Su risanamento e risoluzione delle banche e sistemi di garanzia dei depositi le lancette dell’orologio in Europa restano a dieci anni fa. Obiettivo primo è ridurre il conto per il contribuente, mentre non si fa cenno alla protezione dei risparmiatori.
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Il parere della Corte internazionale di giustizia e la pronuncia della Cassazione segnano un cambio di passo sulla responsabilità giuridica in materia di clima. Per la prima volta, è possibile promuovere azioni civili fondate su obblighi internazionali.

Se tutte le leggi italiane fossero scritte con la stessa chiarezza della Costituzione, il Pil sarebbe più alto di quasi il 5 per cento. È infatti possibile stimare il costo di un quadro normativo poco chiaro, che riduce il potenziale produttivo del paese.

È opinione comune che gli investimenti fioriscono quando i diritti di proprietà su un bene sono garantiti. Il Movimento dei contadini senza terra brasiliani sembra smentirlo: è sui terreni incolti, per i quali quel diritto è meno certo, che si investe di più.

In Italia mancano norme specifiche di sicurezza per il lavoro nelle profondità marine. C’è però il Repertorio telematico della subacquea industriale della Regione Siciliana. Applicarne le prescrizioni avrebbe probabilmente evitato la morte di un sub.
Dopo la pandemia, il tasso di litigiosità in materia di licenziamenti è tornato a crescere, toccando nel 2024 un picco di 1,6 nuovi procedimenti ogni cento licenziamenti. È un elemento da tenere in considerazione alla vigilia dei referendum sul lavoro.
Seguendo la Corte di giustizia, il “Collegato lavoro” ha stabilito che le missioni di lavoratori interinali presso un’impresa terza non possono durare più di 24 mesi. Una circolare del ministero del Lavoro rischia però di generare confusione e contenziosi.
È una sentenza a tutela dei diritti umani quella della Cassazione sul caso Diciotti. La Corte ha ribadito l’obbligo di soccorso in mare. E il salvataggio dei naufraghi si conclude con lo sbarco, che deve avvenire nel più breve tempo possibile.
Dieci anni fa c’è stata una riorganizzazione della geografia giudiziaria. La dimensione media dei tribunali è aumentata, come per i cittadini la distanza dagli uffici giudiziari. Il risultato? È diminuita la domanda di giustizia, ma è migliorata l’offerta.
La riforma della giustizia del 2012 doveva ridurre i tempi dei procedimenti, ma ha prodotto conseguenze inaspettate sul sistema bancario, con un aumento dei crediti deteriorati. L’efficienza del sistema giudiziario è cruciale per la stabilità economica.