Per garantire flessibilità in uscita dal lavoro, si discute di un’estensione di Opzione donna a tutti i lavoratori. La penalizzazione che deriverebbe dal ricalcolo con il metodo contributivo, però, è molto elevata. I limiti della proposta e una possibile alternativa.
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Il divario di genere sul mercato del lavoro ha pesanti conseguenze anche al momento della pensione. Le donne si ritrovano spesso con assegni insufficienti e devono fare affidamento sul partner, con conseguenze sulla propria indipendenza.
Per le pensioni, la legge di bilancio conferma le norme in vigore, passando da Quota 100 a Quota 102. Presto però andranno ridefiniti i criteri che regolano l’uscita dal lavoro. I dati suggeriscono che non si verificherà una fuga verso il pensionamento.