MERCOLEDì 8 MAGGIO 2024

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Jobs act: cancellarlo non risolve i problemi del lavoro

Il referendum sul Jobs act vuole ripristinare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Anche se la regolamentazione dei rapporti di lavoro va rivista e i controlli aumentati, non è la strada per ridurre il precariato. Lo mostrano le statistiche.

Il Punto

Con la stagione estiva alle porte, la questione delle concessioni balneari continua a tenere banco. Come ha ribadito anche l’ultima sentenza del Consiglio di stato, agli stabilimenti balneari va applicata senza ulteriori proroghe la direttiva servizi. D’altra parte, non appare convincente neanche la misurazione delle aree libere effettuata dal governo per dimostrare che la risorsa “accesso al mare” non è scarsa o l’esonero perché società senza scopo di lucro. Federal Reserve e Bank of England hanno annunciato da tempo quali saranno le caratteristiche della gestione operativa della politica monetaria che attueranno nella “nuova normalità”. La Banca centrale europea, invece, mantiene una certa ambiguità tra un sistema dove l’eccesso di liquidità è creato dalla domanda e uno dove è creato dall’offerta. La globalizzazione così come l’abbiamo conosciuta negli ultimi trent’anni sembra arrivata alla fine. Un libro di Marco Magnani prefigura scenari futuri con una forte regionalizzazione degli scambi, fondata più sulla politica che sull’economia, in un quadro di instabilità delle relazioni internazionali. I motivi di speranza si concentrano sulla capacità delle democrazie liberali di promuovere i propri valori.

È in edicola e sul web il numero di aprile di eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri. eco vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero è dedicata alle statistiche diffuse dal governo cinese sull’andamento dell’economia del gigante asiatico.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Bce ancora in cerca di un assetto operativo

La Bce non ha ancora definito il quadro operativo che emergerà dalla normalizzazione, come invece hanno fatto altre banche centrali. Nella scelta di un sistema dove l’eccesso di liquidità è creato dalla domanda o dall’offerta, è rimasta in mezzo al guado.

Timori e speranze nel dopo-globalizzazione

Si possono riconoscere alcuni tratti comuni nelle globalizzazioni di ieri e di oggi. Se ora siamo di fronte alla fine di un ciclo, che cosa accadrà in futuro? Un libro di Marco Magnani prefigura scenari di forte instabilità delle relazioni internazionali.

Perché le gare scendono in spiaggia

La direttiva Bolkestein si applica anche ai servizi svolti senza fini di lucro, stabilimenti balneari compresi. In più, i criteri per la valutazione della scarsità della risorsa “accesso alla costa” adottati dal governo non rispondono ai vincoli europei.

Il Punto

Il governo annuncia il “bonus Befana 2025” per le famiglie monoreddito con figli. Intanto, è alla ricerca di risorse per rifinanziare le misure del 2024, dalla riforma dell’Irpef alla decontribuzione per i lavoratori dipendenti. Un compito complesso, anche perché la gestione anno per anno della finanza pubblica è in contrasto con il nuovo Patto di stabilità, che si fonda su una programmazione di medio termine. L’8 e 9 giugno andremo alle urne per eleggere il Parlamento europeo. Nel corso del mese di maggio, lavoce.info pubblicherà una serie di articoli per approfondire tematiche cruciali per le politiche europee. Iniziamo con l’analizzare le conseguenze del nuovo Patto sull’immigrazione e l’asilo, che appare lontano dal proporre una soluzione comunitaria alla questione, mantenendo allo stesso tempo la protezione dei diritti umani. Il Parlamento europeo ha da poco varato un pacchetto di riforme del mercato elettrico. Nasce sull’onda del “caro-bollette” e, nel favorire le fonti rinnovabili, sembra delineare un ruolo più forte per le decisioni amministrative, a scapito del modello di mercato. Il disegno finale dipenderà da come gli stati utilizzeranno la discrezionalità che la riforma lascia sul recepimento delle nuove regole. Secondo i sondaggi, alle elezioni europee ci sarà una crescita dei partititi populisti. Ma sull’idea dell’esistenza di un conflitto di fondo fra popolo ed élite si possono declinare varie versioni di populismo, di destra e di sinistra. Se la tattica per ottenere consenso è la stessa, cambiano poi profondamente le strategie di governo.

È in edicola e sul web il numero di aprile di eco, il nuovo mensile di economia diretto da Tito Boeri. eco vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”: in questo numero è dedicata alle statistiche diffuse dal governo cinese sull’andamento dell’economia del gigante asiatico.

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Un Patto per respingere l’immigrazione povera

Il nuovo Patto europeo su immigrazione e asilo nasce dalla percezione errata che l’Europa sia assediata dai migranti. Così le sue soluzioni cedono molto alle richieste dei sovranisti. E mantengono la confusione tra immigrazione irregolare e rifugiati.

Più rinnovabili e meno mercato nel settore elettrico europeo

L’Europa ha varato un pacchetto di riforme dei mercati energetici, in particolare di quello elettrico. Rispetto alle ambizioni iniziali, sembra si tratti di una serie di aggiustamenti più che di una revisione complessiva. Non è detto che sia un male.

Populismi: simili nella tattica, diversi nelle strategie di governo

Esistono varie forme di populismo, di destra e di sinistra. Perché si tratta di una tattica per generare consenso, non di una strategia di governo. In uno studio le differenti politiche adottate una volta al potere e le conseguenze sulla spesa pubblica.

Mission impossible: rifinanziare le misure anno per anno

Per il governo non sarà facile selezionare le misure da rifinanziare e trovare nuove coperture attraverso tagli di spesa e aumenti di entrate. Tanto più con il Patto di stabilità e crescita riformato, che si fonda su una programmazione di medio termine.

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