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Autore: punto Pagina 33 di 36

Il Punto

Dalla corruzione alle spese folli delle amministrazioni locali: è proprio tutta colpa del Titolo V della Costituzione? Il Governo può comunque tagliare retribuzioni, rimborsi e discrezionalità nell’uso nei fondi per la politica. Bene che lo faccia. E il progetto di riforma del Titolo V che ha presentato è un’occasione mancata per rivedere il finanziamento delle autonomie, che è il vero problema.
Bene il calo degli spread. Perché non si riveli effimero bisogna chiarire quale sia la condizionalità per gli acquisti da parte della Bce sul mercato secondario di obbligazioni di stati dell’Eurozona secondo il programma Omt (Outright monetary transactions). E muoversi con decisione verso l’unione bancaria.
Scarsa l’attenzione del Governo alle donne, anche nella riforma del mercato del lavoro. Una misura che aiuterebbe concretamente le lavoratrici potrebbe essere la sostituzione degli assegni familiari con due crediti d’imposta disegnati uno sul modello statunitense, l’altro su quello britannico. Vediamo di che si tratta.
Dovrebbero essere gli intermediari tra le imprese e chi cerca lavoro, ma i Centri per l’impiego non sono attrezzati. Ci vuole una informatizzazione avanzata, come in Germania. Oppure affidare parte delle loro funzioni a soggetti privati.

Il Punto

Bene che ci sia, ma meglio che non venga utilizzato: il Fondo europeo di stabilità (Esm) nato in questi giorni, potrà dare soccorso finanziario fino a 500 miliardi ai paesi in difficoltà dell’Eurozona, ma a condizioni talmente severe che vi faranno richiesta solo quando sull orlo del baratro. Discutibile il vincolo che pone all’autonomia della Bce nell’acquisto di titoli pubblici.
Il governo Monti procede con molta lentezza nella spending review e, nella legge di stabilità, mantiene o addirittura potenzia programmi su cui non c’è stata sin qui alcuna seria valutazione. E’ il caso dei 235 milioni di nuovi sussidi alle imprese per stabilizzare i precari. Un provvedimento che fa immagine. Ma con ogni probabilità saranno soldi sprecati. Che andranno nelle casse di aziende che avrebbero fatto tale scelta comunque, anche senza incentivi. Lo suggerisce l’esperienza di Torino. Ed è semplice valutare gli effetti di questo strumento su tutto il territorio nazionale. Perchè il governo dei professori non lo fa?
La riforma degli enti di credito alle esportazioni è irrinunciabile se vogliamo agganciare le aree più dinamiche del mondo. Oggi un esportatore italiano paga il finanziamento circa il 25 per cento in più del suo concorrente del Nord Europa.
I comuni cesseranno di impiegare gli introiti degli oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa corrente. È uno dei provvedimenti positivi del disegno di legge sulla valorizzazione delle aree agricole e il contenimento del consumo del suolo. Peccato che per altri aspetti la nuova disciplina sia macchinosa e rischi di innescare conflitti tra territori e tra livelli istituzionali.

Il Punto

Non si può tornare indietro. Affrontare il problema della pensione dei lavoratori esodati con il meccanismo proposto dall’ex-ministro Damiano significa solo aumentare i licenziamenti tra chi ha più di 55 anni perchè toglie credibilità al risanamento del nostro paese. La soluzione per gli esodati (ed esodandi) in realtà ci può essere rendendo più flessibile la riforma delle pensioni varata dal governo Monti.
Sembra non ci sia crisi delle finanze degli enti locali e nazionali guardando a certe opere nei trasporti che vengono portate avanti. Per esempio, a Pisa, una metropolitana sopraelevata per coprire 1800 metri. In Valsusa una stazione, disegnata da un archistar giapponese, che probabilmente non avrà mai treni. E altro ancora. Siamo davanti, una volta di più, alla mancanza di responsabilità nell’uso del denaro di tutti?
Si fa presto a dire e-government, e-participation! Ma nell’uso del web da parte delle pubbliche amministrazioni e dei partiti politici l’Italia è al ventinovesimo posto nel mondo, dietro a paesi molto meno sviluppati. Eppure la rete può semplificare la vita dei cittadini, ridurre i costi della burocrazia, avvicinare gli eletti agli elettori.
Se lo stato tenta di occuparsi della cattiva alimentazione dei cittadini è perché l’obesità sta diventando la vera epidemia del momento.  Con alti costi sanitari e sociali. Soprattutto tra la popolazione più povera.

Il Punto

Ci risiamo con indulti e amnistie invece di nuove carceri, depenalizzazioni e sanzioni alternative come il braccialetto elettronico. Speriamo almeno che le scarcerazioni proposte dal Presidente Napolitano per far fronte al sovraffollamento delle carceri non includano i recidivi.
Compensi, vitalizi e rimborsi dei politici fuori da ogni vincolo di bilancio appaiono inaccettabili ai cittadini chiamati a compiere sacrifici per far fronte alla crisi. Da tempo lavoce.info denuncia questo scandalo e propone alcune soluzioni. Abbiamo raccolto gli articoli pubblicati in un nuovo Dossier.
Non importa tanto quanto conosci, ma chi conosci. Anche estraendo a sorte i membri delle commissioni d’esame, sembrano prevalere in buona parte del mondo accademico forme di nepotismo. Questo ci dice l’esperienza della Spagna. Anche le migliori regole rischiano di venire aggirate. Meglio allora basarsi su incentivi per amministrazioni dotate di autonomia nel reclutamento dei docenti.
Ad eccezione della Scala e dell’Arena di Verona, le fondazioni lirico sinfoniche si finanziano per circa due terzi con soldi pubblici. Eppure ci sarebbe un modo per incentivare l’intervento dei privati.

Il Punto

Lo scandalo del Lazio non sarà certo l’ultimo della serie se non cambiano le regole. Il fatto è che le spese dei politici locali sono fuori da qualsiasi vincolo di bilancio: i consiglieri si fanno pagare di più nelle regioni più povere e con più alta disoccupazione. Uno schiaffo a chi ha perso il lavoro. La nostra proposta: un decreto stabilisca un tetto alle spese dei Consigli regionali.
Un ennesimo piano aeroporti. L’ha commissionato l’Enac ed è stato studiato con previsioni di traffico basate sul 2008, quando la Grande crisi era appena scoppiata. Così i progetti che contiene appaiono oggi del tutto anacronistici. Tra questi, trasformare Malpensa in un hub. A volte ritornano!
È in via di definizione il testo del regolamento sul sistema di valutazione delle scuole italiane. Punto di partenza e fondamento è la fase di autovalutazione di ogni istituto. Come evitare che si traduca in un inutile esercizio autoreferenziale? Il modo c’è.
Inconcludente il dibattito dei partiti politici intorno ai progetti di riforma elettorale. In assenza di una riforma, fondamentale salvaguardare e potenziare il meccanismo delle elezioni primarie. Perché dà voce ai cittadini nella selezione della classe dirigente.

Oltre il livello di guardia

Il Governo ha giustamente rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2012 e 2013 e al rialzo quelle sul deficit pubblico e sul debito. La recessione quest’anno sarà due volte più dura del previsto (il calo del Pil sarà del 2,4 per cento anziché dell’1,2 per cento) e ciò farà aumentare il deficit pubblico nel 2012 di quasi un punto di Pil (da 1,7 a 2,6 per cento).

Il Punto

Il Governo rivede al ribasso le stime di crescita e al rialzo quelle sul deficit pubblico. Inevitabile dato il peggioramento della congiuntura internazionale. Dovrà tagliare spese e non potrà varare misure di sostegno all’economia. E non può più delegare ai politici l’autoregolamentazione. Ci vogliono subito tetti alle spese non solo del Parlamento, ma anche dei Consigli regionali.
La proposta della Commissione europea per costruire l’unione bancaria nell’Eurozonaevita di affrontare il nodo fondamentale: la Bce deve diventare prestatore di ultima istanza. Importante invece il tentativo di spezzare l’abbraccio mortale tra i governi e le banche nazionali zavorrate dai titoli di stato. Così forse riprenderà il mercato interbancario transfrontaliero e si favoriranno fusioni e acquisizioni tra istituti di diversi paesi. Ci vogliono però anche regole comuni per gestire le crisi bancarie. E la supervisione della BCE deve estendersi a tutte le banche, non solo le più grandi.
Con la pubblicazione del bando nei prossimi giorni, parte il concorso per 11.542 cattedre nella scuola italiana. Che cerca di sfoltire la giungla dei diritti acquisiti di decine di migliaia di docenti precari. Ma qual è il sistema corretto per valutare i buoni insegnanti?
Sempre peggio la disoccupazione giovanile, ormai intorno al 40 per cento. Anche perché le imprese, quando licenziano, tendono a cominciare dagli ultimi arrivati e dai contratti atipici. Meno colpiti i laureati e, in particolare, le donne.

Il Punto

Marchionne dovrebbe fare bene i conti prima di imbarcarsi in tagli di capacità produttiva della Fiat. Così la casa di Torino rischia di sparire dal mercato europeo perdendosi la possibile ripresa nella seconda metà del 2013. Il contrario della strategia attuata finora: diversificare la presenza nel mondo, sfruttando le aree in crescita per tenere i conti in ordine. La scommessa è come attraversare il tunnel della crisi. Senza i benefici pubblici avuti in passato. Ma il Governo può aiutare se fa le riforme che rendono più competitivo il paese.
Continua lo spreco di capitale umano causato dai test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso con meccanismi che escludono molti studenti più meritevoli di altri. Il sistema inaugurato quest’anno a Medicina corregge solo in minima parte questo ingente sperpero.
Il decretone Balduzzi vorrebbe riscrivere le regole di funzionamento della sanità pubblica che non sono state mai attuate o hanno mostrato limiti. In realtà è un pot-pourri di provvedimenti disparati: in parte innovativi, in parte insufficienti. Vediamo che cosa contiene.
È partito il treno del trasferimento di sovranità all’Europa della vigilanza bancaria. Per le lobby nazionali, dovrebbe essere più difficile fermarlo come hanno fatto sinora. Ecco come sarà il nuovo impianto normativo e i buchi che presenta, per esempio l’assenza di controlli europei sulle assicurazioni.
La lentezza della giustizia civile frena l’economia. Quanto potrebbero crescere di più le imprese se la durata dei processi venisse dimezzata? Uno studio cerca di rispondere.
Anche questa estate vaste aree boschive della Penisola sono state devastate da incendi. In buona parte dolosi, appiccati da criminali di vari tipi, dai mafiosi ai “reazionari rurali”. Cerchiamo di capire quanto ci costano, perché rimangono quasi tutti impuniti e come mai manca la prevenzione.

Il Punto

La Corte costituzionale tedesca, con la sua sentenza, fa capire che d’ora in poi non si metterà più di mezzo. L’Eurozona può andare avanti nella costruzione del Fondo salva-stati permanente, Esm. E, in parallelo, con l’unione bancaria: da inizio 2013 la Bce vigilerà su alcune banche europee e dal 2014 su tutte quelle della zona euro. Ma questa accelerazione non deve mascherare la lentezza con cui si centralizzerà la gestione delle crisi bancarie. Speriamo in un cambiamento di ritmo anche su questo fronte.
Sempre più soffocante la stretta creditizia per le piccole e medie imprese italiane. Pagano il denaro ben più delle grandi società, una asimmetria di trattamento molto più forte che nel resto dell’Eurozona. Anche a causa delle inefficienze delle nostre banche.
Come sarà il sistema di valutazione della qualità della scuola? Il regolamento è stato approvato dal Governo e ha davanti ancora un lungo iter. Una scheda per capire cosa contiene. E cosa manca.
Che fine ha fatto l’Autorità dei trasporti? È stata istituita in gennaio dal decreto “Cresci Italia” per regolare il settore e portarvi più concorrenza, ne sono stati designati i componenti, ma da allora cavilli legislativi e veti incrociati della politica ne hanno bloccato la realizzazione. Vediamo di ricostruire il deragliamento di questo progetto.

Amici e colleghi ricordano Marco

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