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Tag: politiche attive del lavoro

Quei soldi europei che non riusciamo a spendere

L’Italia rischia di perdere quasi un miliardo del Fondo sociale europeo per spese non effettuate nel 2014 e nel 2015. Eppure, si tratta di risorse essenziali per orientare e mantenere le nostre politiche sociali. Cosa fare per accelerare i processi.

Nell’Italia indebitata il sussidio più generoso d’Europa

La discussione sul reddito di cittadinanza è polarizzata tra chi parla di misura meramente assistenzialista e chi la osanna come panacea di tutti i mali. Però, uno strumento simile esiste in tutti i paesi europei, benché in misura meno generosa.

Politiche attive sì, ma solo se creano competenze *

Servono le politiche attive del lavoro? Nel breve periodo i tirocini in azienda sono più utili della formazione professionale in aula. Proprio perché la lentezza della transizione scuola-lavoro deriva dalla mancanza di competenze lavorative dei giovani.

Centri per l’impiego: il primo problema è la governance

L’esperienza di altri paesi dimostra che per il successo delle politiche attive per il lavoro le risorse finanziarie da sole non bastano. È invece cruciale il “governo” dei Cpi. In Italia potrebbe essere un organismo nazionale controllato dalle regioni.

Politiche del lavoro: evitare i carrozzoni

La riforma delle politiche attive del lavoro è necessaria, ma è stata inserita in un disegno normativo molto vasto, con inevitabili ritardi. L’agenzia nazionale rischia di divenire un inutile carrozzone. Meglio limitare il potere legislativo delle regioni e creare uno sportello unico del lavoro.

Politiche del lavoro: ecco da dove ripartire

Tra le priorità del nuovo Governo c’è la creazione di nuovi posti di lavoro. Ma con quali politiche? L’analisi del programma di intervento per favorire l’occupazione giovanile, in attuazione della Youth Guarantee, evidenzia gli obiettivi da perseguire e gli errori da evitare.

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