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Se la scuola è un colabrodo, le colpe sono di tutti

Se in Italia esiste un “problema scuola”, la causa non è il Covid, bensì la scelta generalizzata di non investire sul futuro dei giovani. Ora i fondi di “Next Generation EU” e Fse+ sono una grande opportunità, ma anche lo stato deve fare la sua parte.

A lezione di distanza

A settembre parte delle attività scolastiche potrebbero proseguire ancora a distanza. Agli investimenti in infrastrutture devono affiancarsi interventi che permettano a docenti e studenti di vivere in modo attivo il nuovo rapporto con la tecnologia.

I ragazzi italiani bocciati in finanza

Dai risultati dei test Pisa 2018 sull’alfabetizzazione finanziaria emerge che i giovani italiani non conoscono il linguaggio del denaro. Del resto, sono scarse le loro performance in matematica e nella comprensione del testo.

Scuola a distanza ad alto rischio di abbandono

Bambini e ragazzi senza gli strumenti elettronici necessari per seguire la scuola a distanza erano svantaggiati già prima della chiusura delle aule. Solo interventi molto decisi possono evitare che molti finiscano per abbandonare gli studi.

Estate a scuola per non allargare il gap

Non si risolve l’attuale passaggio della scuola italiana con un “tutti promossi”. È invece giusto rivedere le forme di valutazione degli studenti e creare percorsi formativi estivi. Ecco una proposta per recuperare il tempo perso a scuola.

Perché investire sull’e-learning

L’insegnamento a distanza rischia di peggiorare le disuguaglianze territoriali e sociali. Ma si possono superare i problemi investendo sulle infrastrutture e supportando le competenze digitali, la programmazione e l’organizzazione della didattica online per massimizzarne l’efficacia.

Il Punto

Il ritardo della scuola al Sud rispetto al Nord – certificato dai test Pisa e Invalsi – emerge alle scuole medie. Proprio quando – lo dice una ricerca recente – viene a mancare l’attenzione delle famiglie all’istruzione dei figli. Per rimediare non serve dare un lavoro a chi è in lista d’attesa per una cattedra. Meglio sarebbe selezionare docenti capaci di insegnare agli studenti e di motivare i loro genitori. La bassa qualità della scuola al Sud è una delle cause della diseguaglianza dei redditi rispetto al Nord. Dati recenti aggiornano la mappa delle differenze territoriali in ogni paese europeo. Per esempio, si vede che il divario tra il nostro Centro-Sud tirrenico, meno sviluppato, e quello della costa adriatica.
Sbandierato un anno fa dal governo Conte 1 come una misura per l’occupazione, il reddito di cittadinanza ha avviato ai centri per l’impiego solo un terzo dei beneficiari. Non è dunque un’indennità di disoccupazione ma un aiuto ai poveri, anche tra i lavoratori. Per aiutare i quali ci vorrebbe un salario minimo. Se ne parla alla Commissione europea. Un tema controverso è la definizione di obiettivi generali come l’adeguatezza, cioè il rapporto con la soglia di povertà di ogni paese.
Donald Trump vende l’accordo con la Cina come “epocale”. In realtà è una tregua nella guerra dei dazi (che restano). Lontana dal risolvere il problema numero uno: l’utilizzo cinese di tecnologia americana. Gli asiatici importeranno di più dagli Usa – forse a danno della Ue.
Finalmente la Corte costituzionale si apre con trasparenza alla società civile. D’ora in poi nel processo ammetterà i pareri di corpi intermedi (come Ong e sindacati) e di esperti di varie materie, mentre i titolari di un interesse qualificato potranno assumere uno status equiparato alle parti del giudizio.

Chi sono i ragazzi che non sanno leggere. E perché

I risultati dell’indagine Ocse-Pisa hanno fatto scalpore. Ma in Italia manca un adeguato programma formativo di base, benché l’obbligo scolastico sia di dieci anni. Un ciclo 5+5 garantirebbe a tutti quel diritto allo studio che oggi è solo sulla carta.

Il Punto

Il Meccanismo europeo di stabilità viene descritto dalla Lega come uno strumento che ha sempre espropriato gli italiani a vantaggio delle banche tedesche e francesi. Per 60 miliardi, dice il deputato del Carroccio Claudio Borghi. Con un po’ di calcoli si vede invece che i miliardi sono meno di tre. Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le (erronee) dichiarazioni al riguardo di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.
È bassissimo – lo dicono i test Ocse-Pisa – l’apprendimento nelle scuole italiane, con enormi differenze tra Nord e Sud. Per rimediare si può ridefinire il sistema dell’obbligo, con cinque anni di elementari e cinque di medie. E poi un triennio di superiori focalizzato su percorsi specifici e con classi organizzate per materie. Per eliminare i divari tra indirizzi scolastici, territori e generi, c’è anche da imparare dalle politiche mirate fatte da altri (Estonia, Singapore, Germania) sulla qualità degli insegnanti.
Con l’acquisto di Gedi (Repubblica, Stampa e altri media) la famiglia Agnelli – attraverso Exor – torna a investire nel difficile settore dei giornali. Dov’era rimasta solo con il 43 per cento dell’Economist: quota di maggioranza ma non di controllo perché l’indipendenza del settimanale è tutelata rispetto agli azionisti. Chissà se Exor applicherà le stesse garanzie anche alle testate di Gedi.
Nei prossimi anni il mondo avrà bisogno di sempre più energia, +1 per cento l’anno. Rinnovabili e gas copriranno buona parte della nuova domanda. Ma non basterà: carbone e petrolio continueranno a crescere e inquinare. I paesi con piani ambientali dovranno rafforzarli. Nella speranza che gli Usa tornino sui loro passi. Le borse vanno avanti a scossoni a seconda degli annunci di Donald Trump su imminenti accordi o nuove guerre commerciali Usa-Cina. Certo i due decreti a favore del movimento democratico di Hong Kong complicano le relazioni bilaterali.

Il podcast de lavoce.info
Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Favorire l’immigrazione legale”, con Paolo Pinotti.

Che cosa ci insegna la rilevazione Pisa

L’indagine sulle competenze dei quindicenni dà indicazioni chiare sui punti di forza e sulle fragilità dei sistemi scolastici. Il quadro per l’Italia è preoccupante. Servono politiche educative più mirate, che puntino sulla qualità degli insegnanti.

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