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La Bce dà i voti agli istituti di credito

Pubblicati i risultati del processo di valutazione prudenziale del sistema bancario europeo condotto dalla Bce. La maggiore trasparenza è garanzia di più forte disciplina per l’attività di supervisione. Tra i problemi segnalati, la bassa redditività.

Quella schizofrenia del governo sulle banche

Le banche italiane sono appena uscite da una grave crisi e rimangono fragili. Però la legge di bilancio le penalizza rispetto a qualsiasi standard internazionale. D’altra parte, la promessa di un intervento del governo in caso di crisi non è credibile.

Il Punto

Nel bilancio 2019 il governo conferma il miliardo in più per il Sistema sanitario preventivato dal precedente esecutivo. Zero novità anche sulla missione del Ssn: in futuro vogliamo mantenere il primato del pubblico (finora: buoni risultati e contenuto aumento di costi) oppure dare più spazio ai privati? Ah, saperlo.
Prosegue il purgatorio delle banche italiane. Le loro basse quotazioni di borsa riflettono il nuovo scenario politico che a parole vuole salvarle – come si è sempre fatto – per tutelare il risparmio ma poi le identifica come polli da spennare per finanziare redditi e pensioni di cittadinanza. Intanto stavolta gli istituti di credito italiani passano indenni gli stress test sulla cui utilità nel prevenire future insolvenze si discute, come al solito. Proprio per capire quanto siamo al riparo da una possibile crisi sistemica, ci siamo chiesti cosa è stato fatto e cosa no nei dieci anni dopo il fallimento di Lehman brothers. Il quadro che vien fuori da un libro fresco di stampa non è rassicurante.
Il 3 novembre (come nel 2017) è stato l’Equal pay day – il giorno a partire dal quale è come se le donne europee lavorassero gratis fino alla fine dell’anno. Il riflesso di una differenza salariale del 16,2 per cento. La distanza è più contenuta per le donne italiane che però partecipano molto meno delle loro colleghe al mercato del lavoro.
Mentre il governo annacqua la legge Fornero, un rapporto Inps fornisce tanti dati che spiegano a chi vanno i 286 miliardi all‘anno della previdenza: pensioni d’oro e pensioni da fame, pluripensionati con due o tre trattamenti, differenze di genere e differenze geografiche. Tutti diseguali di fronte (e grazie) alla legge.
Solo sulla Milano-Roma Trenitalia+Alitalia coprono almeno il 70 per cento del traffico. Probabile dunque che Il piano governativo di ingresso di Fs nel capitale della compagnia aerea sollevi problemi di antitrust. Da affrontare con la dismissione di rami delle due aziende e il rischio di un’operazione in perdita.

Tutti promossi nello stress test. Ma il mercato ci crede?

Il mercato azionario non sembra aver accolto con particolare entusiasmo i risultati dello stress test bancario. Forse perché non c’è più un minimo da superare e gli scenari della simulazione erano ottimisti. A dicembre però arriveranno dati più completi.

Il Punto

Raccontiamo in dettaglio l’idea di dotare di copertura assicurativa pagata da tutti i paesi Ue il debito pubblico dei paesi periferici dell’Eurozona (Italia inclusa, ovviamente) per spingere la crescita. E spieghiamo perché la proposta non sta in piedi. Un meccanismo con troppi costi a carico del contribuente tedesco a fronte di benefici molto incerti. Ingiusto e inutilmente complicato, quindi politicamente impraticabile.
Arrivano finalmente buone notizie dalla Grecia. Dopo tanti anni di austerità e riforme (tra cui quella del catasto e l’istituzione del reddito di solidarietà), l’Europa prende atto dei risultati ottenuti dal governo di Atene e concorda misure per accompagnare la ripresa. Ma la strada è ancora lunga. Intanto i conti di una cinquantina di gruppi bancari europei (quattro italiani) sono sottoposti a stress test per valutare la solidità dei loro bilanci di fronte a situazioni estreme sotto la guida dell’Eba (l’autorità di vigilanza europea) che ha fissato criteri rigidi ma anche suscettibili di interpretazioni fin troppo flessibili e discrezionali.
Oltre ad affondare le navi delle Ong e a schedare i rom, il vice-premier Matteo Salvini vorrebbe eliminare i limiti all’uso di contante. Già il governo Renzi aveva alzato il tetto da mille a 3 mila euro e molti italiani ne hanno approfittato. Di sicuro, più “cash”, più evasione e più riciclaggio. E addio modernizzazione dei sistemi di pagamento.
Complicato stabilire un salario minimo per i rider, i fattorini delle consegne in moto o in bici che si lamentano giustamente di guadagnare troppo poco. Serve che il governo coinvolga piattaforme e gruppi di lavoratori informati per spingerli a un accordo o, in assenza, disegnare un provvedimento legislativo.

Convegno annuale de lavoce.info il 17 settembre a Milano. Save the date!
“I primi 100 giorni di populismo“ è il titolo del convegno annuale de lavoce,info. Si svolgerà la mattina di lunedì 17 settembre a Milano. È un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! Presto comunicheremo luogo e programma. La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni. Chi vuole è ancora in tempo per fare la donazione.

Stress test bancari: regole rigide ma non per tutti

Una cinquantina di gruppi bancari europei, tra cui quattro italiani, sono nel pieno del processo degli stress test che si concluderà a novembre. Numerose le critiche ai rigorosi criteri stabiliti dall’Eba e interpretati con accondiscendenza. Ma non nei confronti di tutti.

Stress test 2016: foto di gruppo con sorpresa

Diffusi i risultati dello stress test sui principali gruppi bancari europei. Nel complesso, le banche italiane ne escono meglio di altre, nonostante le difficoltà del Monte dei Paschi. Meno positivo è il dato sulla redditività del capitale. Il rischio di perdite per comportamenti inappropriati.

Il Punto

La borsa non ha preso bene gli esiti degli stress test sulle banche italiane. A parte il Monte dei Paschi, i nostri maggiori istituti hanno spesso fatto anche meglio di quelli tedeschi, belgi, olandesi. Ma sulle loro capitalizzazioni pesa la scarsa redditività del capitale. E rimane – in Italia ma non solo –  il rischio delle multe per comportamenti scorretti verso i clienti.
Sorpresa: nonostante le scarse risorse destinate alla ricerca, l’Italia si piazza ottava nel mondo nella produzione di ricerca scientifica. Grazie anche al nuovo sistema di valutazione e a quello di abilitazione. E al lavoro (spesso gratuito) di tanti precari. Che, se non stabilizzati, andranno altrove a fare carriera.
Mentre il Parlamento discute la legalizzazione della cannabis, nello stato del Colorado le droghe leggere sono consentite da ormai 18 mesi. Risultati? Consumo di stupefacenti stabile, incidenti stradali attribuiti a un guidatore “fumato” diminuiti. In più, le tasse incassate dallo stato. Che in Italia potrebbero superare i 6 miliardi l’anno.
È utile a giovani e anziani, ma introdurre la flessibilità in uscita dal lavoro sembra molto difficile. Chi vuole la pensione in anticipo dovrebbe indebitarsi con banche o assicurazioni oppure ricevere prestazioni decisamente più basse. In ogni caso, il rischio che solo quattro gatti scelgano queste condizioni.
Dopo il disastro ferroviario di Bari Nord sotto accusa le politiche dei trasporti. Da un lato si spendono svariati miliardi di fondi europei per adeguare la rete. Ma poi lungaggini burocratiche e poca dedizione a servire gli utenti rimandano alle calende greche il miglioramento del servizio. Ora basta.

Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale riservato agli amici de lavoce avrà come titolo “Le riforme fatte e quelle da fare“. Si terrà la mattina di mercoledì 14 settembre all’Università Bocconi di Milano. Vi aspettiamo per incontrarvi di persona, dopo tante interazioni digitali!
La prima parte dell’incontro è riservata alla redazione de lavoce e ai nostri sostenitori più affezionati, chi ci ha finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni (chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione).

Banche italiane, l’aiuto passa dallo stress test

Quanto fatto finora sul fronte bancario non è servito a molto. Stessa sorte avrà lo scudo appena varato, perché non tocca i crediti in sofferenza. I margini per negoziare con l’Europa un intervento nel capitale delle banche ci sono, benché ristretti. Bisogna sfruttare i risultati dello stress test.

Il Punto

Proposta per la prima volta sulle pagine de lavoce.info, l’idea del contratto a tutele crescenti è diventata legge dello stato. L’efficacia della riforma sarà misurata in termini di riduzione della precarietà. Un risultato non scontato, su cui pesano alcuni errori d’impostazione. Il Jobs act -da completare nei prossimi mesi- mira anche a far emergere le finte partite Iva e i contratti a progetto che ingrossano le fila del precariato. Facciamo i conti per scoprire quali e quanti sono i collaboratori che potranno diventare subordinati. Anche ricorrendo in tribunale.
Sette le aree toccate dal Disegno di legge sulla concorrenza: assicurazioni, comunicazioni, poste, energia, banche, professioni e salute. Provvedimenti specifici e necessari per modernizzare l’Italia. Esclusi ingiustamente taxi, farmacie, servizi pubblici locali e ferrovie. Mentre le categorie colpite torneranno alla carica in Parlamento.
A che punto sono le riforme istituzionali? Con l’approvazione dell’Italicum, nuova legge elettorale per la Camera, andrà in soffitta -senza rimpianti- il Porcellum. Ma la partita della riforma del Senato è ancora tutta da giocare. Sarà una procedura di modifica costituzionale lunga e complessa.
Da Bruxelles arriva un test di realtà per la Grecia, per il neo-premier Tsipras e per i suoi elettori. Il minimo di flessibilità ottenuta richiede di fare comunque le impopolari riforme richieste.
Il rischio di nuove crisi “di sistema” accresce i livelli di capitale che le banche dovrebbero tenere a riserva. Da calcoli fatti alla New York university si scopre che alcune grandi banche europee (anche italiane) sono molto esposte a questo tipo di rischio. Risultati molto diversi da quelli usciti dagli stress test della Bce.
Tra pochi giorni parte il Quantitative easing, la nuova strategia della Bce per aiutare la crescita. Vediamo la catena di effetti sull’economia italiana. Il Pil potrebbe salire dello 0,4 per cento già quest’anno.
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