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Come cambia la curva dei rendimenti

Il Punto

È una svolta quella sancita dalla Banca centrale europea. Per la prima volta c’è un’istituzione sovranazionale europea che interviene a sostegno dell’euro. Ma meglio evitare eccessivi ottimismi sull’uscita dalla crisi, anche perché ci si muove sul filo del rasoio. Infatti la Bce si limita a ributtare la palla nel campo degli stati membri: “agirò solo se avrete prima agito voi”. E i governi faranno di tutto per non dover sottostare a procedure molto pesanti. Altro che memorandum leggero! Quindi alla fine la Bce potrebbe essere chiamata a intervenire solo quando il paese non è più in grado di fare alcun aggiustamento strutturale e sono necessari piani d’acquisto di titoli ingenti.
Si apre il tavolo con le parti sociali con totale mancanza di idee. Eppure si potrebbero ridurre le tasse sul lavoro sfoltendo la giungla di sussidi alle imprese. Vediamo come, pubblicando anche il Rapporto al presidente del Consiglio su questo tema.
Il capo della vigilanza della Bank of England propone di abbandonare le regole di Basilea sulla supervisione bancaria. È vero che sono complesse, alcune esageratamente prudenziali, ma hanno bisogno di essere sfoltite e corrette, piuttosto che mandate in soffitta.
Per la prima volta, in estate, abbiamo visto una piccola guerra dei prezzi dei carburanti al distributore. Innescata dagli sconti dell’Eni e dalla campagna Fiat-Ip. Bene. Eni e Fiat, però, sono anche i leader nel metano. Perché non scommettere sul suo impiego nell’auto? I vantaggi sarebbero molteplici.
Instabile e incerta la regolamentazione dei servizi pubblici locali. È stata oggetto di un referendum l’anno scorso (per l’acqua), di interventi del Governo Monti, di una recente sentenza della Corte costituzionale. Occorre mettere ordine tra istanze diverse, spesso conflittuali, tenendo conto dei princìpi europei.
Che storia c’è dietro i quasi 2 mila miliardi di debito pubblico italiano? Cinquant’anni di governi spreconi con poche eccezioni. Ripercorriamoli passo a passo.

Il Punto

Ilva di Taranto e carbone del Sulcis: due vicende drammatiche ma due storie molto diverse in termini di numeri, di mercato dei prodotti, di effetti sull’ambiente, di esiti possibili. Entrambe rendono evidente la necessità di riconversioni industriali e territoriali, comune a molti altri luoghi produttivi del paese. Mentre si apre il nuovo confronto con le parti sociali bene ricordare che una buona politica industriale è quella che sa immaginare l’Italia fra dieci o vent’anni.
Davvero la povertà in Italia è rimasta ferma nell’ultimo decennio all’11 per cento come recitano i comunicati dell’Istat? In realtà, al netto dell’inflazione il numero di quelli che vivono con reddito inferiore alla soglia di povertà definita prima della recessione è aumentato di più di un milione. Anche i dati dell’Inps sulle ore di Cassa integrazione autorizzate vanno letti in controluce. Ecco perché.
Troppo investimento nel mattone rende finanziariamente fragili le famiglie italiane, soprattutto i pensionati che hanno messo tutti i loro risparmi nella loro casa e in quella dei figli. Perché hanno quasi sempre un mutuo da pagare e la ricchezza immobiliare non è liquida. Così, in questo momento di crisi, hanno difficoltà a far fronte ai debiti e alle spese impreviste.
Niente tasse sulle bevande zuccherate. La proposta del ministro Balduzzi non ha avuto seguito. Bene perchè era improvvisata: non ne era stato stimato l’impatto. Sul piano dei principi generali, aveva un fondamento nei costi imposti alla collettività da chi non sa badare alla propria salute.

La redazione de lavoce.info è vicina nel dolore alla famiglia di Marco Arnone, nostro affezionato collaboratore, scomparso prematuramente. Oltre alla passione civile e professionale, ci lascia ammirati il coraggio con il quale Marco ha affrontato la malattia.

Il decretone

Il “decretone” sulla sanità in discussione in questi giorni in Consiglio dei Ministri contiene un variegato insieme di proposte, di portata più o meno rilevante, con le quali il ministro intende “promuovere lo sviluppo del Paese attraverso un più alto livello di tutela della salute”.

Il Punto

I partiti si stanno accordando su una nuova legge elettorale se possibile ancora più complessa di quella attuale. Serve a lasciare loro le mani libere per il dopo elezioni. Rischia di consegnarci un Parlamento molto frammentato e rafforza le oligarchie. Con la doppia crisi di sfiducia (i mercati verso l’Italia e gli italiani rispetto alla politica), stanno giocando col fuoco. Vediamo cosa si può fare per migliorare l’accordo. Altrimenti meglio andare al voto con le regole attuali e prevedere una fase costituente prolungando il governo tecnico.
Le ricette per la crescita del Governo sono condivisibili ma troppo generiche e manca un’identificazione delle priorità. Bene concentrarsi sulle riforme strutturali che eliminino quei vincoli che rendono l’Italia un paese poco competitivo.
La riforma Fornero introduce per legge obblighi di attivazione dei disoccupati per stimolarli alla ricerca di un impiego. Ma si dimentica che oggi c’è un problema di domanda di lavoro e non precisa chi dovrebbe fare questi interventi. Non si sa neanche chi gestirà servizi pubblici per l’impiego dopo i tagli alle province della spending review.
La riforma dell’Isee approda in Parlamento. Molte le innovazioni. Migliorerà l’efficacia distributiva del welfare italiano, ma qualche dubbio rimane.
La ricerca sperimentale è utile per valutare le politiche di contrasto dell’evasione fiscale e così migliorarne l’efficacia? L’esempio cinese e quello inglese sembrano indicare di sì.

Mps e l’abbraccio mortale banca-stato

Secondo quanto riportato dal Sole-24-Ore del 29 agosto, il Presidente del Monte dei Paschi di Siena Alessandro Profumo avrebbe dichiarato, a proposito della precedente gestione della banca, che “l’errore più grave non è stato l’acquisto di Antonveneta … quanto l’aver messo in portafoglio 27 miliardi di Btp: una scelta che, a oggi, è costata 5 miliardi di capitale alla banca. Senza quel fardello non avremmo avuto bisogno di aiuti pubblici”.

Il Punto

Il tema dell’immigrazione sembra scomparso dalle preoccupazioni degli italiani, ed è gestito fuori dai toni mediatici anche nell’agenda governativa. Eppure il governo Monti ha appena varato una sanatoria estiva e non intende riformare la Bossi-Fini, una legge anacronistica.
L’invecchiamento della popolazione italiana fa sì che gli anziani controllino una parte sempre più ampia della ricchezza (soprattutto immobiliare) che viene trasmessa sempre più tardi alle generazioni future. Ne consegue che i genitori controllano sempre meno le fonti per finanziare l’istruzione avanzata dei figli.
L’ultimo Earth summit dell’Onu si è concluso senza affrontare un tema cruciale: la contraccezione come metodo di pianificazione famigliare. Con severe implicazioni, per gravidanze indesiderate e diffusione del virus Hiv, soprattutto per i paesi del terzo mondo ma anche per le fasce più esposte, in primo luogo i giovani, dei paesi avanzati.
Come prevedere l’andamento del mercato immobiliare? Con Google, le cui sempre più ampie applicazioni consentono di migliorare la stima della domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni.
Il medagliere delle Olimpiadi di Londra ci lascia due indicazioni di massima: la nazione ospitante ottiene sempre risultati migliori delle previsioni e la percentuale di vittorie delle nazioni sviluppate continua a diminuire. Tra i Brics, l’India rimane la pecora nera nel medagliere olimpico.

Il Punto

Terzo trimestre di fila di forte calo del Pil e mercato del lavoro che continua a peggiorare. Come mostra il grafico, siamo tornati al punto più basso della Grande recessione. Un’ulteriore accelerazione del consolidamento fiscale imposta dalla Germania sarebbe esiziale. Per questo l’Italia deve evitare il commissariamento prefigurato dalla Bce. Invece ci vorrebbe maggiore coordinamento della politica fiscale a livello europeo con un’autorità in grado di dialogare con la Bce.
Rating di legalità per le imprese che vogliono lavorare per le amministrazioni pubbliche. Dando loro una corsia preferenziale che incentivi i comportamenti virtuosi. Ora lo ha istituito la legge. Rimangono però molti dubbi d’interpretazione delle norme.
Mentre Fondazione Mps è costretta al cambio di governance, le fondazioni bancarie rischiano di cessare di svolgere un ruolo di sostegno al terzo settore proprio nel momento in cui ci sarebbe maggior bisogno. In un nuovo Dossier abbiamo raccolto gli interventi sul tema pubblicati su lavoce.info e su altri giornali.
Cresce il business del calcio a livello internazionale, ma non in Italia. Le nostre grandi società dovrebbero puntare sulle attività produttive (stadio, sponsorship, merchandising, diritti tv) e invece mostrano un’attenzione smodata per le operazioni di mercato dei calciatori per ridurre un folle monte ingaggi. Puntano a minimizzare i costi e non ad aumentare i ricavi come sarebbe possibile.

Pil, al punto più basso

Anonimo.1344416491

Il Pil (destagionalizzato, senza effetti di calendario e al netto dell’inflazione) è sceso dello 0,7 per cento nel secondo trimestre 2012 rispetto al trimestre precedente. E’ la quarta diminuzione trimestrale consecutiva, e la terza dello stesso ordine di grandezza in termini percentuali. E’ un segno che la recessione, iniziata nel terzo trimestre 2011, continua purtroppo a mordere con identica intensità. Rispetto al secondo trimestre 2011 (l’ultimo trimestre di crescita positiva), il Pil del secondo trimestre 2012 è diminuito del 2,5 per cento.

Bagni Potemkin

In questo clima agostano diviso tra calura e fibrillazioni dello spread per un giorno il tema delle liberalizzazioni è ricomparso sulle pagine dei giornali. Nella forma un po’ bizzarra di due ore di serrata degli ombrelloni negli stabilimenti balneari italiani.

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