La didattica a distanza sembra essersi limitata a trasferire sulle piattaforme le lezioni che si sarebbero svolte in classe. Si è così persa un’occasione di vera innovazione nell’insegnamento. Nonostante tutto, però, alcuni segnali positivi ci sono.
Autore: Martino Bernardi
Martino Bernardi è ricercatore presso la Fondazione Agnelli. Ha ottenuto il dottorato in Economia presso l'Università di Torino. Si occupa di Economia dell'Istruzione ed i principali interessi di ricerca riguardano la dispersione scolastica, l’orientamento, i divari di genere e la valutazione d’impatto di progetti e politiche educative. Coordina le analisi del progetto eduscopio.it.
È vero che per i neodiplomati tecnici e professionali il sistema di sgravi contributivi del Jobs act ha ampliato la quota di contratti a tempo indeterminato. Ma lo ha fatto a scapito dell’apprendistato e non di altre forme di lavoro più precario.