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Tag: politiche del lavoro

Giovani italiani “condannati” all’esclusione sociale *

Dinamiche demografiche, precarietà lavorativa e limitata mobilità sociale rendono difficile l’inserimento dei giovani italiani nella società. Ma investire nelle nuove generazioni contribuisce a una crescita del paese più inclusiva e sostenibile.

Politiche attive del lavoro: il punto sul programma Gol

Il rapporto di monitoraggio sul Pnrr ci aiuta a capire come sono contabilizzati i beneficiari del programma Gol. E non c’è da stare tranquilli perché i risultati inseriti nella rendicontazione alla Commissione europea sembrano più apparenti che reali.

Politiche del lavoro: cosa cambia con il decreto Aiuti

Il decreto Aiuti recupera i navigator e prevede un giro di vite sul reddito di cittadinanza. A livello regionale, potrebbe portare a un cambio di passo nel reclutamento di personale. A livello nazionale, alla ridefinizione dell’offerta congrua di lavoro.

Politiche attive del lavoro: il tempo sta per scadere

L’Italia si è impegnata, nell’ambito del Pnrr, ad adeguare le misure per l’occupazione agli standard europei e a renderle uniformi sul territorio. Le prime scadenze sono alle porte. Ma le amministrazioni non sembrano percepire l’urgenza del cambiamento.

Politiche attive del lavoro, il problema dell’Italia

Tocca alle politiche del lavoro garantire forme di tutela ai lavoratori più deboli e più colpiti dalla crisi seguita alla pandemia. Soprattutto è urgente rafforzare le politiche attive. Ma troppe incertezze frenano gli organismi chiamati a gestirle.

Anche il Jobs act influenza le scelte di maternità

Una maggiore incertezza sulle prospettive occupazionali si traduce in un minor numero di figli. Lo mostra uno studio sugli effetti del Jobs act sulle decisioni di fertilità delle lavoratrici. È un campanello d’allarme per un paese dalla bassa natalità.

Politiche del lavoro, per valutarle non bastano i numeri*

Valutare l’efficacia delle politiche del lavoro basandosi solo sull’analisi delle variazioni del numero dei lavoratori temporanei e permanenti può essere fuorviante. È necessario invece utilizzare strumenti più complessi e dati disaggregati.

Politiche efficaci per i giovani in cerca di lavoro

La disoccupazione giovanile è un problema di tutta Europa. In Italia si assesta tra il 40 e il 50 per cento. Su quali servizi investire per aiutare i giovani a trovare lavoro? Vantaggi e svantaggi di programmi di accompagnamento, formazione, incentivi occupazionali e posti finanziati dallo Stato.

Il Punto

Montagne russe sui mercati finanziari di tutto il mondo, con un’alternanza di giornate nere e rimbalzi. Stavolta l’origine è in Cina, dove i dirigenti di Pechino stanno sperimentando l’introduzione di strumenti di libero mercato nella loro economia. Il tutto accompagnato dal tradizionale dirigismo del regime.
Con un eccesso retorico Barack Obama definisce le sue misure contro il cambiamento climatico come il passo più importante mai compiuto dagli Usa in questa direzione. In realtà si vuole ridurre l’energia generata dal carbone, assecondando cambiamenti già indotti dalla crisi e dalla tecnologia. Bene, comunque, questo piano in vista della prossima conferenza sul clima di Parigi.
Se i voti all’esame di maturità sono stati molto migliori nelle scuole del Sud rispetto a quelle del Centro-Nord, vuol dire che gli studenti delle prime sono più preparati e gli altri più somari? Di sicuro, incrociando i dati con quelli dei test Invalsi e Pisa, saltano fuori rilevanti differenze nel metro di giudizio.
In Italia serve introdurre il salario minimo legale. Ma facciamo che la fissazione del suo livello sia sottratta agli umori della politica. Meglio che il compito sia affidato a una commissione indipendente che tenga conto di vari elementi: dall’effetto disincentivo sulle assunzioni alla sua decurtazione causa tasse e contributi. Comunque utile guardare alla Germania, dove il salario minimo di 8,50 euro all’ora è stato introdotto otto mesi fa. Tra gli effetti certi – sinora – il crollo del numero dei mini-job, i contratti precari tedeschi.
Le politiche del lavoro dei paesi europei nell’ultimo ventennio hanno aumentato la flessibilità sperando che crescesse l’occupazione. Ma ciò non è avvenuto perché la deregulation ha toccato solo qualche settore del mercato del lavoro. Lasciando alcuni super-garantiti e altri nel far west della precarietà.
Un commento di Marcello Esposito a “Droghe leggere: la legalizzazione è un buon affare” di Piero David e Ferdinando Ofria. E la risposta degli autori.
Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale riservato agli amici de lavoce avrà come titolo “La politica economica ai tempi della crisi”. Si terrà la mattina di mercoledì 30 settembre – con inizio alle ore 9 – all’Università Cattolica di Milano. SAVE THE DATE, dunque, vi aspettiamo!

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