Scadute moratorie e misure di sostegno, le banche europee dovranno presumibilmente affrontare un’ondata di crediti deteriorati. Mercati secondari del credito faciliterebbero la risoluzione delle crisi bancarie, come prevede la direttiva Brrd.
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La pandemia ha colpito tutti i paesi ed è stata contrastata con ricette simili ovunque, riducendo così le tensioni economiche-finanziarie. L’uscita dalla crisi potrebbe dimostrarsi più insidiosa. Le misure straordinarie vanno eliminate con gradualità.
Sempre più spesso l’Opa è utilizzata in Italia per abbandonare la quotazione, riguarda grandi imprese ed è spesso associata a un cambio di controllo societario. Tutto ciò ha riflessi sulla struttura e la dimensione del nostro mercato dei capitali.
Prosegue anche nei primi mesi del 2021 il successo delle Spac. Sono veicoli speciali d’investimento che in America hanno permesso di raccogliere in borsa miliardi di dollari in poco tempo. Però qualcuno inizia a sottolinearne le ombre e i pericoli.
La moratoria su prestiti bancari è stata utile per contrastare gli effetti della crisi da pandemia. Prolungarla troppo a lungo potrebbe causare rischi per il sistema bancario. È dunque necessaria un’attenta analisi dell’efficacia delle misure prese.
I decreti legge varati in piena pandemia hanno allargato le maglie del fondo Gasparrini, il fondo di solidarietà per i mutuatari in difficoltà. Presto però potrebbe non bastare. Serve intervenire quanto prima, con l’istituzione di una bad bank.
Più che un romanzo alla Robin Hood, la vicenda GameStop è la storia di un fallimento regolamentare e di supervisione. Perché negli Stati Uniti sono permesse le vendite allo scoperto senza la disponibilità del titolo sottostante, vietate invece in Europa.
Le Tesla si potranno acquistare con i bitcoin. Più che il segno della maturità raggiunta dalle criptovalute, la novità è il sintomo di un’economia adolescenziale, dove è normale che sia più facile arricchirsi speculando invece che intraprendendo.
La morale della vicenda GameStop non è impedire a qualcuno di esprimere opinioni sui social o vietare il trading online di investitori non professionali. Ma il fenomeno pone rischi seri. E va monitorato, a tutela di chi non ha strumenti per difendersi.