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Categoria: Rubriche Pagina 1 di 262

Il Punto

La manovra di bilancio interviene per l’ennesima volta sull’Irpef. Valutare appieno quali saranno gli effetti del nuovo aggiustamento è complicato: un esercizio su diverse figure di contribuenti mostra le incongruenze e iniquità dell’attuale struttura. Il quadro diventa ancora più frammentato – e l’imposta più inefficiente – quando si considerano le soglie delle addizionali comunali e regionali e i “salti” che ne derivano. Calano le risorse destinate dagli enti locali alle politiche sociali, soprattutto in alcune aree. Per incentivare il cofinanziamento stato-comuni bisogna superare i meccanismi di stima del fabbisogno che si limitano a confrontare spesa e numero di utenti, a prescindere dall’intensità dei servizi garantiti. Il pacchetto di regole varato dalla Ue sull’intelligenza artificiale permette di gestire i rischi e tutelare i diritti. Il problema è che non fa niente per favorire i fattori che consentirebbero di accrescere la competitività delle industrie europee della tecnologia. I contributi ambientali raccolti con l’attuale sistema potrebbero non essere sufficienti a ripagare i costi di smaltimento del gran numero di pannelli fotovoltaici che da qui al 2050 arriveranno a fine vita. La legge di delegazione europea per il recepimento della direttiva (Ue) 2024/884 dà l’occasione per definire un nuovo modello capace di garantire la sostenibilità ambientale ed economica nel lungo periodo.

È online la nuova puntata di “Lavoce in mezz’ora”, il format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. Questa volta, assieme a Donato Masciandaro – professore all’Università Bocconi ed esperto di economia illegale, finanza e supervisione, – parliamo di nuovi sistemi di pagamento, monete digitali, anonimato e del legame con la criminalità.

Lavoce in tre passi” è l’iniziativa de lavoce.info che, di volta in volta, affronta un argomento attraverso tre articoli pubblicati in sequenza e scritti dallo stesso autore o gruppo di autori, accompagnando il lettore lungo un percorso logico e particolareggiato. Perché alcuni temi complessi meritano il giusto spazio di approfondimento, attraverso un’analisi che si sviluppa, appunto, un passo alla volta. La rubrica ha cadenza mensile. Nel secondo appuntamento con “Lavoce in tre passi” Michele Polo ci guida nel complesso mondo dei mercati digitali e nelle problematiche della loro regolamentazione.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Se credi nella libera informazione e nella competenza, dona e fai donare il 5 per mille dell’Irpef a lavoce in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Lo si può trovare alla categoria “sostegno enti del terzo settore” (art. 46, comma 1, lettera b). Grazie!

Ringraziamo i lettori che hanno inviato una donazione al nostro sito. Lavoce non ospita pubblicità e i nostri contenuti sono aperti a tutti. Per svolgere il nostro lavoro nel modo migliore possibile, abbiamo quindi bisogno del supporto dei lettori: sostienici con una donazione, anche piccola!

È in edicola e sul web il numero di eco dedicato al lavoro povero. È un tema cruciale per il nostro paese, ma la legge di bilancio per il 2026 lo ignora del tutto. Il numero di novembre di eco propone alcune misure che permetterebbero di ridare valore al lavoro. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese mostra quanta parte della ricchezza che in media un lavoratore produce si ritrova nel suo salario e quanta invece va alle imprese, nel nostro paese e in Europa.

Il Punto

Così come è già successo per alcune grandi aziende italiane, anche le più importanti banche potrebbero pensare di spostare la propria sede all’estero? Non sembra un’ipotesi oggi all’ordine del giorno, ma tra attivismo dei governi, scelte di deregolamentazione Usa e prudenza della Bce, lo scenario potrebbe mutare. Dopo anni, è tornato a crescere il numero dei lavoratori irregolari. Non è una bella notizia, anche perché la riduzione del lavoro nero è un preciso impegno che abbiamo preso con la Commissione europea nell’ambito del Pnrr. A quasi quattro anni dall’invasione russa dell’Ucraina, l’Europa si interroga su come dotarsi di capacità di difesa senza compromettere il proprio modello economico e sociale. È “Il prezzo della guerra”, come ci spiega il libro di Paolo Balduzzi e Andrea Bignami che analizza le conseguenze economiche dei conflitti e di cui pubblichiamo un estratto. Anche in Italia sono state pubblicate le linee guida per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle scuole. I dati però indicano che pochi insegnanti sono formati in maniera specifica, pochi la utilizzano e ancora meno la considerazione effettivamente utile. I danni provocati dal cambiamento climatico non sono gli stessi in tutti i paesi del mondo. Per questo sono utili i rating di rischio climatico, che permettono di identificare le priorità negli investimenti in mitigazione e adattamento.

Domani mercoledì 3 dicembre sarà online la nuova puntata di “Lavoce in mezz’ora”, il format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. Questa volta, assieme a Donato Masciandaro – professore all’Università Bocconi ed esperto di economia illegale, finanza e supervisione, – parliamo di nuovi sistemi di pagamento, monete digitali, anonimato e del legame con la criminalità.

È online il nuovo contributo de “Lavoce in tre passi”, l’iniziativa de lavoce.info che ha preso avvio il mese scorso. Si tratta di tre articoli su uno stesso argomento – pubblicati in sequenza e scritti dallo stesso autore o gruppo di autori – che accompagnano il lettore lungo un percorso logico e particolareggiato. Perché alcuni temi complessi meritano il giusto spazio di approfondimento, attraverso un’analisi che si sviluppa, appunto, un passo alla volta. La nuova rubrica ha cadenza mensile. Nel secondo appuntamento con “Lavoce in tre passi” Michele Polo ci guida nel complesso mondo dei mercati digitali e nelle problematiche della loro regolamentazione.

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È in edicola e sul web il numero di eco dedicato al lavoro povero. È un tema cruciale per il nostro paese, ma la legge di bilancio per il 2026 lo ignora del tutto. Il numero di novembre di eco propone alcune misure che permetterebbero di ridare valore al lavoro. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese mostra quanta parte della ricchezza che in media un lavoratore produce si ritrova nel suo salario e quanta invece va alle imprese, nel nostro paese e in Europa.

Il prezzo della guerra*

L’Europa vive oggi in un’economia di guerra? Potrà dotarsi di un efficace sistema di difesa senza rinunciare al suo modello di sviluppo economico e sociale? Sono alcune delle domande affrontate in un libro di Balduzzi e Bignami. Ne pubblichiamo un estratto.

Il Punto

La proposta di Quadro finanziario pluriennale 2028-2034 presentata dalla Commissione europea centralizza la gestione dei fondi, marginalizzando il ruolo dei territori e delle regioni, e sposta risorse dalle politiche per la coesione e l’agricoltura alla difesa e sicurezza. C’è così il pericolo di indebolire il progetto comunitario e alimentare l’euroscetticismo. Peraltro, la Commissione Ue ha da poco approvato il Piano strutturale di bilancio di medio termine della Germania, che proprio sui capitoli difesa e investimenti per infrastrutture prevede una spesa che supera i limiti europei. È un precedente che potrebbe aiutare lo sviluppo di tutta l’Unione. L’astensionismo cresce, lo si è visto anche nelle elezioni regionali del 23 e 24 novembre. Rendere obbligatorio il voto servirebbe però a poco: lo dice l’esperienza dei paesi che prevedono la norma e lo confermano i dati sulle schede bianche. Per chi investe in startup e Pmi innovative sono previste detrazioni fiscali. A patto però che nel business plan di quelle imprese siano indicate la exit strategy degli investitori e le successive necessità di capitali di rischio. Si tratta di una norma paradossale per aziende di questo tipo.

Nuova puntata di “Lavoce in mezz’ora”, il format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. Questa volta, assieme a Andrea Giuricin – economista dei trasporti dell’Università di Milano-Bicocca – parliamo del mercato dei taxi e degli Ncc.

È online il nuovo contributo de “Lavoce in tre passi”, l’iniziativa de lavoce.info che ha preso avvio il mese scorso. Si tratta di tre articoli su uno stesso argomento – pubblicati in sequenza e scritti dallo stesso autore o gruppo di autori – che accompagnano il lettore lungo un percorso logico e particolareggiato. Perché alcuni temi complessi meritano il giusto spazio di approfondimento, attraverso un’analisi che si sviluppa, appunto, un passo alla volta. La nuova rubrica ha cadenza mensile. Nel secondo appuntamento con “Lavoce in tre passi” Michele Polo ci guida nel complesso mondo dei mercati digitali e nelle problematiche della loro regolamentazione.

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Il Punto

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un obiettivo che appare ancora lontano se, come rivela un’indagine Istat, una donna su tre ha subito un’esperienza di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. A preoccupare è in particolare la visione stereotipata dei ruoli sociali di donne e uomini che si riscontra tra i giovanissimi. Al tema è dedicata la nostra rubrica “La parola ai grafici”. A quattro anni di distanza dal decreto legislativo che le ha introdotte nel nostro paese, qual è la situazione delle comunità energetiche rinnovabili? I numeri sono modesti e aver puntato molto sugli incentivi statali non sembra aver dato i risultati sperati. L’irruzione dell’intelligenza artificiale ha conseguenze nel mercato del lavoro. Una ricerca sugli Stati Uniti mostra che l’IA ha rallentato la crescita dell’occupazione, soprattutto per i lavoratori senza laurea e i settori tradizionali, mentre ha favorito chi possiede competenze tecniche.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Ci occupiamo in quest’occasione dei numeri della violenza sulle donne in Italia, anche in confronto ad altri paesi europei: dal dato sugli omicidi di donne, in gran parte commessi da partner o ex partner, ai fondi destinati a combattere il fenomeno, alle chiamate al 1522 e alle regioni da cui più spesso provengono.

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Nove grafici per il 25 novembre

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una violazione dei diritti umani ancora oggi diffusa e in larga parte sommersa, tra silenzi, stigmatizzazione e scarsa denuncia.

In questa serie di grafici riportiamo alcuni dei principali numeri della violenza sulle donne in Italia, anche in confronto ad altri paesi europei: dal dato sugli omicidi di donne, in gran parte commessi da partner o ex partner, ai fondi destinati a combattere il fenomeno, alle chiamate al 1522 e alle regioni da cui più spesso provengono.

Il Punto

Il fiscal drag che pesa sui lavoratori in questa stagione è diverso dal fenomeno degli anni Settanta-Ottanta, quando c’era la scala mobile. Oggi, in periodi di inflazione, i redditi reali scendono, non rimangono costanti. Di conseguenza, dovrebbe calare anche il gettito per le casse dello stato. Un obiettivo che le riforme fiscali degli ultimi anni non hanno raggiunto. Bravi nella raccolta dei rifiuti organici e della carta e cartone, gli italiani fanno molta più fatica a smaltire correttamente le apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il danno non è solo per l’ambiente, ma anche per il sistema economico perché così non si riescono a recuperare materiali preziosi. Fondi per l’acquisto di dispositivi digitali, per l’aggiornamento degli insegnanti, per la riduzione dei divari territoriali e, soprattutto, per il recupero degli studenti più fragili: sono ingenti le risorse che il Pnrr ha riservato al sistema scolastico. Eppure, i risultati dei test Invalsi, che misurano le competenze di ragazze e ragazzi, non segnalano miglioramenti. Bisognerebbe avviare una riflessione approfondita su cosa non ha funzionato. Il programma europeo Digital Decade 2030 e il Pnrr hanno accelerato la digitalizzazione della pubblica amministrazione. C’è però il rischio che l’innovazione tecnologico si trasformi in un fattore di esclusione e disuguaglianza: come mostra una ricerca, una fascia di cittadini più anziani ha difficoltà a usare i servizi dell’e-government.

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Il Punto

Alla vigilia delle elezioni regionali di domenica e lunedì in Puglia, il governo ha annunciato ai sindacati un piano quadriennale di decarbonizzazione dell’Ilva. Intanto, però, aumenta il numero dei cassintegrati e il progetto governativo è lontano dall’avviare un vero processo di riconversione degli impianti di Taranto, così come non affronta la questione della necessaria ricollocazione di parte dei lavoratori. Non è tanto una guerra commerciale che contrappone Usa e Cina, quanto un conflitto tra due modelli di sviluppo e di governance globale. Letti in questo contesto, i dazi possono essere considerati una risposta all’incapacità dell’Organizzazione mondiale del commercio di auto-riformarsi e un mezzo di pressione per arrivare a una revisione delle regole degli scambi internazionali. Perché il protezionismo è sempre una soluzione di ripiego. Il congedo parentale è uno strumento essenziale per favorire l’equilibrio tra lavoro e vita familiare. Una ricerca sui dati Inps mostra però che lo utilizzano ancora soprattutto le madri e che persistono le forti differenze tra aree geografiche, settori e posizioni lavorative.

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Domani mercoledì 19 novembre pubblichiamo una nuova puntata di “Lavoce in mezz’ora”, il format di divulgazione de lavoce.info. Due volte al mese, in mezz’ora, discutiamo con esperti del settore di temi di attualità e di particolare rilevanza per il dibattito pubblico. Lo facciamo in modo più diretto e discorsivo, ma con il rigore d’analisi di sempre. Questa volta, assieme ad Andrea Giuricin, economista dei trasporti e professore all’Università Milano Bicocca, parliamo di un’anomalia tutta italiana: il mercato dei taxi.

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Il Punto

La questione salariale investe tutta Italia. Ma è particolarmente sentita a Milano, dove le retribuzioni sono sì più alte che altrove, ma anche il costo della vita è più elevato. Un’analisi sui bilanci delle aziende, confrontando salari e produttività, rivela che c’è spazio per aumentare i redditi dei lavoratori milanesi e chiama in causa i sindacati. Da Landini in Italia a Zucman in Francia, fino a Mamdani a New York, le proposte per introdurre forme di tassazione del patrimonio si susseguono. Riproponiamo un articolo che, senza entrare nel dettaglio delle singole ipotesi, invita a considerare le conseguenze che una patrimoniale potrebbe avere su Pil e crescita. Se si vogliono davvero ridurre le disuguaglianze di genere, bisogna favorire un autentico cambiamento culturale. Una ricerca mostra infatti che uomini e donne hanno una percezione molto diversa della gravità del problema. E quando i cittadini sottovalutano l’entità delle disparità, diventa più difficile costruire il consenso attorno a interventi strutturali per contrastarle. Non proprio un cavillo, ma una strategia sbagliata degli avvocati federali potrebbe alla fine convincere la Corte Suprema Usa a dichiarare illegittimi i dazi imposti da Trump. Ottenuto così, il risultato censurerebbe non tanto la scarsa logica economica delle tariffe, quanto la confusione delle argomentazioni trumpiane.  

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Il Punto

Nel disegno di legge di bilancio per il 2026 c’è un nuovo intervento sull’Irpef, stavolta a favore dei redditi medio-alti. Continue revisioni parziali dell’imposta rendono sempre più complessa la sua struttura e riducono la base imponibile, con effetti sull’equità. L’euro digitale sembra ormai in rampa di lancio. Potrebbe alla fine rivelarsi solo un sostituto del contante per i privati cittadini, senza favorire l’internazionalizzazione della moneta unica. Sono centinaia di migliaia le case popolari che rimangono sfitte perché la proprietà pubblica non ha i soldi per metterle a norma. Una soluzione è affidare il recupero di queste abitazioni alle famiglie locatarie. Bisogna però evitare il rischio di assegnarne una parte senza tener conto delle graduatorie di chi ha diritto all’alloggio. Gli enti locali hanno difficoltà a mantenere un equilibrio di bilancio tra risorse in calo e bisogni crescenti. Per questo, per sostenere progetti di interesse collettivo ricorrono spesso al fundraising tra cittadini, imprese e fondazioni, Il comune di Genova ha creato un ufficio relazioni che coordina le attività di raccolta fondi e sponsorizzazione, con risultati incoraggianti.

Mercoledì 12 novembre sarà pubblicato un nuovo contributo per “Lavoce in tre passi”, l’iniziativa de lavoce.info che ha preso avvio il mese scorso. Si tratta di tre articoli su uno stesso argomento – pubblicati in sequenza e scritti dallo stesso autore o gruppo di autori – che accompagnano il lettore lungo un percorso logico e particolareggiato. Perché alcuni temi complessi meritano il giusto spazio di approfondimento, attraverso un’analisi che si sviluppa, appunto, un passo alla volta. La nuova rubrica ha cadenza mensile. Nel secondo appuntamento con “Lavoce in tre passi” Michele Polo ci guida nel complesso mondo dei mercati digitali e nelle problematiche della loro regolamentazione.

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È in edicola e sul web il numero di eco dedicato alla questione-casa. Con prezzi degli immobili in forte rialzo e caro-affitti trovare un’abitazione diventa complicato anche per chi ha un reddito medio, specie nelle grandi città: un problema di uguaglianza di opportunità, di mobilità e coesione sociale. eco, il mensile di economia diretto da Tito Boeri, vuole riprendere nella carta stampata la missione che lavoce.info svolge nel web: promuovere analisi basate sui dati, usando un linguaggio comprensibile, ma senza mai banalizzare la complessità dei problemi. Lavoce.info contribuisce regolarmente a eco con la rubrica “Grafico del mese”. Nell’uscita di questo mese mostra l’andamento dei prezzi delle abitazioni dal 2015 al 2024 nell’Eurozona e in alcune città italiane, evidenziando l’eccezione Milano.

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