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Tag: evasione fiscale Pagina 3 di 7

Sull’evasione Iva l’Italia mantiene il suo triste primato

Il rapporto della Commissione europea sul Vat gap permette di fare un confronto sul grado di evasione dell’imposta nei diversi stati. L’Italia non incassa circa un quarto dell’Iva dovuta. I miglioramenti ancora troppo deboli, per cause ben note.

Dall’Iva una spinta ai consumi per far partire la ripresa

La Germania ha scelto un taglio temporaneo dell’Iva per stimolare la domanda aggregata. È una misura efficace e non convenzionale perché agisce direttamente sulle aspettative dei consumatori, senza il tramite di banche e imprese. È adatta anche all’Italia.

Il Punto

Nelle elezioni del Regno Unito Boris Johnson ha stravinto e presto i britannici lasceranno la Ue. Con conseguenze negative per tutti, prima di tutto per loro. L’Unione Europea deve voltare pagina per rilanciarsi. È ciò che sta già cercando di fare la presidente della Commissione von der Leyen con il Green New Deal che vuole rendere l’Europa il primo continente “climate neutral” entro 30 anni. Ma per attuare la sua rivoluzione su clima, ambiente ed energia dovrà superare i veti dei paesi sovranisti. Alla conferenza Onu sul clima che si sta concludendo a Madrid, si è parlato anche di migrazioni forzate per cause ambientali. Oltre 17 milioni di persone si spostano, per lo più all’interno dello stesso paese per varie cause, dalla desertificazione ai piani di risanamento urbano. Un fenomeno da capire bene per limitarne i danni.
Presidente della Fed sotto Carter e Reagan, Paul Volcker – scomparso in questi giorni – è il banchiere centrale della vittoria sull’inflazione negli anni ’80. Nemico della finanza che prendendosi troppi rischi senza pagarne il prezzo ha causato la crisi del 2008, predicava la divisione tra la banca tradizionale e il trading.
Non saranno i monopattini elettrici a salvare l’aria che respiriamo in città, ma potranno dare un aiuto all’ingorgo del traffico e dei parcheggi urbani e alla mobilità su brevi percorsi. Nella finanziaria si comincia a dare una prima regolamentazione (poi toccherà ai comuni). Però, chissà perché, decisamente restrittiva.
Ma davvero noi italiani abbiamo l’evasione fiscale nel Dna mentre altri europei sono naturalmente virtuosi? Una ricerca basata sul confronto con i danesi dice di no. Anche questi ultimi, se hanno la possibilità, non pagano le tasse e noi le pagheremmo se fossimo sottoposti alle stesse condizioni dei danesi.

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Il Punto

Cambiando le regole sullo scudo legale a giochi iniziati, la politica italiana voleva raccogliere consenso e invece ha regalato ad ArcelorMittal nuove ragioni per ritirarsi dall’Ilva di Taranto. Ma i motivi principali del dietrofront indiano sono la caduta della domanda, il calo dei margini e il peggioramento dei conti del gruppo.
Il decreto fiscale contiene varie misure per ridurre la circolazione di contante. Tra queste l’obbligo del Pos per tutti gli esercenti con i relativi incentivi a utilizzarlo. Qualcuno vi vede un sussidio occulto alle banche. E in effetti il governo dovrebbe imporre trasparenza in questo servizio con costi molti opachi. Ancora una volta la finanziaria evita l’aumento dell’Iva. Tra un anno, però, saremo nella stessa situazione. Si dovrebbe invece semplificare e razionalizzare questa tassa, anche ricavandone più entrate. Sempre in tema di imposte, si può combattere l’evasione senza violare la privacy. Basterebbe un emendamento scritto bene alla legge di bilancio.
Firmato a marzo sotto il governo Conte 1, l’accordo con la Cina (Belt and Road Initiative o Nuova via della seta) non sembra aver portato qualcosa all’Italia, anzi esportiamo meno dell’anno scorso verso Pechino. Come nel caso dei 55 paesi che hanno stretto patti simili, a guadagnarci finora sono i cinesi.

Consueto ricambio annuale nel comitato di redazione de lavoce.info: entrano Angelo Baglioni, Tito Boeri, Daniele Checchi e Michele Polo che affiancano Francesco Daveri, Alessandra Casarico e Silvia Giannini, già presenti nel comitato.

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Contrasto all’evasione: si può fare nel rispetto della privacy

Il disegno di legge di bilancio vuole favorire la lotta all’evasione attraverso l’uso della tecnologia. Mancano però le disposizioni specifiche richieste per la limitazione dei diritti di privacy degli interessati. Un emendamento potrebbe introdurle.

L’ostacolo che blocca la lotta all’evasione fiscale

Il pacchetto antielusivo messo a punto dal governo dà all’amministrazione finanziaria gli strumenti per raccogliere più informazioni su ciascun contribuente. Ora si tratta di farne tesoro. Con due problemi centrali che continuano a non essere affrontati.

Il Punto

Per battere l’evasione fiscale va bene che il fisco raccolga più informazioni ampliando la fatturazione elettronica e favorendo fiscalmente i pagamenti tracciabili. Ma poi i dati vanno usati con modelli e algoritmi. E bisogna anche perseguire l’evasione fatta da società fantasma formalmente in regola che “si scordano” di versare il dovuto.
Il voto in Umbria di domenica è stato un test elettorale di entità modesta (solo 1,4 per cento dei votanti nazionali) ma con significato nazionale. Se la coalizione di governo vuole contenere l’avanzata del centrodestra a guida Salvini, deve produrre risultati e in fretta.
Costa caro dare più flessibilità sull’età di pensionamento. Ci vorranno dieci anni per assorbire l’onere derivante da quota 100. Ma quasi il 90 per cento dell’aumento della spesa pensionistica dei prossimi 30 anni verrà dal blocco dell’adeguamento automatico delle condizioni di anzianità contributiva. Sullo sfondo resta il fatto che saremo sempre di meno e più anziani. Con l’Italia paese demograficamente più debole dell’Europa, a sua volta unico continente al mondo che nei prossimi decenni avrà un calo demografico. Urge programmare il futuro, a partire da scuola, lavoro e pensioni. L’Italia non è più il paese del boom edilizio, quando il cittadino medio, appena riusciva a risparmiare, investiva nel mattone. Le compravendite sono in ripresa dal 2014, ma i prezzi e le nuove costruzioni ristagnano. Lo sviluppo immobiliare ormai dipende dalle ristrutturazioni.
Le tratte di treno Messina-Catania e Palermo-Catania potranno costare salatissimo. Al contribuente italiano. Se due nuovi progetti saranno realizzati, ci sarà un conto superiore alla Tav Torino-Lione. Un’analisi costi-benefici calcola un buco totale di quasi 1,4 miliardi. Nuove “cattedrali nel deserto”?

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Contro l’evasione serve più coraggio

Sull’evasione la manovra del governo Conte bis è in netta discontinuità con quella del Conte 1. Ma restano i dubbi sulla possibilità concreta di realizzare gli obiettivi previsti. Tutto ruota ancora attorno alla questione dell’utilizzo effettivo dei dati.

Il Punto

Con il suo Documento programmatico inviato alla Ue, il governo prova a definire una legge di bilancio che rassicuri i cittadini, Bruxelles, i mercati. Rassicurazioni utili ma non bastano per crescere. La coperta delle risorse è sempre troppo corta e manca il coraggio per ampliarla con tagli di spesa. Una quota delle coperture – qualcosa più di 3 miliardi – arriverà dalle misure contro l’evasione fiscale. Che sarebbero più efficaci se si aggiungesse una norma che superi gli ostacoli della legge sulla privacy nell’uso dell’anagrafe dei conti correnti e dei rapporti finanziari. E sempre che il fisco sappia effettivamente utilizzare questi big data. Nella manovra, anche un piano per “rammendare” le periferie, riqualificando edifici degradati per aumentare qualità e quantità dell’offerta abitativa e rifinanziando il fondo per l’affitto a favore delle famiglie in difficoltà. Ci vorrebbero anche – ma non ci sono – politiche sociali che coinvolgano i cittadini interessati. Mentre nella stessa manovra, sulla casa si trovano misure contraddittorie. Come l’aumento della cedolare secca dal 10 al 12,5 per cento per proprietari che affittino a canoni concordati. Il che riduce la convenienza a stipulare questi contratti.
Via libera all’assunzione a tempo indeterminato di oltre 48 mila insegnanti. Metà attraverso un concorso ordinario, metà riservata ai precari con almeno tre anni di servizio selezionati con una prova scritta e orale. Una toppa sulla carenza di docenti. Manca sempre un sistema di reclutamento professionale.
Quali sarebbero gli effetti di un blocco della fornitura di armi dall’Italia alla Turchia? A conti fatti inciderebbe poco così come un’eventuale ritorsione commerciale avrebbe conseguenze trascurabili. Pesano di più considerazioni politiche legate all’appartenenza alla Nato e alla nostra reputazione nel mondo.

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Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Ripensare il commercio internazionale” con Alessia Amighini.

Il Punto

Le stime del ministero dell’Economia sull’evasione fiscale dimostrano che riforme come lo split payment nel 2015 e la fatturazione elettronica nel 2019 sono efficaci. E potrebbero diventarlo di più presto se saranno adottate misure che aiutino il fisco a utilizzare i big data di cui può disporre. Intanto però in Italia regna sovrano il regolamento in contanti, di fronte al quale governo e Abi (banche) studiano come incentivare i pagamenti con mezzi elettronici. Che hanno il vantaggio di portare efficienza e servire nella lotta all’evasione, al nero, alla corruzione (anche se per grandi evasori e grandi criminali ci vuole ben altro).
Da un raffronto sul cuneo fiscale in Italia, Francia e Germania si vede che siamo sostanzialmente in linea.  Ciò che davvero frena la nostra economia è la produttività più bassa (e piatta). Giusto dunque ridurre il cuneo, ma serve anche spingere gli investimenti nelle nuove tecnologie per stimolare la produttività e migliorare la qualità della forza lavoro.
Riforma Fornero, Jobs act, reddito d’inclusione hanno creato un sistema di sostegno “passivo” al reddito di chi perde lavoro o di chi non l’ha mai avuto. Il reddito di cittadinanza si aggiunge a questi strumenti ma è in affanno nel realizzare il suo secondo scopo: politiche “attive” del lavoro, a partire dalla formazione.
In pochi anni il premier socialista António Costa ha fatto uscire il Portogallo da una crisi economica profonda incamminandolo su un sentiero virtuoso testimoniato da tutti gli indicatori. Tanto che dalle recenti elezioni è uscito rafforzato. Non tutti però scommettono sulla tenuta di questo “miracolo” e indicano vari elementi di fragilità.

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