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Autore: Luciano Canova

Schermata 2014-07-23 alle 18.07.54Docente e ricercatore alla Scuola Enrico Mattei, dove insegna i corsi di Economia Sperimentale e di Comunicazione Scientifica al Master MEDEA (Management dell’Economia dell’Ambiente e dell’Energia).
Ha studiato Economia a Milano, laureandosi al DES in Bocconi nel 2002. Ha conseguito un master in Development Economics alla University of Sussex e il dottorato in Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Per due anni, è stato post-doc alla Paris School of Economics. iProf di Economia della felicità su Oilproject.org, collabora con diverse testate di divulgazione scientifica.

Favole e tragedie nel Golfo del Messico

Milioni di barili di petrolio si sono rovesciati nel Golfo del Messico per la rottura della piattaforma Bp. Ma come si calcolano i danni di un simile disastro? Le incertezze e i fattori che potrebbero entrare in gioco sono moltissimi. Tanto che un investitore dopo aver considerato ex-ante la probabilità di un evento catastrofico e constatata l’impossibilità di produrre una stima credibile del danno associato, potrebbe decidere di investire poco in sicurezza degli impianti per privilegiare altri obiettivi. Alterando così la struttura stessa di probabilità della catastrofe.

 

Un modello da campioni del mondo

Chi vince il Mondiale di calcio del 2010? È una domanda alla quale tutti vogliono dare una risposta.  Alcuni prospettano la vittoria dell’’una o dell’’altra squadra in base a coincidenze astrali degli anni di svolgimento della competizione; altri propongono studi particolari più o meno approfonditi su variabili di ogni genere. Noi partiamo da una serie di dati statistici e tentiamo di stimare, attraverso un modello econometrico e un’’analisi fattoriale, la probabilità di vittoria delle diverse nazionali.

TROPPA NEBBIA SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Un libro con un capitolo negazionista sul riscaldamento globale scatena negli Stati Uniti un acceso dibattito. E pone qualche interrogativo, in una battaglia che contrappone voce autorevole a voce autorevole, sul ruolo delle strategie di comunicazione. Quanto agli scienziati, al di là del potere di amplificazione dei media, sembra quanto mai attuale il richiamo all’onestà intellettuale e al rigore.

QUANDO L’AMBIENTE GIOCA IN CASA

L’approccio di Italia e Francia alle politiche ambientali non potrebbe essere più diverso. Almeno per quanta riguarda l’edilizia: Oltralpe diventa uno tra i possibili strumenti in grado di facilitare il raggiungimento degli obiettivi di crescita eco-compatibile in un’ottica di sostenibilità di lungo periodo. Da noi, invece, il Piano casa è pensato come una misura di sostegno immediato alla crescita del Pil, mentre le questioni di efficienza energetica e ambientale vengono derubricate a corollario. Le tragedie come l’Abruzzo e Messina dovrebbero far riflettere.

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