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Autore: Tommaso Monacelli Pagina 1 di 10

monacelli Tommaso Monacelli è professore ordinario di Economia all'Università Bocconi di Milano, e Fellow di IGIER Bocconi e del CEPR di Londra. Ha ottenuto il Ph.D. in Economia presso la New York University, ed è stato in precedenza assistant professor a Boston College e professore associato all'Università Bocconi. E' associate editor di riviste scientifiche internazionali, tra cui il Journal of the European Economic Association, il Journal of Money Credit and Banking, e la European Economic Review. E' stato adjunct professor presso la Columbia University, visiting professor presso la Central European University, e research consultant per Bce, Ocse, IMF, e Riksbank. I suoi interessi di ricerca riguardano la teoria e politica monetaria e la macroeconoma internazionale.

Lo strano caso dell’inflazione italiana

L’inflazione degli ultimi tre anni in Italia è condizionata dall’andamento dei prezzi energetici, ora in calo. Ma Il dato depurato dai prezzi volatili di energia e alimentari si mantiene ancora alto. E per questo i tassi di interesse restano elevati.

Bce in mezzo al guado

I progressi nella lotta all’inflazione sono evidenti, ma non bastano. La Bce non ha alzato i tassi nell’ultima riunione. Ma fermarsi adesso, alla probabile vigilia di un nuovo incremento dei prezzi dell’energia, potrebbe rivelarsi la scommessa sbagliata.

Dalla Bce una promessa difficile da mantenere

L’inflazione è oggi molto più resistente e meno sensibile ai rialzi dei tassi. La promessa indiretta della Bce di mantenerli invariati d’ora in avanti sembra difficile da mantenere. A meno di non mettere in discussione il target del 2 per cento.

La sfida all’inflazione sulle due sponde dell’Atlantico

A giugno Fed e Bce hanno preso decisioni diverse sui tassi. Se l’azione della prima lascia qualche dubbio, la seconda paga i ritardi nell’avvio della fase restrittiva e si trova a gestire una situazione complessa con alta inflazione ed economia debole.

Dilemma inflazione – stabilità finanziaria per le banche centrali

L’inflazione resta persistente negli Stati Uniti e nell’Unione europea. Dunque, le banche centrali dovrebbero insistere con gli incrementi dei tassi di interesse. Ma dal punto di vista della solvibilità delle banche, ciò potrebbe rivelarsi disastroso.

La svolta della Bce

La Bce alza ancora i tassi e annuncia una progressiva riduzione degli acquisti di attività. Ma la banca centrale è davanti a un dilemma: da un lato la necessità di frenare l’inflazione, dall’altro le conseguenze che i rialzi hanno sui paesi ad alto debito.

Le tre inflazioni

In questo periodo di aumenti dei prezzi a livelli che non si vedevano da decenni, si è riacceso il dibattito su cosa stia originando l’inflazione. Generalmente, la teoria economica dà tre spiegazioni diverse a seconda della situazione.

La Bce e l’inflazione testarda

La Bce ha risposto con qualche ritardo all’alta inflazione degli ultimi mesi. La strada imboccata è quella giusta, ma serve maggiore chiarezza per rendere le politiche più efficaci.

Abbiamo proprio bisogno della flat tax?

La flat tax porta benefici limitati a costi molto elevati in termini di disuguaglianza e impatto sulle finanze pubbliche. Gli effetti positivi potrebbero essere raggiunti con altri metodi meno iniqui. Perché non perseguire quella strada?

Le lezioni della stagflazione

In Europa torna lo spettro della stagflazione: uno scenario di bassa crescita e alta inflazione. Per evitare il peggio occorre che le banche centrali agiscano sulle aspettative e sul tasso di interesse reale. Due lezioni dagli anni Settanta.

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