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Autore: Barbara Romano Pagina 1 di 2

Laureata in Economia a Pavia nel 1998, ha conseguito nel 2012 il master in Statistics, Measurement, Assessment and Research Technology presso la Graduate School of Education della University of Pennsylvania e, nel 2014, il Dottorato di Ricerca in Valutazione delle Politiche Educative presso l’Università di Genova. Dal 2015 è docente a contratto in Valutazione delle Politiche Pubbliche nell’Università di Torino. Ha lavorato presso l'Istituto IARD Franco Brambilla di Milano. È stata ricercatrice senior all’ASVAPP dove si occupava di politiche per l'istruzione e di valutazione per conto delle Fondazioni bancarie. Ora è ricercatrice alla Fondazione Agnelli.

Il punto di forza della scuola italiana? La tutela degli studenti deboli

I risultati dell’indagine Pisa confermano tendenze già emerse dalle rilevazioni Invalsi. In matematica abbiamo il gender gap più alto dell’Oecd, oltretutto in crescita rispetto al 2018. La scuola italiana, però, protegge meglio gli studenti “deboli”.

Scuola: apprendimenti in calo e divari in crescita

Le prove nazionali Invalsi 2023 indicano che sugli apprendimenti degli studenti pesano ancora i ritardi accumulati nei periodi di chiusura delle scuole per Covid. Aumentano i divari tra Nord e Sud e per la prima volta peggiorano i risultati delle primarie.

Non è asino chi legge

Dai risultati in lettura dell’indagine internazionale Pirls del 2021 su bambini e bambine di IV primaria arrivano buone notizie per l’Italia. Restano punti critici sui divari territoriali e sociali. E servirebbe una riflessione sulla fascia di età 0-6 anni.

Dai test Invalsi un secondo campanello d’allarme dopo la pandemia

I risultati delle prove Invalsi 2021 mostrano che la pandemia è ancora una ferita aperta nell’apprendimento degli studenti. Non si riducono i divari territoriali e di indirizzo, e anche gli studenti più agiati peggiorano.

Dalla pandemia la scuola italiana esce a pezzi

I risultati Invalsi delineano un quadro molto negativo della scuola italiana. Nell’arco di due anni gli apprendimenti in italiano e matematica degli studenti hanno subito un tracollo, soprattutto alle superiori. Fa eccezione solo la primaria.

Perdita degli apprendimenti, un problema serio

Le scuole italiane continuano a procedere a singhiozzo, con l’alternarsi di aperture e chiusure. Le conseguenze su apprendimenti e benessere degli studenti rischiano di essere devastanti. A Berlino hanno scelto una soluzione radicale. E in Italia?

Negli apprendimenti scolastici hanno perso tutti

Per compensare la perdita di apprendimenti dovuta alla pandemia e all’apertura a singhiozzo delle scuole serve un’offerta articolata di azioni di recupero. Dovranno coinvolgere tutti gli studenti, non solo quelli con debiti, come avviene in tempi normali.

Su edilizia scolastica e insegnanti il Pnrr è da rifare

Per ottenere risultati di apprendimento migliori è necessario ripensare il sistema di formazione degli insegnanti. Ma contemporaneamente vanno costruiti spazi adeguati ai nuovi processi formativi. Il Pnrr non sembra cogliere il nesso tra i due temi.

Anche il capitale umano paga un prezzo alla pandemia

Il 2019-2020 si è concluso con un livello di apprendimenti degli studenti inferiore rispetto a un normale anno scolastico. Ciò avrà ripercussioni significative sui futuri guadagni e le prospettive di lavoro degli studenti. Ecco come si può rimediare.

Che cosa ci insegna la rilevazione Pisa

L’indagine sulle competenze dei quindicenni dà indicazioni chiare sui punti di forza e sulle fragilità dei sistemi scolastici. Il quadro per l’Italia è preoccupante. Servono politiche educative più mirate, che puntino sulla qualità degli insegnanti.

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