiato. Si tratta di un primo tassello a cui si devono aggiungere altre misure per rendere l’ecosistema imprenditoriale ancor più favorevole a queste attività.
Nel 1981 l’amministrazione Reagan rispose alla concorrenza europea e giapponese con sgravi fiscali per la ricerca e sviluppo. Fu una scelta corretta. Il protezionismo riduce gli incentivi a innovazione e crescita, con gravi danni nel lungo periodo.
L’Italia è uno dei paesi in cui le donne partecipano meno allo sviluppo di innovazioni. Si tratta di uno spreco di capitale creativo. Dall’istruzione all’impresa, la promozione delle pari opportunità potrebbe dare benefici anche alla politica industriale.
Il sistema produttivo italiano non è stato in grado di contrapporre una sufficiente capacità innovativa alla crescente competizione internazionale. Interventi fiscali o moderazione salariale possono favorire il recupero della redditività. Ma se non cresce la produttività, l’economia resterà al palo.
Non servono politiche straordinarie per il Sud, serve invece una visione generale che disegni un percorso di sviluppo equilibrato per l’intero paese. Le regioni meridionali possono assumere una funzione strategica complementare a quella delle Centro-Nord attraverso l’industria dell’innovazione.