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Il Punto

Nel tradizionale simposio annuale di Jackson Hole, il presidente della Fed ha annunciato l’uscita dal Quantitative easing, con i mercati che sembrano apprezzare. Che lezione può trarne la Bce?
Mentre il governo è al lavoro sulla riforma delle politiche attive e degli ammortizzatori, è utile capire se con la pandemia sia in corso una riallocazione dei lavoratori. Un’analisi delle comunicazioni obbligatorie. Perché, nonostante gli sforzi del legislatore, l’apprendistato di primo livello non si diffonde in Italia come in Germania? C’entrano l’organizzazione complessiva dell’istituto e la sua collocazione nel nostro sistema d’istruzione.
Per favorire la crescita dell’eolico servono incentivi meno generosi e più mirati alla produttività. Così da ridurre il rischio di infiltrazioni mafiose, testimoniato dal numero di turbine installate nei comuni ad alto tasso di criminalità organizzata.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Apprendistato di primo livello, l’eterno incompiuto

Perché l’apprendistato di primo livello non si diffonde in Italia come in Germania? Neanche gli incentivi economici sono bastati. I problemi sono infatti legati alla sua organizzazione complessiva e alla sua collocazione nel sistema d’istruzione italiano.

Il Punto

L’incontro del G20 sull’ambiente si è chiuso con tanti buoni propositi e pochi impegni concreti. La speranza è che qualche risultato più rilevante venga dal Cop26 di Glasgow. In attesa dei fondi del Recovery Plan. Tra le misure messe in campo per snellire le procedure di applicazione del Pnrr, la liberalizzazione del subappalto è una buona notizia. Ora però è indispensabile alzare il livello dei controlli incrociati.
Ancora troppi gli italiani scettici di fronte al vaccino anti-Covid. Ma l’atteggiamento favorevole verso la campagna vaccinale non nasce per magia: serve un dialogo serio tra scienza, istituzioni e cittadini.
Con l’apprendistato professionalizzante si avvantaggiano sia le imprese, grazie alla flessibilità e ai costi bassi, sia i lavoratori, che hanno più certezze e stabilità rispetto al tirocinio. E più tutele lavorative. A sette anni dalla legge Delrio, le nuove province sono rimaste in un limbo di incertezza giuridica che vanifica lo spirito della riforma. Oltre a rendere ambigua la loro capacità impositiva.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. I giochi olimpici di Tokyo 2020 sono entrati ormai nell’ultima settimana: il nostro slideshow sulle ricadute economiche e sociali della manifestazione.

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Apprendistato, un buon contratto

Per le imprese, l’apprendistato professionalizzante ha il vantaggio della flessibilità e del costo più basso. Per i lavoratori, è una opportunità di lavoro potenzialmente stabile e adeguatamente tutelata. E dà più certezze del tirocinio extracurriculare.

Quant’è lunga la transizione dalla scuola al lavoro

Finita la scuola, la maggior parte dei giovani italiani impiega un periodo di tempo molto lungo per trovare un lavoro regolare e ciò li penalizza rispetto ai coetanei europei. La conferma arriva da nuove stime. Cosa fare per migliorare la situazione.

Il Punto

Il recente voto in Emilia-Romagna conferma che i partiti anti-immigrazione hanno paradossalmente più consenso dove ci sono meno stranieri, cioè nelle località nelle quali è più probabile che nativi meno istruiti subiscano la concorrenza degli stranieri sul mercato del lavoro. Nelle città, invece, è più facile l’integrazione. Un’altra ricerca mostra che, a sei anni dalla riforma Franceschini dei beni culturali, i migliori risultati della gestione di musei e siti archeologici arrivano quando il direttore – italiano o straniero – ha esperienza internazionale e di curatore e se tra i componenti del Cda c’è un’ampia diversità di profili professionali.
Toccano 35 miliardi all’anno le spese per la salute pagate di tasca propria dagli italiani. In continua crescita (e con loro le relative detrazioni Irpef) a partire dal Nord, dove migliore è il servizio sanitario. Causa numero uno: i tempi di attesa delle prestazioni. Serve investire per ridurli. E riportare equità in questo campo. Le spese sanitarie dei cittadini pesano quasi per il 9 per cento nell’indice dei prezzi al consumo aggiornato per il 2020. Vediamo quali sono le novità nel paniere Istat che rispecchiano i cambiamenti nei consumi degli italiani.
Riservato agli under 30, il contratto di apprendistato professionalizzante impegna l’impresa a formare il lavoratore e, alla scadenza, può diventare automaticamente un rapporto a tempo indeterminato. Numeri alla mano, si vede che dove viene utilizzato aumentano le probabilità di contratti di lavoro non precari.
Dopo anni di – tentate o attuate – privatizzazioni il vento è cambiato. In Italia i tifosi delle imprese pubbliche coprono tutto l’arco politico. Ma il problema si pone anche in Gran Bretagna dove alcune ferrovie, mal gestite dai privati, presentano un cattivo servizio, alti costi e bilanci disastrosi. Cosa ne farà Boris Johnson?

Una via d’uscita dal lavoro precario

L’apprendistato professionalizzante è un contratto che prevede un obbligo di formazione da parte dell’azienda. E alla scadenza può diventare automaticamente un rapporto a tempo in determinao. Una ricerca dice che può creare occupazione permanente.

Il Punto

Durante la campagna elettorale, in quasi 50 articoli di commento e fact-checking, abbiamo analizzato le proposte dei partiti, lasciando perdere i toni da stadio. Il miglioramento di economia e finanza pubblica consente di votare con maggiore serenità. Facendo attenzione a non sprecare i risultati raggiunti. I tifosi che affollano la rete dimenticano che la valutazione dei risultati delle politiche è un esercizio utile ma complesso e rigoroso. Mette punti fermi nel dibattito politico e può evitare di spendere denaro pubblico in scelte inefficaci. Da noi si fa troppo poco. Valutando di più e meglio forse salirebbe la nostra stima verso chi ci governa, oggi molto bassa, almeno a giudicare dai risultati di un nuovo metodo di misurazione della fiducia coordinato dall’Ocse.
Quanto sia importante per la credibilità della politica ragionare su dati certi lo abbiamo visto ripetutamente con i nostri fact-checking. Oggi verifichiamo le parole del ministro Minniti sul numero di Ong rimaste attive nel Mediterraneo dopo la stretta imposta dal nostro ministero dell’Interno. La nostra analisi e raccolta di dati mostra che il calo c’è stato, a differenza di quel che ha detto il ministro. Anche Pietro Grasso, leader di Leu, parla di 200 miliardi di evasione fiscale. Al nostro fact-checking ne risulta circa la metà. E non è neanche vero che, come sostiene il presidente del Senato, non ci sia mai stata la volontà di recuperarla.
Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno siglato il Patto della fabbrica che definisce meglio la misurazione della rappresentanza (per combattere sigle sindacali inattendibili) e riafferma il sistema di contrattazione a due livelli. Molte le cose mancanti, a partire dal salario minimo – che non piace a nessuna delle parti sociali. L’Istat ci dice che a gennaio c’è stato un lieve aumento dell’occupazione, soprattutto giovanile, trainato ancora una volta dai contratti temporanei. Nel corso del tempo, hanno perso importanza i contratti di apprendistato. Alla loro perdita di popolarità hanno contribuito – finché ci sono stati – gli sgravi contributivi che hanno accompagnato l’entrata in vigore del Jobs act.
Da destra e da sinistra si è invocata la soppressione della riforma Fornero che ha alzato l’età pensionabile. Senza dire che dovremmo rinunciare a 330 miliardi di risparmi cumulati fino al 2045. A un costo molto più basso si potrebbe invece ipotizzare un’uscita dal lavoro flessibile, un misto di pensione e lavoro part-time.

Apprendistato “licenziato” dal Jobs act

È vero che per i neodiplomati tecnici e professionali il sistema di sgravi contributivi del Jobs act ha ampliato la quota di contratti a tempo indeterminato. Ma lo ha fatto a scapito dell’apprendistato e non di altre forme di lavoro più precario.

Alla quarta rivoluzione industriale serve un diploma Its

Il governo ha promesso di aumentare i fondi destinati agli istituti tecnici superiori. Una promessa da mantenere perché gli Its, con alternanza scuola-lavoro e apprendistato, sono i tasselli di un sistema d’istruzione adeguato al lavoro del futuro.

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