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Il Punto

Tra pochi giorni si svolge il Congresso mondiale delle famiglie. Il patrocinio negato dal Presidente del consiglio è stato concesso invece dal ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana. Che però non ha titolo per offrirlo dato che – ci dispiace – il suo è un dipartimento presso Palazzo Chigi, non un ministero.
Per la teoria della “grande sostituzione” – che ha ispirato la strage in Nuova Zelanda e le posizioni sull’immigrazione di molti nostri politici – i bianchi saranno soppiantati da asiatici, africani, islamici che ci imporranno religioni e culture. Ma è la politica che determina se prevale lo scontro di civiltà o l’integrazione.
Con l’accordo Italia-Cina appena firmato, il nostro governo ha deciso di andare per conto suo nelle relazioni con Pechino. Proprio mentre Francia e Germania pare abbiano capito che con un partner così ingombrante ci vuole un approccio europeo, per esempio nella legislazione sugli investimenti “strategici”. L’Europa non riesce a parlare con una voce sola neanche sulla tassazione delle società di internet. Non c’è accordo sulla bozza di direttiva pronta da un anno, a partire dalla difficoltà di definire cosa sia una “stabile organizzazione” di impresa. Il nuovo Parlamento farà qualcosa in proposito?
Ci sono lavoratori e imprese che abusano dell’indennità di disoccupazione (Naspi) con licenziamenti di facciata. Uno studio accurato suggerisce che ora il reddito di cittadinanza crea un incentivo all’aumento di queste pratiche disoneste.

Più licenziamenti col reddito di cittadinanza?

Il reddito di cittadinanza è stato introdotto anche in Italia. Andrà a rafforzare gli strumenti di sostegno al reddito. Potrà però avere effetti collaterali non solo sull’integrazione lavorativa dei disoccupati, ma anche sul tasso di licenziamento.

Salari bassi anche col reddito di cittadinanza*

L’ultima missione affidata al reddito di cittadinanza è quella di contribuire a far crescere i salari più bassi. Ma è una missione impossibile perché le politiche salariali richiedono altri strumenti. Il sussidio dovrebbe invece concentrarsi sulla povertà.

Il Punto

L’indipendenza – più che l’oro – della Banca d’Italia è patrimonio di tutti gli italiani, mentre l’ingerenza di esponenti del governo nelle nomine dell’istituto è causa di nuovi gravi danni non necessari al nostro paese. Tutto il sistema finanziario europeo (8 mila società continentali attive sulla piazza di Londra e 5 mila britanniche presenti nel resto della Ue) rischia invece pesanti danni dalla Brexit. In caso di uscita senza accordo, lo scambio di servizi finanziari in Europa sarebbe oggetto di negoziati bilaterali.
Secondo il M5s il reddito di cittadinanza è “il” rimedio contro povertà e assenza di lavoro e anche il meccanismo per far ripartire salari e stipendi al palo da 15 anni. Ma ci sono buoni motivi ed esperienze estere per dubitare del pratico manifestarsi di questi effetti.
Per le regionali in Abruzzo ha votato appena un elettore su due ma i risultati sono indicativi di alcune tendenze. A partire dal ribaltamento dei rapporti di forza tra i due partiti di governo con la prima forte affermazione della Lega in una regione del Centro-Sud che potrebbe (potrebbe) portare a un’accelerazione in materia di autonomie regionali. I recenti, pretestuosi, attacchi del governo giallo-verde alla Francia e la stizzita reazione del presidente Macron colpiscono anche le relazioni economiche tra i due paesi. Che sono numerose e intense, come mostra una nostra scheda.
È vero che gli immigrati sfruttano il nostro welfare? In realtà – documenta una ricerca – essendo mediamente più giovani della popolazione italiana, chiedono meno servizi sanitari, e la spesa regionale pro capite si riduce notevolmente in proporzione alla loro presenza.

Il Punto

Per rilanciare le magre prospettive di crescita 2019 dell’Italia (ribassate a 0,2 dalla Ue) il governo Lega-M5s propone le sue costose riforme. Del reddito di cittadinanza rimane incerta la platea dei beneficiari (6,5 milioni secondo Di Maio, 2,4 le stime Inps) e la loro composizione tra grandi o piccoli nuclei familiari. E mentre arrivano le domande di prepensionamento con ricco bonus – che genererà altro debito per più di 37 miliardi – meglio ricordarsi che “quota 100” non ha alcun fondamento logico. Distorce, insieme ad altri provvedimenti varati dal secondo governo Prodi in poi, il sistema contributivo e crea varie iniquità. Come quella degli assunti a gennaio del 1996 che potranno andare in pensione a 64 anni, mentre i coetanei assunti un mese prima aspetteranno altri tre anni.
Giuseppe Sala, sindaco di Milano, rivendica per la grande città metropolitana la libertà di aumentare di 50 centesimi il prezzo del biglietto dei mezzi pubblici senza la prevista “intesa” con la regione Lombardia. Come dire che, parlando di autonomie locali, la partita non è solo stato-regioni ma anche regione-comuni.
Dalla contesa sulla Tav Torino-Lione il metodo dell’analisi costi-benefici esce male, come se fosse una tecnica per validare scelte già fatte. Invece ha criteri ben definiti per l’analisi finanziaria dei flussi di cassa e per quella economica dei progetti visti con l’occhio della comunità di riferimento.
Quando si parla di immigrati irregolari si pensa sempre a come ridurne il numero. Dimenticando che i clandestini fanno comodo a qualcuno e sono impiegati soprattutto nell’economia sommersa. Un fisco che favorisca la riemersione delle attività economiche ne limiterebbe la presenza.
Arriva da lontano la crisi del Venezuela. Dalle politiche assistenziali grazie ai soldi del petrolio. Compromesse dal crollo del prezzo del greggio. Ecco fatti e numeri della storia.

Reddito di cittadinanza: a chi va e dove

Istituti di ricerca e associazioni hanno presentato le loro stime sui beneficiari del reddito di cittadinanza. Le differenze riguardano il numero di persone coinvolte e la quota di nuclei monocomponenti. C’è accordo invece sulla distribuzione geografica.

Il Punto

La cosiddetta “flat tax” del governo prevede Iva forfettaria estesa ai ricavi fino a 65 mila euro con aliquota unica al 15 per cento e – fino a 100 mila – imposta sostitutiva del regime ordinario. Incentivi all’elusione che riducono le entrate dello stato e sono ingiusti verso chi non è lavoratore autonomo. Parlando di iniquità, ne crea anche il reddito di cittadinanza. Uguale per tutti malgrado il diverso costo della vita tra metropoli e provincia oltre che tra Nord e Sud. E poi c’è la contabilizzazione della pensione civile per disabili come reddito ai fini Isee, l’indicatore usato per determinare il nuovo sussidio.
Tra le opposte fazioni contro o pro immigrazione andrebbe sperimentata una via di mezzo nei confronti sia dei richiedenti asilo che dei migranti economici. Tra l’altro, programmando flussi di lavoratori stranieri da determinati paesi e investendo di più sull’integrazione (corsi di italiano e mediatori culturali).
È una vera rivoluzione – non una semplice evoluzione tecnologica – quella che si preannuncia con la rete mobile 5G, piattaforma per il nuovo ecosistema digitale costituito da servizi innovativi nella “data economy”: trasporti, industria, media, entertainment, energia, sanità, agricoltura. E in un futuro vicino, la 5G tv.
All’esame del Parlamento la riforma di gestione e regolazione del settore idrico. Con un forte ridimensionamento del ruolo dell’autorità indipendente (Arera), si rischia di tornare agli anni Ottanta, fermando un faticoso processo di modernizzazione. A danno di cittadini e casse dello stato. Un’authority quasi sconosciuta è invece l’Ispettorato nazionale del lavoro nato quattro anni fa. Ha concentrato funzioni di vigilanza del ministero del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail. Ma non è mai decollato. Le previste nuove assunzioni e risorse economiche aiuteranno ma c’è ancora molto da fare, a partire da una riforma del sistema sanzionatorio. Sullo sfondo, i dati sugli infortuni sul lavoro sono peggiorati nell’ultimo anno.

Non esiste una sola povertà

La povertà non è un fenomeno univoco, ma il reddito di cittadinanza non ne tiene conto. Le soglie che la definiscono cambiano infatti da Nord a Sud, perché diverso è il costo della vita. Ignorate pure le esigenze specifiche delle persone con disabilità.

Il Punto

Il calo del Pil è colpa degli altri: dei precedenti governi, della Cina e della Germania. Così si auto-assolvono il premier Conte e la maggioranza Lega-M5s di fronte all’aumento del pessimismo delle imprese e al calo degli investimenti di fine 2018 che hanno fatto cadere l’Italia in recessione. A conferma dello scarso clima di fiducia delle scorse settimane, i dati sui flussi di capitale da e per il nostro paese mostrano che i tanti fondi disinvestiti dai Btp non sono finiti in borsa ma parcheggiati in depositi bancari a breve, facilmente liquidabili. Merito del governo – secondo il vicepremier Di Maio – lo 0,1 per cento di occupati in più del mese di dicembre. Un’ardita pretesa, di fronte a un più zero virgola di dati mensili. I più stabili dati trimestrali dicono semmai che l’occupazione totale è ferma dopo aver raggiunto il livello massimo nel secondo trimestre 2018.
Il reddito di cittadinanza è previsto uguale per tutti, da Nord a Sud. Eppure la soglia di povertà assoluta varia nelle diverse aree da 826 euro mensili a 560. Il sussidio avrà così effetti iniqui sul territorio. Tra le varie componenti, si potrebbe differenziare almeno l’importo dell’integrazione per l’affitto.
L’autorità francese per la privacy ha multato Google per 50 milioni di euro, prima applicazione delle nuove regole Ue sulla protezione dei dati personali. In nome di tre principi: trasparenza, informazione chiara e consenso. Contro l’invadenza della pubblicità indesiderata.
Per regolare i flussi migratori dall’Africa occorre capirne le cause. A partire dalla crescita demografica (oggi si contano oltre 1,2 miliardi di abitanti, il doppio della Ue) e da processi di sviluppo lunghi e complessi. Per ora il contributo dell’Italia vale solo lo 0,2 per cento del nostro Pil invece dello 0,7 a cui ci eravamo impegnati.

Se il reddito di cittadinanza non fa i conti con il territorio

Il reddito di cittadinanza prevede importi uniformi in tutta Italia. Ma la soglia di povertà assoluta varia da Nord a Sud. Il beneficio avrà dunque effetti diversi nei diversi territori. Una soluzione è differenziare almeno l’integrazione per l’affitto.

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