Lavoce.info

Tag: riforme Pagina 3 di 5

Riforma Pa, come condurre la nave in porto

La riforma della pubblica amministrazione resta al centro delle priorità del governo. Spetterà al riconfermato ministro Madia portarne a termine l’attuazione, un compito più semplice se si accoglieranno suggerimenti e consigli, anche per correggere qualche difetto.

Nel labirinto dell’Italicum

Ragioni squisitamente politiche portano a riemettere in discussione l’Italicum. Si ipotizza l’eliminazione del ballottaggio e l’introduzione del premio di coalizione. Due novità che però minerebbero l’intero impianto di quella legge elettorale. Non sarebbe forse meglio ricominciare tutto da capo?

Il Punto

Un progetto europeo che coniughi concretezza e sogno – evocato da Renzi a Ventotene – è arduo da realizzare. Prima o poi, infatti, riemergono gli interessi nazionali, cioè, per Italia e Francia, la richiesta di flessibilità di bilancio. Che potrebbe arrivare, ma solo con la prosecuzione delle riforme e con il rallentamento dell’economia.
Non basta il Pil per misurare gli effetti delle politiche pubbliche su povertà, diritti delle donne, salute, innovazione e occupazione. C’è da predisporre un adeguato sistema di valutazione che oggi non abbiamo. Gli strumenti legislativi per svilupparlo esistono, se c’è la volontà di investire nella ricerca.
Incentivi alle madri under 30: così, secondo il ministro con delega alla famiglia Costa, si abbassa l’età della maternità e si combatte il calo delle nascite. Sbagliato e arbitrario. Il sostegno alle famiglie è efficace quando è stabile nel corso della vita del bambino e si rapporta alla sua età, non a quella dei genitori.
Soffocata dal debito pubblico e con la deflazione sempre in agguato, l’Italia a crescita zero è “a rischio Giappone”? Magari! In realtà il paese asiatico ha continuato a crescere dall’inizio della sua crisi (1991). Molto più di noi. Vedere questo nostro grafico per credere.
Tra le riforme monche dell’era Renzi brilla per incompiutezza e iniquità quella della giustizia civile. Che ha reso le cause più onerose e negato di fatto i ricorsi in tribunale ai cittadini comuni, in particolare ai piccoli proprietari. A vantaggio di locatari che non pagano l’affitto.
Notizia: a giugno in Italia l’energia elettrica generata da fonti rinnovabili ha superato quella da fossili.  Sorpasso storico? Quasi, perché avvenuto anche grazie ai bassi consumi. Però potremmo essere alla vigilia  di una nuova epoca. Ora si tratta di governare il cambiamento.
Di solito si discute se sia più probabile che un governo adotti le riforme sull’orlo di un precipizio o quando l’economia va bene. Eppure una ricerca sui dati di 53 paesi in oltre 30 anni arriva a definire un ulteriore elemento che le favorisce: l’incertezza. Una tesi controcorrente.

Nelle due settimane centrali di agosto, come di consueto lavoce.info ha sospeso l’invio della newsletter. Abbiamo però aggiornato costantemente il sito con nuovi articoli su: riqualificazione dei vecchi immobili, donne e corruzione politica, cassa integrazione concorsuale, Isee e disabilità, distretti culturali, welfare e senso civico, fuga dei cervelli.

Michele Lalla risponde ai commenti al suo intervento “Riforma costituzionale: perché serve il limite di mandato

Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale riservato agli amici de lavoce avrà come titolo “Le riforme fatte e quelle da fare“. Si terrà la mattina di mercoledì 14 settembre all’Università Bocconi di Milano. Vi aspettiamo per incontrarvi di persona, dopo tante interazioni digitali!
La prima parte dell’incontro è riservata alla redazione de lavoce e ai nostri sostenitori più affezionati, chi ci ha finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni (chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione).

Le virtù nascoste dell’incertezza economica

L’andamento dell’economia italiana ed europea è condizionato da molte incertezze, dalla Brexit alle questioni geopolitiche. Paradossalmente, però, l’aumento della volatilità sui mercati finanziari potrebbe favorire le riforme strutturali e un aumento delle liberalizzazioni. I risultati di uno studio.

Cosa fare se la crescita rallenta

Nel primo semestre 2016 i consumi rallentano, mentre prosegue l’aumento della produzione industriale. Per rilanciare subito la crescita si comincia riducendo il carico fiscale sui consumatori, non quello sulle imprese. E c’è da riaprire il cantiere delle riforme che servono. Completando la riforma della Pa.

Quello che è mancato nei primi #ventiquattro mesi di Renzi

A due anni dall’insediamento, Renzi traccia un bilancio del suo governo. E rivendica i successi raggiunti. Ma niente si dice sulla produzione industriale e le vendite al dettaglio che continuano ad arrancare. Le riforme e gli interventi concreti per tornare a una vera crescita.

Senato: chi rappresenta le autonomie locali

Un Senato realmente rappresentativo del sistema delle autonomie territoriali richiede che i suoi membri siano indicati dai governi locali e operino con vincolo di mandato. Altrimenti, la seconda camera sarà partitocratica esattamente come la prima. Il modello Bundesrat e una riflessione necessaria.

Perché non basta tagliare il debito di Atene

La crisi del debito insegna che è più facile realizzare le riforme strutturali quando la permanenza nell’Eurozona è messa in discussione. Ed è la disponibilità a farle che il governo greco deve dimostrare, mentre torna a chiedere con forza la riduzione del debito dopo la vittoria del “no”.

L’Europa che verrà

Perché la Ue abbia una chance, evitando le diverse possibili “exit”, serve un cambiamento radicale nelle istituzioni e nelle politiche. Di questo dovrebbe occuparsi il documento dei “quattro presidenti”. Ma il rischio è che i governi nazionali preferiscano non fare nulla sperando che basti la Bce.

Il Punto

Ecco perché conviene sia alla Grecia sia al resto dei paesi euro arrivare a un accordo.
Dopo un anno di governo Renzi, tiriamo qualche somma. Proseguiamo il completamento dell’Orologio delle riforme, il nostro monitor dell’avanzamento dei vari provvedimenti. E verifichiamo a che punto è la rottamazione, l’idea del premier di mandare a casa i “mandarini” a capo dei ministeri. Su 118 posizioni che abbiamo censito, dai capi di gabinetto in giù, quattro quinti ricoprivano gli stessi o analoghi ruoli col precedente governo.
Mentre la Lega Nord di Salvini vuole darsi un profilo nazionale, in Lombardia si farà un referendum voluto dal governatore Maroni per chiedere ai cittadini se vogliono la regione un pochino più autonoma. Inutile e costoso. Anche con l’appoggio dei 5 Stelle.
La possibilità che l’Isis utilizzi gli sbarchi sulle nostre coste per fini terroristici è drammatizzata da una campagna mediatica ansiogena. Eppure qualcosa è cambiato da quando l’operazione Triton ha rimpiazzato la Mare nostrum. Bene ragionare pragmaticamente sulle possibili soluzioni a un grave problema.
Al via i primi decreti legislativi in attuazione della delega del Jobs act. Uno di questi regolamenta il lavoro a tempo indeterminato garantendo tutele crescenti con l’anzianità. La bozza che entra in Consiglio dei ministri è però incentrata sui licenziamenti.
Si fa presto a dire che il sistema pensionistico è diventato contributivo. In realtà la Gestione separata Inps non rispetta questo criterio su almeno tre punti. Generando sfiducia nei cittadini.
Ci sono capi azienda che guadagnano 80 volte di più dei loro impiegati. E ci sono amministratori indipendenti e sindaci di società che percepiscono compensi molto contenuti. Troppo modesti per remunerare un lavoro ben fatto e con responsabilità delicate.
Sostieni lavoce.info
È ormai l’ottavo anno di una crisi interminabile, ma lavoce.info vive ed è indipendente grazie al sostegno delle migliaia di suoi lettori. Vi chiediamo un piccolo-grande sforzo con un contributo finanziario secondo le vostre possibilità. Grazie!

Pagina 3 di 5

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén