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Nella pandemia i mercati danno fiducia ai legami familiari

La pandemia di Covid-19 rappresenta un profondo shock per il nostro sistema economico. Ma l’impatto non è lo stesso per tutte le imprese. Fra le quotate, quelle con una struttura proprietaria familiare hanno ottenuto comunque risultati migliori.

Il Punto

Pochi ma semplici e utili gli interventi previsti dal piano Colao per la capitalizzazione delle imprese: misure attuabili in tempi brevi. Sempre che ci sia la volontà di farlo: i 220 miliardi già stanziati ma non ancora spesi per le infrastrutture, uno dei volani della ripresa, testimoniano i danni dell’iper-regolamentazione. Buone notizie per le banche dalle modifiche al “fondo salva mutui”: la sospensione dei pagamenti permetterà loro di prevenire nuovi crediti deteriorati. Nulla per i giovani nei provvedimenti d’emergenza varati dal governo. Colpa di una cultura politica che fa ricadere sulla famiglia il compito di occuparsi di loro.
È stata letta come una decisione anti-europea ma la sentenza della Corte costituzionale tedesca riafferma alcuni principi democratici che sono alla base dell’Ue.
Le imprese familiari non sono tutte uguali. La famiglia funziona nelle aziende piccole, ma in quelle più grandi rende poco preparati alla concorrenza.

Continuano le puntate del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. “Parola chiave” della settimana: Recovery Fund, con Tommaso Monacelli. Da lunedì: Salute, con Gilberto Turati.

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Il Punto

Per far fronte alla crisi serve un insieme organico di interventi a favore delle famiglie con figli: il Family act va nella giusta direzione. Non senza qualche ambiguità. Troppi invece i criteri di accesso ed esclusione del Reddito di emergenza: nato per superare le misure categoriali di questi anni, rischia di ricalcarne tutti i difetti. Timido ottimismo dagli ultimi dati sulla condizione occupazionale dei laureati. Il rischio però è che la recessione che incombe cancelli tutti i progressi.
Non solo carbon tax: in materia di ambiente il piano Colao contiene proposte stimolanti, da finanziare con risorse europee. Sempre che il governo sia davvero interessato a farlo. Assente dal piano invece il tema dell’efficienza idrica. Eppure con alcuni incentivi mirati si potrebbero ridurre sprechi e inquinamento.
La morte di George Floyd ha riportato alla luce i problemi strutturali nel rapporto tra comunità afroamericana e forze dell’ordine negli Usa. Riforme radicali dei sindacati di polizia sono necessarie ma non bastano: ancora oggi, a più di mezzo secolo dall’abolizione, la società americana risente degli effetti della segregazione razziale.
La pandemia rischia di rappresentare il colpo di grazia al multilateralismo nel commercio internazionale. Sta all’Unione Europea trovare un’alternativa ai protezionismi.

È online anche la seconda puntata del podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Parola chiave della settimana: Recovery Fund, con Tommaso Monacelli.

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Il Punto

Al netto di alcune lacune, nel rapporto Colao ci sono buone idee per il rilancio del paese. Tocca alla politica scegliere le priorità e implementarlo. Con buon senso, se ne ha. Intanto, altre proposte arrivano dalla task force presso il ministero delle Pari opportunità per sconfiggere i divari di genere. Vediamo le strategie suggerite per lauree Stem e lavoro. Saranno quasi 900 mila le famiglie beneficiarie del reddito di emergenza. Di importo modesto, può però aiutare le più povere escluse dal reddito di cittadinanza. Novità in arrivo anche in materia di semplificazione della Pa, che da sola però non basta: c’è un problema di capacità amministrativa, come dimostra la gestione dei fondi europei.
Le stime sulla ripresa potrebbero rivelarsi troppo ottimistiche: la recessione rischia di protrarsi ben oltre il 2020. Almeno guardando alla volatilità sui mercati finanziari.
Nonostante il sovraffollamento, le decisioni della magistratura di sorveglianza hanno contribuito a contenere la diffusione del coronavirus nelle carceri. Tutt’altro discorso riguarda le residenze per anziani. Anche se è prematuro fare confronti con gli altri paesi: troppo frammentari i dati e troppe le disparità di misurazione.

È online il podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Prima puntata delle “Parole chiave dell’economia”: Ripartenza, con Francesco Daveri. Da lunedì: Recovery Fund, con Tommaso Monacelli.

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Il Punto

Del Vecchio scala Mediobanca ma punta all’egemonia nelle Generali. E c’è da scommettere che metterà mano alla strategia della compagnia, oggi poco redditizia per i suoi azionisti.
Politici populisti e autoritari, ovunque nel mondo, hanno minimizzato il Covid-19. Ma i cittadini, in maggioranza, hanno apprezzato gli interventi dei governi che si sono invece mossi con rigore e tempestività. Nell’Eurozona, l’Italia ha stanziato più risorse per contrastare la recessione figlia della pandemia. Su tempistiche e burocrazia, però, siamo maglia nera. La ripresa passa anche dalla mobilità. E, a giudicare dai chilometraggi rilevati con scatole nere e telepass, la voglia di lasciarsi alle spalle i mesi di lockdown sembra forte.
Quote e doppia preferenza di genere non bastano: nonostante la rappresentanza femminile in politica sia in aumento, le donne continuano ad avere difficoltà a ottenere ruoli apicali. Più incoraggiante il mondo delle imprese individuali: qui la percentuale di donne è in crescita e aumentano di pari passo anche le imprenditrici immigrate. Un sistema industriale, quello italiano, che si basa ancora molto sulla proprietà familiare e che stenta a farsi trovare pronto di fronte alle sfide dell’economia globale.

È online il podcast del Festivaleconomia, realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Prima puntata delle “Parole chiave dell’economia”: Ripartenza, con Francesco Daveri.

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Il Punto

Da prendere con le pinze il calo del tasso di disoccupazione. Perché diminuiscono anche gli occupati, mentre aumentano gli inattivi e le richieste di cassa integrazione. Non solo braccianti: la sanatoria degli immigrati irregolari ha riguardato anche i lavoratori domestici. Un beneficio per 220 mila persone ma anche per le casse dello stato, in attesa di una riforma che cambi in profondità i meccanismi.
Gli interventi edilizi saranno vantaggiosi grazie ai nuovi eco e sisma-bonus. Ma a quale costo? L’aliquota al 110 per cento rischia di incentivare comportamenti scorretti.
Via Tv, il confronto scientifico sul Covid-19 è entrato in tutte le case. Generando confusione perché esperti e pubblico non tengono sempre conto che le certezze assolute sono poche. Esempio di un tema controverso: spendiamo poco per il Servizio sanitario? A ben guardare, il finanziamento è adeguato alla capacità di generare ricchezza dell’Italia, che in 10 anni è cresciuta di pochi decimali.
Nel lockdown gli insegnanti si sono trovati impreparati: solo un quinto aveva una formazione digitale. Serve una pedagogia che integri anche gli strumenti informatici.

Al Festivaleconomia sul web arriva il podcast realizzato da lavoce.info in collaborazione con l’Università di Trento. Prima puntata delle “Parole chiave dell’economia”: Ripartenza, con Francesco Daveri, online da lunedì 8 giugno.

Disoccupazione in calo: solo un’illusione ottica

Dietro i tassi di disoccupazione ai minimi nonostante la crisi si celano in realtà l’aumento degli inattivi e il boom della cassa integrazione. Anche in assenza di una nuova ondata pandemica, la sfida sarà evitare in autunno un’impennata dei licenziamenti.

Scelte consapevoli in tempi di incertezza*

Con la crisi del coronavirus abbiamo capito che la scienza non ha sempre soluzioni pronte, a volte serve tempo. Ma siamo in grado di padroneggiare probabilità, curve, tassi e seguire le prescrizioni per gestire l’incertezza che pervade la nostra vita?

Il Punto

Dopo la ripartenza non si escludono nuovi picchi di contagio. In tal caso, anziché richiudere regioni intere, si possono circoscrivere gruppi di comuni definiti in base alla mobilità dei lavoratori. Nasce un fondo presso la Cassa depositi e prestiti per aiutare le imprese da 50 milioni di fatturato in sù. Vediamo quali conseguenze potrà avere nel lungo periodo questo intervento dello stato.
Già all’inizio dell’emergenza coronavirus, un quarto degli italiani ha fatto una donazione a un ente non profit. Molte organizzazioni ne hanno beneficiato, a scapito però di altre.
C’è un indice che misura l’incertezza economica e politica. Si chiama Eurq e dallo scoppio della pandemia è schizzato alle stelle. E l’incertezza sul futuro, causata non dal Covid-19 ma dal calo di garanzie previsto nel Jobs act ha scoraggiato le giovani coppie dall’avere figli. Abbiamo 320 mila imprese con oltre 700 mila addetti che fanno capo a stranieri. Di dimensioni micro e piccole, ma con una forte vocazione all’export.
È l’ora della carbon tax? Secondo i suoi sostenitori, le condizioni sono perfette. A partire dal fatto che graverebbe su combustibili fossili con prezzi così bassi come non si era mai visto.

Coronavirus, che fare in caso di nuovi focolai

In caso di nuovi picchi di contagio, potrebbe non essere necessario richiudere intere regioni. Un’alternativa può venire dai sistemi locali del lavoro, gruppi di comuni identificati dall’Istat sulla base dei dati sulla mobilità dei lavoratori pendolari.

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