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Recovery Plan, un prestito con precise condizioni

L’effettiva erogazione delle risorse del Recovery Plan europeo è condizionata al raggiungimento degli obiettivi legati agli interventi realizzati. Non è perciò il “pasto gratis” di cui si parla. Ma può essere una spinta a realizzare riforme cruciali.

Pnrr: difficile confinare la salute in un solo capitolo

Solo 9 miliardi per il capitolo “Salute”. Ma il Piano di ripresa e resilienza contiene altre misure che, se realizzate, possono avere ricadute positive sulla salute dei cittadini. Vanno però definite meglio le strategie sul futuro dei servizi sanitari. 

Il Punto

Al contrario di quanto si pensa, il Recovery Plan non sarà un “pasto gratis”: l’accesso alle risorse del Next Gen è condizionato al raggiungimento di obiettivi prefissati. Uno stimolo, quindi, a realizzare riforme cruciali.
Al di là della delusione per l’entità degli stanziamenti in sanità, il Pnrr contiene misure che – se realizzate – potranno avere ricadute positive sulla salute dei cittadini. Ma vanno definite meglio le strategie. Meno di 20 i miliardi destinati nella bozza del Piano a istruzione e ricerca. Perché non sia l’ennesima occasione sprecata, urge partire da un’analisi attenta delle cause dei problemi della scuola. Ancora più esigue le risorse previste per le iniziative volte alla parità di genere: servirebbe uno sforzo maggiore anche solo per aumentare l’offerta di asili nido. Sforzo che sarebbe ampiamente ripagato.
Nelle politiche per le famiglie l’Italia è agli ultimi posti in Europa. Oltre agli interventi diretti, però, vanno considerati gli interventi di welfare fiscale. Con effetti redistributivi diversi a seconda della misura. I vantaggi della tassazione sulla ricchezza sono indiscutibili. Ma, stante l’Imu, una nuova imposta dovrebbe andare a tassare patrimoni diversi da quello immobiliare. E i problemi riguardano l’accertamento.

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Il 17 dicembre si è tenuto, eccezionalmente online, il nostro convegno annuale: abbiamo parlato di finanza pubblica e ricerca alla sfida del Covid. Chi non è riuscito a seguire la diretta può recuperare l’evento su ZoomFacebook.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Sul Pnrr serve un dibattito costruttivo

Le polemiche e le frizioni politiche seguite alla presentazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza testimoniano l’assenza di un dibattito ragionevole. Ma in gioco c’è il futuro del paese e anche i media sono chiamati a fare la propria parte.

Ricapitalizzare le Pmi, una priorità per l’Italia

Il successo del Recovery plan italiano dipende dalle scelte sulle priorità di investimento. Una di queste è la ricapitalizzazione delle Pmi, necessaria per ridurre i rischi di un’espansione del loro debito. E lo strumento è un fondo pubblico-privato.

Fine di Quota 100. E dopo?

Gli effetti negativi di Quota 100 si protraggono oltre i tre anni della sua esistenza. Occorre risolvere i problemi di equità creati dalla misura e introdurre nel mercato del lavoro una flessibilità in uscita sostenibile. Approfittando anche del Recovery Plan.

Un Recovery Plan davvero europeo, anche nelle regole

La Commissione europea studia le misure per fronteggiare la grave crisi dovuta all’emergenza sanitaria. Il piano di ricostruzione finanziato dal Recovery Fund potrebbe essere un’ottima occasione per uniformare le regole italiane alle norme comunitarie.

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