Lavoce.info

Tag: Europa Pagina 15 di 28

Banche, le grandi assenti dalla campagna elettorale

La campagna elettorale ha dimenticato le banche. Ma il prossimo governo dovrà negoziare in Europa su assicurazione dei depositi, regole di vigilanza e titoli pubblici nei bilanci bancari. Altrimenti decideranno gli altri. E non sarà un bene per l’Italia.

Dal mare alla terra: le vie del commercio dalla Cina

La Nuova via della seta progettata dal governo cinese aumenterà gli scambi commerciali internazionali. Avrà effetti anche sulle modalità di trasporto: oggi gran parte delle merci viaggia via mare, ma la ferrovia può diventare una concorrente agguerrita.

Nella prevenzione dei disastri naturali l’Europa fa la sua parte

Il sisma di Ischia ci ricorda la vulnerabilità dell’Italia e la mancanza di una cultura della prevenzione. Il Fondo di solidarietà dell’Ue per i disastri naturali ha messo a disposizione 2,5 miliardi dal 2002. Non solo risorse per le emergenze, ma anche per la prevenzione.

Se non cambia, sarà ancora “un’Europa delle banche”

Se si vuole che l’Unione bancaria diventi un pilastro della costruzione europea, bisogna trarre una lezione dai salvataggi delle banche italiane. La normativa comunitaria appare insieme complessa e lacunosa e non è attenta alla tutela del risparmio.

Il Punto

Il favore con cui i mercati hanno accolto Donald Trump ripropone una vecchia domanda: quanto dell’andamento delle borse riflette l’economia reale? Risposte: il valore dell’indice S&P500 è vicino a quello dei fondamentali, il Nasdaq è sopravvalutato del 20 per cento. Ci sarà una correzione. Forse già in atto.
Terza e ultima puntata dell’introduzione all’e-book sull’eurozona di Giavazzi e  Bénassy-Quéré. Scordiamoci l’unione fiscale, meglio correggere le storture dell’unione bancaria. Rafforzando il fondo di risoluzione delle crisi bancarie e predisponendo un’eventuale bad bank comunitaria per finire con la (controversa) creazione di un bond europeo. Intanto, da noi, sulle due banche venete abbiamo seguito la via nazionale (in minuscolo). Ecco una scheda che spiega le differenze tra il bail-in europeo e la liquidazione coatta all’italiana.
Tra Brexit e protezionismo americano acquista grande importanza la decisione della Corte di giustizia europea su chi – stati membri o Unione – è competente a concludere accordi libero scambio. In questo caso la controparte è Singapore. Ma il tema si estende a qualsiasi paese. Ed è complicato, come per il Ceta (Ue-Canada), ora in fase di ratifica nel nostro Parlamento.
È tempo di bilanci per la Tav Torino-Napoli, inaugurata nel 2009, con la concorrenza dei treni Italo arrivata tre anni dopo. I benefici sono riscontrabili ma, paradossalmente, non tanto grazie all’alta velocità. Contano di più la riduzione dei tempi di attesa e delle tariffe. Effetto concorrenza.
Il governo ha stanziato 750 milioni in tre anni per la gestione amministrativa del Rei, il Reddito d’inclusione. Sono soldi ben spesi? Sì se servono per selezionare correttamente la platea di chi ha diritto al sussidio.

Spargete lavoce: 5 per mille a lavoce.info
Destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Il Punto

Come abbiamo discusso nelle nostre feste/convegno di Milano e Roma, tutti gli esperti – anche i più ottimisti – sono d’accordo: l’architettura dell’euro è incompleta e richiede di essere corretta per evitare nuove crisi. Si può partire dai quattro elementi descritti in un e-book del nostro sito “gemello” VoxEu.
Theresa May dovrebbe essere la vincitrice delle elezioni nel Regno Unito di giovedì 8 giugno. Ma, se tanti giovani andranno a votare, potrebbe prevalere una coalizione con a capo Jeremy Corbyn, il cui programma include anche l’abolizione delle rette universitarie. In ogni caso, improbabile che dalla Brexit si torni indietro.
Dei problemi di Alitalia si è detto tutto? No. Un’analisi accurata dei dati degli ultimi anni mostra che il costo del lavoro è stato ridotto e oggi conta meno sul totale che per British, Lufthansa e Air France-Klm. Le spese di gestione esplodono a causa di una flotta mal calibrata per competere con le compagnie low-cost.
Con il nuovo anno i prodotti finanziari e assicurativi proposti allo sportello saranno accompagnati da tre agili paginette con indicatori che combinano rischio di mercato e di credito, oltre che simulazioni di scenari alternativi di rendimento. Un passo avanti sulla strada impervia dell’assunzione di decisioni di risparmio più consapevoli.

Giuliano Cazzola, deputato di centro-destra (gruppo Misto), commenta e puntualizza i numeri del fact-checking de lavoce.info alla base di una polemica tra lui e Matteo Salvini in tema di pensioni. Con la replica del nostro fact-checker.

Fernando Di Nicola e Ruggero Paladini rispondono ai commenti al loro articolo “Disboschiamo la giungla dell’Irpef

Spargete lavoce: 5 per mille a lavoce.info
Destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Il Punto

La Commissione di Bruxelles propone titoli di stato sintetici per l’area dell’euro, prodotti con un processo di cartolarizzazione. Da non chiamare Eurobond per due ragioni: perché non lo sono e perché per i tedeschi sarebbero come fumo negli occhi. Potrebbero essere molto utili alla stabilità finanziaria.
Al mondo politico in fibrillazione auto-referenziale arriva il richiamo della Banca d’Italia di Visco: chiunque si candidi a governare si impegni ad approfittare della debole ripresa economica per correggere il bilancio in modo da far scendere il rapporto tra debito pubblico e Pil. Intanto la disputa sul voto anticipato in autunno sembra disinteressarsi della probabile attivazione delle clausole di salvaguardia e delle negative conseguenze per la crescita della maggiorazione dell’Iva. Nel dibattito sul sistema elettorale guadagna consensi quello chiamato “tedesco” (che poi tedesco non sarebbe). Di sicuro ci ritroveremmo il definitivo affossamento dei collegi uninominali, la prevalenza di candidati scelti dai partiti, e l’esclusione delle formazioni forti localmente ma deboli a livello nazionale. In cambio di coalizioni (forse) meno litigiose.
Sono due filosofie, due concezioni del governo dell’economia e della moneta quelle che si scontrano nella Ue rappresentate da Germania e Francia. Non soltanto interessi diversi, dunque, ma visioni del mondo che un’Europa unita deve conciliare. È il tema di un libro di tre autori, uno dei quali, Markus Brunnermeier, sarà al centro dei dibattiti organizzati a Milano e Roma per festeggiare i 15 anni de lavoce.info.
Che ci voglia una gestione delle sofferenze bancarie diversa dalla svendita ai pochi grandi operatori specializzati lo ha detto anche il governatore Ignazio Visco nelle sue Considerazioni finali. E in Parlamento ci sono tre proposte che prevedono la vendita agli stessi debitori.
La Lega calcio ha appena aperto l’asta per i diritti tv del campionato di serie A per il triennio 2018-21. A differenza che negli altri paesi, il bando prevede che il servizio sia offerto su più piattaforme distributive, compresa internet. Come se il calcio fosse un “diritto essenziale” per i consumatori. È proprio così?
Vero che gli italiani – dopo la riforma Fornero – sono costretti ad andare in pensione vecchi decrepiti? Lo ha sostenuto Matteo Salvini in due scontri Tv con Giuliano Cazzola. Questi ha ribattuto con una serie di dati. Quasi tutti esatti, secondo il fact-checking de lavoce.info.

15 anni de lavoce.info: feste-convegni 5 giugno a Milano e 6 giugno a Roma
Nel 2017, lavoce.info compie 15 anni. Aspettiamo per festeggiare il compleanno i nostri affezionati lettori e sottoscrittori la mattina di lunedì 5 giugno a Milano e il pomeriggio di martedì 6 giugno a Roma. E, se potete, destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Il Punto

Mentre rimane incerto chi pagherà il conto di almeno un miliardo delle banche venete in dissesto, Matteo Renzi ha minimizzato l’entità dei guai di Banca Etruria. In una nuova puntata del fact-checking de lavoce.info abbiamo provato a verificare: i conti non tornano. Sempre a proposito di istituti di credito, la Ue ha limitato i bonus dei banchieri. Limiti che non valgono per gli asset manager che, nel gestire il risparmio dei loro clienti, godono di premi anche superiori al 450 per cento della retribuzione fissa. Un incentivo ad assumere rischi, coi soldi degli altri.
Una pioggia di denaro sta per beneficiare 180 dipartimenti di eccellenza degli atenei italiani, selezionati su un totale di 807 e da una short list di 352. Probabilmente alle università del Sud, nonostante i progressi in corso, arriverà poco. Serve un meccanismo che consenta a chi è indietro di recuperare terreno.
La versione della web tax approvata dalla Camera disegna una voluntary disclosure per le grandi multinazionali (internet e non) che fanno reddito in Italia. Chi paga l’imposta gode di uno sconticino sulle sanzioni amministrative e vede cancellate quelle penali. Chi non sta al gioco, però, la fa franca.
L’allungamento della vita lavorativa è stato uno sgambetto all’occupazione giovanile nell’Italia che non cresce. I dati su 102 province indicano che, con l’innalzamento dell’età minima pensionabile da 52 a oltre 65 anni, negli ultimi 10 anni sono saliti gli occupati senior e si è ridotto il numero dei giovani occupati.
Secondo un libro appena uscito, c’è un grave punto debole nella costruzione europea messa in crisi dall’affermazione del sovranismo. È il fatto di non avere (ancora) realizzato una comunità sufficientemente omogenea di questa federazione tra stati con storie, lingue e tradizioni diverse.
L’alfabetizzazione finanziaria non fa bene soltanto ai risparmi e alle pensioni dei singoli cittadini. Nei paesi dove è più diffusa i conti pubblici sono gestiti meglio mentre, dove le competenze economiche sono inferiori, si registrano maggiori deficit di bilancio.

15 anni de lavoce.info: feste-convegni 5 giugno a Milano e 6 giugno a Roma
Nel 2017, lavoce.info compie 15 anni. Festeggeremo il compleanno con i nostri affezionati lettori e sottoscrittori la mattina di lunedì 5 giugno a Milano e il pomeriggio di martedì 6 giugno a Roma. E, se potete, destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Così l’Europa può uscire dalla “trappola di Hayek”

L’adozione di un mercato comune tra stati nazionali incapaci di costruire istituzioni politiche efficaci conduce a uno stallo della politica: è questa la trappola di Hayek. Ma c’è una soluzione alternativa al ritorno al protezionismo e al sovranismo.

Cresce il Pil italiano, ma meno che in Europa

Fonte: Elaborazione su dati Istat

Nel primo trimestre 2017, l’Europa accelera ma non l’Italia.
Da un lato infatti anche nel nostro paese il Pil ha continuato a crescere e lo ha fatto per il nono trimestre consecutivo. E’ una buona notizia perché significa che prosegue la ripresa. Ma la crescita è lenta in termini assoluti: solo un +0,2 per cento rispetto al trimestre precedente, come già nel quarto trimestre 2016, corrispondente ad una crescita annua tendenziale dello 0,8 percento rispetto allo stesso trimestre del 2016. Mancano 7,1 punti percentuali rispetto ai livelli pre crisi del primo trimestre 2008 e quasi tre punti rispetto ai valori di metà 2011 (prima della crisi dell’euro).
La crescita è lenta anche relativamente al resto dell’eurozona e della Ue. Nell’area dell’euro, sempre nel primo trimestre 2017, la Spagna è cresciuta dello 0,8 per cento rispetto al trimestre precedente (corrispondente a un 3 per cento sul primo trimestre 2016) e la Germania ha accelerato a un +0,6 per cento su base trimestrale (raggiungendo un +1,7 sul primo trimestre 2016). L’eurozona nel suo complesso cresce più o meno come la Germania. Solo la Francia cresce più o meno come l’Italia.
L’aumento della divergenza delle performance economiche in Europa è una brutta notizia per il nostro debito pubblico. Vuol dire che si avvicina il giorno in cui la Bce smetterà di acquistare titoli pubblici. Da allora, sia pure gradualmente, ricomincerà a salire il costo dell’indebitamento pubblico per il governo italiano. Una tassa molto onerosa per un paese come l’Italia che ogni anno deve rinnovare circa 300 miliardi di titoli pubblici in scadenza.

Pagina 15 di 28

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén