Lavoce.info

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sommario 17 luglio 2003

Il Documento di programmazione economico-finanziaria 2004-7 si segnala più per le cose che non dice, che per quelle che dice. Fra i grandi assenti le pensioni, di cui tanto avevano parlato i Ministri recentemente. Il Governo ha perso un’importante occasione per rassicurare i cittadini su ciò che intende fare. Il silenzio alimenta solo l’incertezza, peggiore nemica di investimenti e consumi. Parliamo allora noi di pensioni. Contestando il modo con cui autorevoli commentatori ignorano i costi di stare in mezzo al guado, con l’acqua alla cintola. Settant’anni per introdurre il sistema contributivo sono davvero troppi. Un costo insopportabile per il bilancio pubblico e le giovani generazioni. Non servirà nemmeno ad acquisire consenso per le riforme. Al contrario, aspettando sarà politicamente più difficile completare le riforme.

sommario 15 luglio 2003

Le due facce della globalizzazione: da una parte, vuol dire maggiore incertezza sulla durata del proprio lavoro; dall’altra è sinonimo di opportunità di formazione e avanzamento di carriera. Studi recenti su di un campione di imprese indiane svelano che questo secondo effetto potrebbe essere molto rilevante. Mentre chi soffre davvero è chi — come in Mozambico — rimane ai margini della globalizzazione.

Il Ministro Bossi sostiene che gli immigrati non servano a nulla. Non la pensano così i cittadini della Padania. A Brescia, in 9 casi su 10, gli immigrati svolgono mansioni che nessun residente sembra più intenzionato a svolgere. Inauguriamo la rubrica “Pro e contro” con un confronto sull’accesso al welfare da parte degli immigrati. Sullo sfondo l’allargamento a Est dell’Unione Europea

Un “required reading”

Capo dell’unità Italia, Spagna, Irlanda
Direzione generale affari economici e finanziari, Commissione europea,Bruxelles

1 Luglio 2003

In un anno lavoce.info ha saputo imporsi come “required reading” per gli osservatori dell’economia e della cosa pubblica italiane, in Italia e fuori d’Italia. Non tutti i giorni mi riesce di scorrere la stampa italiana, ma non manco mai di gettare un occhio all’ aggiornamento degli interventi su lavoce.info.

Soprattutto, libertà d’opinione

European Commission – DG Economic and Financial Affairs, Public Finances

8 luglio 2003

Non posso che unirmi ai complimenti. Trovo lavoce.info un modo per tenermi
rapidamente informato, anche e sopratutto sui temi che non seguo
quotidianamente per lavoro. Quando apro il sito, so che trovero’ buona
informazione, competenza e soprattutto liberta’ di opinione.

Un’iniziativa utile e necessaria

Amministratore Delegato della Laterza Editori

2 Luglio 2003

Mi sono iscritto alla mailing-list di lavoce.info abbastanza presto e ho trovato subito l’iniziativa utile e necessaria. Utile per la velocità di elaborazione, l’equilibrio e l’indipendenza di giudizio dei commenti e interventi sui principali temi del dibattito politico ed economico. Necessaria perché tutela uno spazio di discussione in cui il pluralismo delle opinioni e degli orientamenti è messo a valore. Cosa non funziona? Mi sembrano pochi e sporadici i «commenti sulla notizia»: gli utenti della mailing list  non manifestano l’esigenza di uno spazio di confronto. Poco funzionali, infine, gli invii che raccolgono interventi su due o più temi: non consentono di indicare come sarebbe auspicabile un  unico «oggetto» in intestazione e rendono frammentaria la lettura e, soprattutto, l’archiviazione personale dei materiali.

sommario 11 luglio 2003

Si ritiene spesso che il Documento di programmazione economica e finanziaria sia un documento inutile. E in questi giorni di continui rinvii circa la data in cui verrà reso pubblico, sono molte le voci che propongono un “Dpef leggero”. Ma forse mai come in questo momento potrebbe essere utile al Governo un “Dpef pesante”. E’ in forte ritardo nell’attuazione degli obiettivi del suo programma, in particolare di quelli sottoscritti nel “Contratto con gli italiani”. Ci vorranno scelte difficili se si vogliono onorare gli impegni. Il Dpef dovrà dire quali scelte si intendono compiere vincolando al loro rispetto la coalizione di Governo nel suo complesso. Altrimenti meglio dire subito a quali parti del programma si intende rinunciare.

Vendita SME: il prezzo era giusto?

Riproponiamo ai nostri lettori lo studio ripreso dall’Economist del 31 luglio. Trae spunto dal fatto che oggi si confronta spesso l’offerta di De Benedetti a Prodi per l’acquisto della Sme nel 1985 e il ricavato dalla vendita tra 1993 e 1996, raffrontando cifre molto lontane nel tempo e tra loro non comparabili, a meno di non attualizzarle in modo adeguato

sommario 8 luglio 2003

La normativa sul diritto fallimentare disincentiva la crescita delle imprese.  Ma la Commissione Trevisanato, incaricata di elaborare un disegno di legge di riforma della materia, non riesce a trovare un accordo.  Le divisioni riguardano scelte politiche: giusto perciò che il Governo se ne faccia carico.
A pochi anni dalla riforma dell’università, il Governo sembra intenzionato a rivedere  il sistema di allocazione dei fondi alle diversi sedi.  Ma senza aprire un pubblico confronto.  lavoce.info rende pubblico il testo dell’emendamento preparato dal Ministro Moratti.
La General Motors ha appena effettuato una massiccia emissione obbligazionaria, accolta favorevolmente dai mercati.  Ma questa positiva accoglienza non sembra giustificata dai fondamentali della società. 

sommario 3 luglio 2003

lavoce.info compie un anno. Lasciamo agli altri giudicare questa nostra iniziativa. A nostro avviso, le ragioni per cui esistiamo sono diventate più cogenti negli ultimi 12 mesi. A partire dalla concentrazione mediatica e dal clima di sospetto che circonda l’informazione in Italia. Soprattutto quella economica. Segnaliamo, a proposito di concorrenza televisiva, che sarà molto difficile completare entro il 2006 il passaggio al digitale, così come ipotizzato dal disegno di legge Gasparri in discussione al Senato.
Maggiore trasparenza è richiesta anche nei mercati finanziari europei. Un parere illustre ci spiega la necessità di un accordo a livello comunitario. E ci rivolge tanti auguri, che giriamo prontamente ai nostri lettori.

sommario 1 luglio 2003

Si inaugura la Presidenza Italiana dell’Unione Europea. Il Governo ha da tempo caldeggiato la proposta di escludere la spesa per ricerca dal computo del deficit pubblico, ai fini del rispetto del Patto di Stabilità e Crescita. Sarebbe però forse più opportuno finanziare a livello europeo i programmi di ricerca di base, perchè questi generano effetti positivi su tutti i paesi dell’Unione. La Convenzione e la parziale riforma della politica agricola completata in questi giorni offrono spazio per una gestione di questi beni pubblici a livello comunitario. In Italia, i problemi della ricerca vanno risolti non tanto destinando più risorse pubbliche alla ricerca e sviluppo, quanto incoraggiando l’accumulazione di capitale umano. Formazione e riforma dell’università sono due componenti chiave di una strategia per superare un modello di specializzazione sempre più vulnerabile. Non guasterebbe poi la rinuncia a tentazioni colbertiste che poco farebbero se non proteggere le imprese che operano in settori tradizionali, lontani dalla frontiera tecnologica. Occorre anche migliorare l’utilizzo delle risorse esistenti: molte imprese non ricorrono ai finanziamenti pubblici disponibili, perchè scoraggiate dagli oneri burocratici. Per la ricerca universitaria, che deve essere in primo luogo “ricerca pura” e non applicata, occore invece utilizzare al meglio le risorse scarse  puntando sulla formazione di “centri di eccellenza”.

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