Le quote di genere per aumentare la partecipazione delle donne nei board delle società quotate sono tra le azioni positive più discusse e controverse. Comprendere quali fattori influenzano il sostegno alla misura è cruciale per garantirne l’efficacia.
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La fecondità è di solito una decisione di coppia. Ma determinante non è la condizione economica del partner maschile, come vorrebbe la visione tradizionale dei ruoli di genere. È la situazione lavorativa delle donne a influenzare la nascita di un figlio.
In Italia nascono pochi bambini. Forse non c’è da stupirsi visto che un terzo delle donne nel periodo cruciale per la fecondità ha un contratto a tempo determinato. Favorire l’accesso delle donne al tempo indeterminato per aumentare la natalità.
Il focus Anvur sull’equilibrio di genere nell’accademia italiana conferma alcuni cambiamenti positivi. Per migliorare ancora va però ampliata la riflessione, individuando le dinamiche che impediscono di raggiungere la parità, sempre a partire dai dati.
Le ragazze continuano a scegliere meno dei ragazzi le facoltà scientifiche, che assicurano lavori e carriere migliori. Si allontana così la possibilità di arrivare alla parità economica. Per battere gli stereotipi bisogna partire dalla scuola primaria.
Le politiche retributive delle imprese possono influire sul divario salariale di genere, come mostra uno studio. Ora, se applicata correttamente, la direttiva sulla trasparenza retributiva può avviare un processo virtuoso di informazione e cambiamento.
La direttiva Ue 2023/970 sulla trasparenza salariale vuole rafforzare l’applicazione del principio della parità retributiva di genere per lo stesso lavoro. Ma da solo il diritto del lavoro non riesce a rimuovere le cause profonde della disparità.
Nonostante i tanti passi avanti nel contrasto alla violenza sulle donne, dai dati emerge il ritratto di una società italiana ancora permeata di pregiudizi di genere. Per determinare un vero cambiamento culturale bisogna puntare sull’educazione.
La violenza contro le donne assume diverse forme e ha sempre costi elevati. La violenza economica è un modello deliberato di controllo sulla capacità della partner di acquisire, utilizzare e mantenere risorse economiche. Quali strumenti utilizzare per contrastarla.
In Italia tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro e tasso di occupazione femminile sono tra i più bassi d’Europa. Una maggiore inclusione delle donne aiuterebbe la crescita economica. Ecco quali politiche potrebbero migliorare la situazione.