Un parere della maggioranza spalanca le porte del concordato preventivo anche ai contribuenti non virtuosi. E impone vincoli all’Agenzia delle entrate sulla formulazione delle proposte. Se venisse accettato, legittimerebbe e incentiverebbe l’evasione.
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L’evasione fiscale e contributiva in Italia è diminuita dal 2016 al 2021, nonostante resti molto alta. Le imposte più evase sono l’Irpef da lavoro autonomo e impresa e l’Iva; quest’ultima però non ha una delle maggiori propensioni all’evasione. In questa serie di grafici, abbiamo preso in considerazione i dati contenuti nell’aggiornamento del ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il Ddl di delega fiscale prevede l’istituto del concordato preventivo per alcune categorie di contribuenti. Tra l’altro, dovrebbe permettere di recuperare almeno parte dell’evasione. Criticità di oggi ed esperienze del passato ne fanno dubitare.
Sul contrasto dell’evasione, la legge delega sembra suggerire l’intenzione di agire in sostanziale continuità con le politiche degli ultimi anni, nonostante dichiarazioni del governo di segno opposto. Anche sul concordato preventivo non tutto è chiaro.
La lettera di un artigiano al principale quotidiano italiano toglie il velo a tutta la retorica sull’utilizzo del contante come forma di libertà. Si tratta invece di una facilitazione all’evasione. E a stupire è il silenzio degli onesti.
La cultura e la pratica dell’evasione fiscale sono frutto di un difetto di prospettiva tra interessi personali e generali. E siccome c’è una relazione tra economia irregolare e denaro circolante, l’uso del contante va scoraggiato, non favorito.
La Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva 2022 conferma la tendenza a una riduzione del fenomeno, ma solo per l’Iva. Per l’Irpef sui redditi da lavoro autonomo, invece, continua a incidere l’evasione con consenso.
Il Governo è intenzionato ad aumentare il limite ai pagamenti in contanti a 5 mila euro. Il tetto al contante non risolve il problema dell’evasione, ma aiuta a contrastarlo. Allentare i limiti sarebbe un errore.
Il Partito democratico propone di usare i fondi ricavati dalla lotta all’evasione prevista dal Pnrr per aumentare gli stipendi netti dei lavoratori dipendenti di mille euro all’anno, tagliando i contributi Inps. Le coperture indicate sono sufficienti?
È finalmente possibile utilizzare i dati dell’Archivio dei rapporti finanziari per identificare i comportamenti a più alto rischio di evasione. Il Pnrr ha dato infatti una spinta decisiva per risolvere le questioni legate alla privacy dei contribuenti.