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Rifiuti da attività economiche: guardare l’Europa per capire l’Italia

In Italia si ricicla molto. Ma la produzione di rifiuti delle attività economiche rimane saldamente “ancorata” all’andamento del Pil, a differenza di quanto accade in altri paesi europei. Mancano infatti impianti adeguati alla chiusura del ciclo.

Il Punto

La crisi da pandemia ha toccato in modo diverso le economie locali, ma a sorpresa le più colpite non sono le zone tradizionalmente vulnerabili e neanche quelle dove l’emergenza sanitaria è stata più grave. Durante la prima ondata, il Covid ha fatto meno vittime nei comuni con più alto livello di istruzione: una comunicazione contraddittoria può accentuare le disuguaglianze di salute. Invece diminuiscono le disuguaglianze di genere in azienda se il manager diventa padre di una figlia femmina: i risultati di una ricerca. I centri per l’impiego sono pochi e il personale non ha competenze adeguate a rispondere a una domanda di servizi in aumento. Anche con la raccolta differenziata restano scarti di rifiuti non riciclabili: per chiudere il ciclo servono gli inceneritori. In Germania inizia il dopo-Merkel: il nuovo governo ha grandi progetti, però non mancano le incognite lungo il suo cammino.

È online il terzo episodio de L’anno che verrà, il nuovo podcast de lavoce che racconta i temi più importanti tra quelli trattati dalla legge di bilancio in discussione. Questa settimana, abbiamo parlato di giovani con Vincenzo Galasso. Potete ascoltarlo sul nostro sito e sulle principali app di podcast.

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Save the date! Convegno annuale de lavoce
Giovedì 16 dicembre dalle 17 alle 19.30 si svolgerà, in presenza e in diretta Zoom, il convegno annuale de lavoce: si parlerà di vaccini e delle sfide del Pnrr. Il programma dell’evento è già disponibile. È possibile registrarsi compilando il modulo a questo link.

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Il Punto

Quali analogie tra la fase post-pandemica e il dopoguerra? Allora i prezzi s’impennarono e la crescita inizialmente balbettò. Ma le politiche adottate furono molto più restrittive di quelle annunciate oggi. Intanto la Fed, se da un lato continua a immettere liquidità con il Quantitative easing, dall’altro la ritira con operazioni cosiddette di “reverse repo”. Guardando già alla fase di normalizzazione dei tassi. Alcune opportunità ma anche molti rischi dalla decisione del Salvador di dare corso legale ai Bitcoin, garantendone la conversione in dollari. Come reagirà la già debole economia del paese?
Il reddito di cittadinanza resta uno strumento fondamentale contro la povertà. Eppure non raggiunge una parte dei poveri relativi, mentre accade che benefici chi povero non è. Come modificarlo per garantire una allocazione delle risorse migliore? I dati relativi ai redditi delle città suddivisi in base ai diversi quartieri permettono di monitorare l’andamento delle disuguaglianze. E più è grande il centro abitato, più aumentano le disparità. Sfiorano il milione i figli di immigrati in attesa di una riforma della cittadinanza: sarebbe un errore aspettare la prossima legislatura per intervenire. Il modello tedesco come possibile alternativa allo “ius soli”.
Alcuni territori si sono dotati delle infrastrutture necessarie alla chiusura del ciclo dei rifiuti; in altri l’indifferenziato continua a viaggiare tra le diverse regioni e verso l’estero. Serve un piano nazionale.

Al via le domande per l’assegno unico, in attesa dell’entrata a regime della misura a gennaio 2022. Abbiamo raccolto tutti i nostri articoli sul tema in un apposito dossier.

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Viaggi di rifiuti: una strategia nazionale per fermarli

Con la pianificazione regionale, alcuni territori sono riusciti a dotarsi dell’impiantistica necessaria alla chiusura del ciclo dei rifiuti urbani indifferenziati. Quelli di altre realtà continuano invece a viaggiare tra regioni e verso l’estero.

Con rigenerazione e riuso cambia l’approccio ai rifiuti

Attraverso la rigenerazione e il riuso dei prodotti si ottengono benefici ambientali ed economici. Ma in Italia queste attività sono ancora poco praticate, per la mancanza di regole chiare e la carenza di capacità organizzative e imprenditoriali.

Il Punto

Lo sblocco dei licenziamenti sarà un momento particolarmente critico. Oltre a un’attenta opera di monitoraggio della situazione, sarà indispensabile modulare gli strumenti di sostegno al reddito in base all’evoluzione della domanda di lavoro. Per chi era occupato in attività che faticheranno a riprendersi, per esempio, più che una proroga del blocco sarà utile rafforzare il trattamento di disoccupazione, da coordinare con gli interventi di ricollocamento. Ricollocamento particolarmente complesso per chi – come molti degli impiegati nei settori del turismo, dell’intrattenimento e dello sport – aveva contratti a termine e non ha quindi giovato del blocco. Che fare?
L’impatto del Covid sull’aumento delle disuguaglianze e del rischio povertà era purtroppo prevedibile. A lasciare il segno in particolare il periodo tra gennaio e maggio 2020, con una riduzione globale dei redditi. Tra le conseguenze della pandemia, la digitalizzazione dei servizi sanitari apre nuove interessanti prospettive per la presa in carico delle cronicità da parte del Ssn. Una sfida che richiede però scelte oculate.
Una circolare del ministero dell’Ambiente chiede a chi smaltisce in modo corretto gli pneumatici fuori uso di farsi carico anche di parte del mercato nero, con ovvie ricadute sui contribuenti. Come evitarlo?

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Come si è evoluto il mercato del lavoro 2020? In uno slideshow i dati più significativi del rapporto appena pubblicato da Ministero del lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal.

Pneumatici fuori uso: quando l’illegalità vince

Una circolare di fine 2020 del ministero dell’Ambiente chiede a chi gestisce in modo corretto gli pneumatici fuori uso di smaltire anche parte del mercato nero. A pagare sono i cittadini. Con quali strumenti si possono contrastare le pratiche illegali.

Il Punto

Con la fusione di Fca e Psa, il baricentro dell’azienda torna in Europa. Ecco perché la nascita di Stellantis, attesa nei prossimi anni da scelte strategiche cruciali, non è una cattiva notizia per i marchi italiani. Tante le questioni sollevate dalla vicenda GameStop: i delicati rapporti tra social, finanza e diritto societario pongono problemi inediti, di fronte ai quali gli strumenti giuridici tradizionali non bastano più.
Due i miliardi assegnati dal Pnrr agli investimenti nella filiera dell’idrogeno “verde”. Una scelta netta, che esclude incentivi per altre varianti a basso impatto sulle quali l’Italia potrebbe invece puntare. Situazione critica anche in materia di acqua e rifiuti: nel primo caso le risorse stanziate per il servizio idrico sono insufficienti, nel secondo ci si limita a enunciare principi generali senza una strategia di lungo periodo. Un’altra lacuna del Piano riguarda il cammino verso la parità di genere: poco più di sei mesi fa il team di Colao l’aveva inserita tra i tre assi fondamentali per il rilancio del paese, ora i fondi latitano.

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Donne, giovani e lavoratori autonomi o con contratti a termine i più colpiti dalla recessione: il nostro slideshow sull’andamento dell’occupazione nel 2020.

Il Punto

Se la crisi politica italiana non dovesse rientrare, il nostro paese potrebbe tornare a essere esposto ad attacchi speculativi. E la Bce non potrà fare da argine: gli acquisti dei titoli pubblici sono proporzionali alla dimensione dei paesi, non a quella dei loro debiti. Intanto la crisi da Covid rischia di portare alla disoccupazione 9 milioni di lavoratori migranti tra Europa e Gran Bretagna. Con l’Italia potenziale maglia nera per le caratteristiche della nostra economia.
Una delle sfide che abbiamo di fronte è di passare da mercato di consumo a vera e propria fabbrica di soluzioni “verdi” e digitali, a uso interno e per l’export. Di tutto ciò nel Pnrr non c’è traccia. Con i certificati di riciclo si estenderebbero anche ai rifiuti i meccanismi di incentivo già previsti in campo energetico. Consentendo così di realizzare nuovi impianti e di avvicinarsi agli obiettivi Ue.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Oggi anche uno slideshow sulle rimesse dei migranti in uscita dall’Italia.

Rifiuti: perché servono i certificati del riciclo

L’introduzione di certificati del riciclo sui materiali dei rifiuti di imballaggio estenderebbe al settore rifiuti una strumentazione economica e di mercato già consolidata. Permetterebbe di realizzare nuovi impianti e di avvicinare gli obiettivi Ue.

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