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Non c’è accordo sulla direttiva per i lavoratori delle piattaforme

A pochi mesi dal voto europeo, quattro paesi Ue hanno bloccato i negoziati sulla proposta di direttiva europea per la protezione dei lavoratori delle piattaforme digitali. Con possibili conseguenze anche sul regolamento AI. Cosa non ha funzionato?

La tutela del lavoro ai tempi dell’intelligenza artificiale

Il 2 febbraio i rappresentanti dei 27 paesi Ue hanno approvato la normativa, la prima al mondo, per regolare l’AI nei rapporti di lavoro. Sono previste alcune garanzie solo per le applicazioni classificate “ad alto rischio”.

Parità retributiva donna-uomo: il diritto del lavoro non basta

La direttiva Ue 2023/970 sulla trasparenza salariale vuole rafforzare l’applicazione del principio della parità retributiva di genere per lo stesso lavoro. Ma da solo il diritto del lavoro non riesce a rimuovere le cause profonde della disparità.

Salario minimo: un conflitto istituzionale

Sul salario minimo Cnel e Corte di Cassazione hanno espresso posizioni in contraddizione fra loro. La decisione di non decidere del legislatore rischia di creare una situazione di grave incertezza del diritto e una esplosione del contenzioso giudiziale.

Per gli “occupabili” un Sostegno con poca formazione

A leggere la circolare Inps n. 77 sembra che il requisito per ottenere il Sostegno per la formazione e il lavoro sia la partecipazione a una qualunque misura di politica attiva, anche di un solo giorno. Per evitare truffe, è necessario un chiarimento.

Programma Gol: troppe differenze tra regioni

Perno delle politiche per il lavoro del Pnrr, il programma Gol mostra dati positivi sulle prese in carico dei disoccupati. Sull’effettiva erogazione dei servizi rimangono profonde differenze tra territori: pochi ne garantiscono i livelli essenziali.

Dall’Europa nuovi problemi per il salario minimo all’italiana

Il Tribunale Ue dà ragione a Ryanair: le norme italiane che impongono a un operatore straniero, di fatto maggioritario nel settore, di rispettare le condizioni salariali fissate nei contratti collettivi nazionali sono incompatibili con il diritto dell’Ue.

Anche per il lavoro servono le riforme costituzionali

Sul lavoro la politica procede in ordine sparso senza un’idea forte per affrontare il problema degli esclusi e dei marginalizzati. Il primo passo andrebbe fatto sul terreno delle riforme costituzionali. Ma bisogna avere il coraggio di fare scelte chiare.

Politiche attive: Anpal ai titoli di coda

Con il decreto Lavoro cambiano gli attori delle politiche attive. Esautorata l’Anpal, che ha ormai solo funzioni consultive, si ridimensiona anche il ruolo di programma Gol e dei centri per l’impiego, mentre si rafforza la cooperazione pubblico-privato.

Antitrust: esenti i lavoratori autonomi “deboli”

Sono tanti i lavoratori delle piattaforme e i free lance formalmente indipendenti e non in grado di negoziare le proprie condizioni di lavoro, in particolare la retribuzione. La Commissione europea ha ora rimosso il divieto di negoziazione collettiva.

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