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Tag: spese fiscali

Spese fiscali: costose e regressive

Quando si parla di riforma dell’Irpef, si indica spesso come punto di partenza la revisione delle spese fiscali. Ma quali sono quelle da eliminare? Le detrazioni incentivanti, per esempio, avvantaggiano molto i redditi alti e ben poco quelli medio-bassi.

Il Punto

Nel dibattito sulla riforma dell’Irpef, si dice spesso di dover partire dalla revisione delle spese fiscali. Un esempio? Le detrazioni incentivanti, che avvantaggiano soprattutto i redditi alti. A necessitare di una riforma complessiva è anche il sistema pensionistico contributivo: serve un riordino dei meccanismi di perequazione e delle regole di pensionamento. Il governo non si limiti a misure di basso profilo.
Cosa aspettarsi dal dopo-Covid in termini di povertà e disuguaglianza? Quali i rischi sociali ed economici? Le lezioni che si possono trarre analizzando gli effetti delle cinque epidemie più recenti. Tra le conseguenze di un anno di pandemia c’è anche il boom del cosiddetto “south working”, con molti fuorisede tornati a casa a lavorare da remoto. Un fenomeno che può avere un futuro. Ma è giusto incentivarlo?
Per non sprecare l’occasione rappresentata dal Recovery Plan – si ripete spesso – bisogna spendere bene. I Patti di integrità possono contribuire a garantire efficienza e trasparenza negli appalti pubblici.

Ci siamo! Dal 3 al 6 giugno si svolgerà a Trento il Festival dell’Economia 2021. Tema: “Il ritorno dello stato: imprese, comunità, istituzioni”. Qui tutti gli eventi. Lavoce.info organizza cinque Forum (salute, welfare, stato imprenditore, mobilità sostenibile e infrastrutture digitali) e i nostri redattori dialogheranno con alcuni dei ministri invitati. Seguiteci sul sito e sui nostri canali social per saperne di più.

È online anche l’ultima puntata della terza stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info: “Governare i flussi migratori”, ospiti Tommaso Frattini, Mariapia Mendola e Chiara Tronchin. Potete recuperare l’intera stagione sul nostro sito o su tutte le app di podcast.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Se si apre il vaso di Pandora delle spese fiscali*

Il costo politico della revisione del regime delle spese fiscali è alto. Ma una riforma è necessaria. Oltre ai problemi, i politici dovrebbero sottolineare i benefici connessi a un sistema tributario meno complesso, più coerente, equo ed efficiente.

Nel labirinto delle tax expenditure

Il mondo delle agevolazioni fiscali è esteso e intricato. Assumono forme diverse, interessano vari tributi e riguardano soggetti disparati. Detrazioni e deduzioni sono le principali, ma pesano anche esenzioni, esclusioni e riduzioni di aliquota.

Alla ricerca di possibili coperture

Dove trovare le risorse per finanziare le tante promesse del governo? L’unica via percorribile sembra quella della riduzione della spesa. Ma le sorti delle varie spending review non lasciano ben sperare. E la revisione delle spese fiscali parte male.

Welfare aziendale in pericolo con i tagli alle spese fiscali

Gli incentivi fiscali hanno favorito lo sviluppo di un insieme di nuove forme di welfare, per il benessere dei lavoratori. Ma è un processo che rischia di fermarsi se le agevolazioni saranno eliminate per finanziare flat tax e reddito di cittadinanza.

Quant’è difficile definire le spese fiscali

Con l’approvazione della legge di bilancio 2017 è partita una nuova procedura di monitoraggio e revisione delle spese fiscali. Delle quali però non esiste una definizione univoca. E dunque potrebbe essere arduo dividere nettamente le valutazioni tecniche da quelle più propriamente politiche.

Il Punto

Mentre lo spread torna a 200 punti, il ministro Padoan si compiace del record di 19 miliardi di euro recuperati dal contrasto all’evasione fiscale nel 2016. È il risultato della voluntary disclosure, evento eccezionale per le casse dello stato e schiaffo per i cittadini in regola. Per il futuro meglio potenziare gli strumenti tradizionali di accertamento dell’Agenzia delle entrate. Con la legge di bilancio 2017 si è anche riaperta l’idea di sforbiciare la giungla di detrazioni e deduzioni chiamate “spese fiscali”. Un gruppo di tecnici scriverà una relazione. Ma, forse per non disturbare il manovratore, solo dopo che il governo avrà presentato i suoi programmi nel Documento di economia e finanza.
Un’altra novità di quest’anno è l’estensione del congedo di paternità. Due giorni pienamente retribuiti nel 2017 e quattro nel 2018 (media Ocse: 8 settimane). Rimane uno strumento importante per promuovere la cultura della condivisione nella cura dei figli. E per ridurre la disuguaglianza.
Va bene sancire per legge il diritto all’educazione come servizio pubblico nazionale come ha fatto un recente decreto legislativo sui nidi e le scuole per l’infanzia. Ma bisogna anche fissare criteri per la ripartizione delle (scarse) risorse predisposte. Tenendo in conto le disparità di copertura e le dinamiche demografiche.
Ogni volta che Draghi menziona l’irreversibilità dell’euro, si torna a discutere di un eventuale ritorno alla lira. Esistono però le clausole di azione collettiva, che potrebbero complicare parecchio la riconversione del debito pubblico in una neo-valuta nazionale. Anche se, in caso di uscita dall’euro, i cavilli legali sarebbero l’ultimo dei problemi.

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