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Sì o no alla neutralità della rete?

Gli Usa hanno abbandonato il principio di neutralità di Internet. Il tema è ostico perché contrappone il principio della democrazia sulla rete con quello della libertà di scelta imprenditoriale di chi la fornisce. La soluzione è nella sperimentazione.

Venti di guerra fiscale tra Usa ed Europa

La riforma fiscale di Trump avrà conseguenze anche in Europa? Su alcuni aspetti la UE potrebbe adottare misure per annullare il vantaggio competitivo che ne deriva per gli Usa. Ma è probabile che si intensifichi la concorrenza fiscale fra paesi.

Il Punto

Trump ha chiesto ai cinesi di aprire la finanza ai capitali esteri. Pechino ha risposto ribadendo che rivedrà complessivamente le barriere alle partecipazioni e acquisizioni estere nei settori bancario, finanziario e assicurativo. Belle parole a cui dovrebbe far seguito un’agenda chiara e credibile di riforme.
Il terzo trimestre di quest’anno ci regala una crescita dell’Eurozona allo 0,6 per cento e dell’Italia allo 0,5. Peggio dei partner europei ma un po’ meglio delle aspettative. L’economia, dunque, continua a macinare crescita. A meno che la Germania pretenda la fine del Quantitative easing della Bce.
Nel ddl bilancio 2018 vari articoli a favore di amministrazioni e popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia e nuove risorse per il Fondo investimenti che per un quinto viene utilizzato per la prevenzione dei rischi sismici. Oltre a stanziare, c’è poi da spendere bene e velocemente senza alimentare la corruzione.
Decolla a fatica l’alternanza scuola-lavoro, ora obbligatoria nelle superiori. Quando era facoltativa (dal 2005) l’hanno attivata molto più gli istituti professionali e tecnici dei licei. Eppure non ci sono dati per rispondere alla domanda più importante: quali effetti determina sulla condizione occupazionale degli ex-studenti?
Se in Italia ci sono tanti risparmiatori traditi e gabbati è anche perché, se mai li leggono, non capiscono quasi nulla dei documenti informativi finanziari. Linguaggio burocratico e criptico da una parte, ignoranza economica dall’altra. Se n’è accorta anche la Consob.

Jerome Powell, un avvocato alla Fed

Jerome Powell, un avvocato, è il nuovo presidente della Fed. Nell’immediato è una scelta di continuità. Ma nel medio periodo, l’incertezza sulle sue posizioni potrebbe diventare un fattore rilevante. Soprattutto se ci fosse da affrontare una crisi. 

Da Obama a Trump: la finta battaglia del carbone

Con un ordine esecutivo Trump ha cancellato il piano anti-emissioni di Obama. Lo ha fatto per compiacere i suoi elettori negli stati carboniferi. Ma la crisi del carbone è iniziata prima delle misure dell’amministrazione democratica e non finisce ora.

Così Trump smonta le regole sulla finanza

L’amministrazione americana vuole smantellare le regole prudenziali e di protezione di investitori e consumatori introdotte dopo la crisi del 2007-2008. Se passerà anche al Senato, sarà un favore a pochi e potenti privilegiati, a scapito di soggetti deboli.

I numeri di Trump: tanti tagli al welfare

La proposta di bilancio per il 2018 dell’amministrazione Trump prevede un netto calo dei finanziamenti ai programmi sociali, anche a prescindere dalla riforma dell’Obamacare. Per questo il negoziato per ottenere l’approvazione del Congresso sarà complesso.

Più difesa, meno sociale nel primo bilancio di Trump

La previsione di bilancio per il 2018 assegna 54 miliardi in più alla difesa e ne taglia altrettanti ai ministeri sociali. Per ora Trump sembra scegliere la prudenza, senza toccare la spesa pubblica complessiva e senza introdurre nuove tasse o deficit aggiuntivo.

La crescita nel 2017? Dipende da Trump, dalla Brexit e da Fca

Donald Trump e Theresa May sono obbligati a crescere. Per questo, nell’immediato, il maggiore interscambio dovuto alle loro politiche potrebbe favorire anche la crescita europea. Sul più lungo termine, tutto dipenderà da come reagiranno le multinazionali alla nuova situazione internazionale.

L’incoerenza economica delle ricette di Donald Trump

L’impegno a proteggere i perdenti della globalizzazione con la disdetta del Nafta e aliquote fiscali più basse ha portato Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Ma, al contrario di quanto promesso dal tycoon, l’aumento del deficit pubblico farà salire il disavanzo commerciale Usa.

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