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Tag: crisi d’impresa

Il Punto

La lira turca sembra aver ormai perso tutta la credibilità conquistata con fatica negli ultimi anni. Spirale inflazionistica e fuga di capitali sono prospettive che la Turchia di Erdogan non si può permettere.
A causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, il 2020 ha fatto registrare un aumento delle assunzioni virtuali. Non tutti però si fidano dei cv: serve un badge digitale che certifichi le competenze. Nuove sfide anche per la gestione delle crisi d’impresa. Gli strumenti di ristrutturazione previsti in Italia mirano a garantire la continuità aziendale, ma saranno in grado di contenere le liquidazioni? Dalla Spagna intanto novità importanti in arrivo per i rider: il governo di Madrid ha raggiunto un accordo con alcune organizzazioni imprenditoriali per il loro inquadramento come lavoratori dipendenti.
Nell’ultimo anno i consumi sono diminuiti molto più dei redditi, mentre crescono i risparmi. Il motivo? La paura del contagio, come dimostra una ricerca. Hanno risparmiato più del solito anche le famiglie americane, tanto che alcuni economisti temono un’impennata della spesa quando l’emergenza sarà terminata. Ma è una preoccupazione eccessiva.

È online la quarta puntata della nuova stagione de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info: “Come cambierà la scuola dopo il Covid”, ospiti Daniele Checchi e Andrea Gavosto. Nel prossimo episodio, venerdì 9 aprile, parleremo di decreto sostegni e ripartenze.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Nel momento della scomparsa della madre di Fausto Panunzi, la redazione si stringe attorno all’amico e collega.

Ristrutturazione delle imprese: chi pensa alle Pmi?*

L’epidemia di Covid-19 impone nuove sfide al sistema della gestione e risoluzione delle crisi d’impresa. In Italia gli strumenti di ristrutturazione sono vari, ma hanno dimostrato alcune criticità, non del tutto risolte dal nuovo Codice della crisi.

Sulle Srl ricade un nuovo obbligo: la nomina del revisore

In un momento già difficile a causa della crisi da Covid-19, molte Srl devono nominare l’organo di controllo legale. Si creano così situazioni paradossali, mentre per tante società sarebbe sufficiente un più semplice e meno costoso “visto o attestazione”.

Un’opportunità per ripensare il Codice della crisi d’impresa

Il governo ha rinviato al 2021 l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi di impresa. Nella riforma ci sono elementi di rigidità e un ruolo del giudice che ostacolano i suoi stessi obiettivi. Sfruttiamo il tempo a disposizione per migliorarla.

Il Punto

Il declino demografico dell’Italia non viene dal mancato desiderio di avere figli (che c’è ancora) ma dal timore di non farcela economicamente. Ora la politica se n’è accorta. Importante che le nuove misure non siano bonus estemporanei ma trasferimenti non marginali su cui le famiglie possano fare conto.
Il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz ha presentato una proposta articolata per completare l’Unione bancaria. La palla passa al governo italiano. Per ottenere l’assicurazione europea sui depositi servono però concessioni non indolori sulla detenzione di titoli pubblici e prestiti deteriorati negli attivi delle banche. Con le modifiche regolatorie attuate dalla Bce (tassi più negativi sulle riserve bancarie ma con esenzione sulla liquidità fino ad una certa soglia), è diventato conveniente per le banche con riserve in eccesso prestare a quelle che ne sono a corto, tra cui quelle italiane. E così il mercato monetario è ritornato a funzionare.
Oltre all’ex Ilva ci sono tante altre crisi di aziende – anche Pmi – che, da agosto 2020 in poi, saranno gestite con il nuovo codice delle crisi d’impresa. Che dovrebbe segnalare per tempo le sofferenze aziendali così da favorire il risanamento di quelle temporanee e rendere più rapida e meno costosa la soluzione di quelle irreversibili.
Mentre, una volta di più, l’Italia è flagellata da disastri “naturali”, uno studio prova a quantificare i costi delle maggiori calamità ambientali nel mondo. In netto e veloce aumento. A causa del cambiamento climatico. E di chi lo nega.
Nel nostro paese si giocano legalmente 106,7 miliardi in un anno. Cifra enorme a cui si è arrivati con una liberalizzazione che ha molto aumentato l’offerta di giochi di nuova generazione e di scommesse. I dati aiutano anche a capire qual è il profilo del giocatore. Per intervenire prima che subentrino ludopatie.

Il podcast de lavoce.info
Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Governare i cambiamenti climatici”, con Valentina Bosetti.

Crisi d’impresa: quando il finanziamento è una priorità*

Dal 2010 gli intermediari godono di una sorta di priorità nel rimborso su prestiti erogati a imprese in crisi. I benefici per l’offerta di credito sono stati evidenti. Restavano alcuni aspetti critici, affrontati ora dalla riforma della legge fallimentare.

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