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Categoria: Il Punto Pagina 71 di 141

Il Punto

Sarebbero state un buon affare in termini economici le Olimpiadi a Roma nel 2024? Uno studio dei grandi eventi degli ultimi 55 anni mostra benefici molto inferiori alle attese. E i costi hanno mediamente superato le previsioni del 156 per cento.
La Federal reserve aveva preannunciato ripetuti aumenti dei tassi di riferimento nel 2016 ma ancora non si è mossa. La sua titubanza dipende dal fatto che un rialzo affrettato rischierebbe di ostacolare una ripresa che va già troppo al rallentatore.
Rinviato l’incontro governo-sindacati per definire gli interventi sulle pensioni, ne riassumiamo l’impianto generale: Ape (Anticipo pensionistico), aumento della “quattordicesima” e allargamento della platea di beneficiari, no-tax area a 10 mila euro, ricongiunzioni gratuite. Con dettagli cruciali da mettere a punto.
In Italia gli omicidi sono al minimo storico. E, considerando anche altri crimini, la sicurezza è più alta rispetto a un quarto di secolo fa. Eppure la percezione dei cittadini è opposta. Perché di recente sono cresciuti furti e rapine, reati ad alta frequenza. In particolare, le rapine in casa sono più che raddoppiate in 12 anni.
Sempre più nelle imprese si organizza il lavoro in team. Se – in più – tra i componenti del gruppo ci sono rapporti di amicizia, i risultati sono migliori e limitano i comportamenti opportunistici di chi lascia che gli altri si impegnino. Lo suggerisce un esperimento fatto sul campo.

Il Punto

Passione civile, visione europea, rigorosa onestà sono stati i tratti salienti della personalità di Carlo Azeglio Ciampi che – nelle più alte cariche istituzionali – ha guidato l’Italia in momenti felici e drammatici. Chi ha lavorato con lui ne ricorda anche il metodo, la capacità di ascolto e la lungimiranza.
Quanto spenderà il governo per la sanità nel 2017? 113 miliardi? Sono più o meno del 2016? Dipende! Un polverone che nasconde il vero problema. A Nord e a Sud sono garantiti i Lea, i Livelli essenziali di assistenza? Se la risposta è “no”, difficile parlare di Ssn (Servizio sanitario nazionale).
All’Italia arrivano dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale 2,3 miliardi (periodo 2014-2020). Questi soldi dovrebbero andare – tra le altre destinazioni – alla prevenzione dei rischi naturali, inclusi i terremoti. A ben guardare, però solo il 6 per cento è destinato a questo scopo. E solo in alcune regioni: non quelle colpite dall’ultimo sisma. Con i crolli e i morti di Amatrice e di altri 17 comuni, torna alla ribalta l’idea “fascicolo del fabbricato”, un documento con tutte le informazioni amministrative e tecniche relative a ogni immobile. Impopolare perché costoso se applicato all’esistente. Realizzabile se varrà solo per le nuove costruzioni.
“Dopo di noi” è la legge – approvata di recente – che dovrebbe garantire protezione, cura e assistenza ai disabili gravi anche dopo la morte dei genitori. Un provvedimento da paese civile. Peccato però che non riordini i frammentati servizi sanitari e assistenziali. E la sua attuazione si preannunci complicata.

Ricambio nel comitato di redazione de lavoce.info per il 2016-2017: ne entra a far parte Fausto Panunzi che affianca Angelo Baglioni, Francesco Daveri, Maria De Paola e Michele Polo, già in carica.

Il Punto

Molti brindano al progetto di fusione tra Deutsche Bank e Commerzbank. Due fra le banche più esposte al rischio nell’Eurozona. Che non ha davvero bisogno della nascita di un colosso da 2.300 miliardi di attivo. Con seri problemi di antitrust e di rischio sistemico. Pare comunque che non si faccia. Meglio così. Cade in questi giorni l’anniversario del fallimento di Lehman Brothers che otto anni fa diede il via alla crisi finanziaria. La Fed avrebbe potuto salvare la banca. Ma prevalsero le scelte del segretario al Tesoro di allora, Henry Paulson, che non voleva essere ricordato come Mister Bailout.
Nel nostro paese ci sono meno omicidi che in Francia o in Germania. Eppure gli italiani sentono un forte senso di insicurezza. Molto influenzato dalla rappresentazione della realtà fornita dai media. Per capire se effettivamente la sicurezza è aumentata o diminuita bisogna guardare i dati del passato e degli altri paesi.
La promessa del governo è che rapidamente scenderanno da 9 mila a mille le società partecipate dal settore pubblico. Lo strumento è il testo unico approvato in agosto. Ma proprio qui, tra le pieghe di disposizioni, eccezioni e fumosità da Azzeccagarbugli, si annidano tranelli che non fanno ben sperare.
Trovare in Italia un lavoro con un dottorato di ricerca nel cv è più facile che con la laurea. Ma quasi un terzo di chi ottiene il titolo e non rimane in università afferma che il pezzo di carta non gli è stato utile. Abbiamo cioè pochi dottori di ricerca (sotto la media Ocse) ma – paradossalmente – troppo istruiti.
Ringraziamo i lettori-sottoscrittori de lavoce.info che hanno partecipato al convegno annuale svoltosi mercoledì scorso. A disposizione di tutti i materiali di discussione presentati dai cinque relatori.

Nel momento della scomparsa di Carlo Azeglio Ciampi, la redazione de lavoce.info ricorda l’uomo che, ricoprendo le più alte cariche istituzionali, ha saputo guidare il paese con alto senso dello stato, con visione europea, grande onestà e intelligenza.

Il Punto

Sul mercato del lavoro scendono gli inattivi e aumentano gli occupati, anche quelli tra i 15 e i 34 anni. Insomma un secondo trimestre sorprendentemente positivo. Ma con il Pil a crescita zero l’aumento dei posti di lavoro non può durare.
Matteo Renzi parte lancia in resta contro le slot machine promettendo misure draconiane. Speriamo che alle parole seguano i fatti e tutto non si stemperi nell’ambiguità dello stato che da una parte fa campagne contro la ludodipendenza, dall’altra incassa una bella fetta dei profitti del gioco d’azzardo.
In vista della Legge di bilancio – che potrebbe includere modifiche delle aliquote Iva legate alle “clausole di salvaguardia” – vale la pena vedere come ha funzionato lo “split payment”, introdotto nel 2015 per eliminare l’evasione di questa imposta da parte dei fornitori della Pa. A conti fatti sono arrivati 2,2 miliardi di gettito in più.
La bassa spesa per asili e scuole materne obbliga le nonne a fornire un welfare supplementare. Messo in crisi, però, dall’innalzamento dell’età di pensione, come rivelano i numeri di una ricerca. Nel Fertility day sarebbe stato meglio parlare di investimenti pubblici negli strumenti di conciliazione lavoro-famiglia.
Frenare le migrazioni investendo nei paesi da cui originano? Si è già tentato, spesso con risultati fallimentari a tutto vantaggio dei regimi corrotti. Per impostare in maniera diversa il rapporto con l’Africa occorre coinvolgere le multinazionali e aprire maggiormente l’Europa ai prodotti africani.
Con l’affermazione del movimento Occupy nelle elezioni locali, Hong Kong è ridiventata una spina nel fianco del governo di Pechino. Che deve essere molto cauto nell’imporre il proprio dirigismo perché l’ex protettorato britannico rimane il principale crocevia dei flussi finanziari da e per la Cina.

Il Punto

Tassi a zero e Quantitative easing come da programma, con possibile estensione dell’impegno nel tempo. Ma il calo del costo del credito ottenuto non può garantire in automatico la ripartenza di consumi e investimenti. La liquidità creata spesso va nelle banche e nelle imprese sbagliate. Non per colpa della Bce.
Le dimissioni di Fabrizio Viola da amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena sono la conferma che il piano di ricapitalizzazione della banca è tutto in salita.
Record italiano nel costo dei fondi d’investimento a carico del risparmiatore: 1,4 per cento del capitale. Laddove gli inglesi pagano l’1 e i francesi lo 0,8. Tra i metodi per mungere i clienti le “performance fee” addebitate se il gestore batte il benchmark. In caso contrario, invece, chi si è visto si è visto.
In Parlamento si discute di legalizzazione della cannabis. Abolire il divieto toglie soldi alla criminalità e riduce le attività illegali ad essa collegate. Ma rischia di far salire il consumo di droghe, anche più pesanti. Sostituire una tassa al divieto porta entrate fiscali la cui entità dipende dall’aliquota fissata e dalla capacità di sopravvivenza del mercato nero.
Tra gli aspetti più vergognosi del lavoro nero (che frutta 206 miliardi all’anno, il 13 per cento del Pil) c’è il caporalato nell’agricoltura del Sud. Salari fino a 3 euro all’ora per giornate di 12-16 ore, soprusi contro i lavoratori, lauti guadagni esentasse per le aziende. Parlare di integrazione degli stranieri qui è un po’ dura.
Tanti soldi dalla Ue per la ricerca delle università europee. 85 atenei italiani hanno ricevuto 1,2 miliardi, il 6 per cento del totale: come la Svezia e meno della metà di quanto il nostro paese sborsa per finanziare questi progetti europei. Si può fare molto meglio imparando dai più bravi e utilizzando l’esperienza accumulata.

Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale riservato agli amici de lavoce avrà come titolo “Le riforme fatte e quelle da fare“. Si terrà la mattina di mercoledì 14 settembre all’Università Bocconi di Milano. Vi aspettiamo per incontrarvi di persona, dopo tante interazioni digitali!
La prima parte dell’incontro è riservata alla redazione de lavoce e ai nostri sostenitori più affezionati, chi ci ha finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni (chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione).

Il Punto

Lo sfascio delle due grandi municipalizzate di Roma – per i trasporti e per i rifiuti – è la sfida numero uno per la sindaca Virginia Raggi. Le imprese pubbliche si reggono su un delicato equilibrio tra poteri di indirizzo della politica e responsabilità gestionali dei manager. Che non possono essere commissariati nel quotidiano.
È ragionevole collegare alla Grande crisi l’aumento di furti in appartamento e borseggi tra il 2007 e il 2010 dopo anni di cali quasi continui. Altri reati contro il patrimonio – come scippi e furti d’auto – continuano invece a diminuire. Anche perché sono sempre meno remunerativi per chi li compie.
Per il leader cinese Xi Jinping, il G20 di Hangzhou è stata l’occasione per presentarsi come il capo di una vera superpotenza. Dal summit – come sempre – pochi risultati solidi. Almeno però si è ratificato l’accordo sul clima COP 21 da parte di Cina e Usa.
Al bail-in, procedura europea di risoluzione delle crisi bancarie, si possono fare molte critiche. Ma non che, in Italia, sia incostituzionale. A meno che non si voglia sostenere che la tutela del risparmio sancita dalla Costituzione impedisca il possibile fallimento delle banche.
Qualche volta ritornano, nel dibattito pubblico, le cosiddette gabbie salariali, un sistema che differenziava i salari a seconda del costo della vita delle varie zone del paese. Hanno accompagnato il boom economico italiano. Ma una ricerca rivela che l’effetto sull’occupazione è stato davvero modesto. Parlando di squilibri territoriali, quelli infrastrutturali sono tra i più gravi. Da oltre 20 anni nel Sud si investe sempre meno in opere pubbliche, scuole e ospedali inclusi. È come dare per persa la battaglia per la ripresa del Mezzogiorno. Perché la possibilità di crescita parte proprio dall’esistenza di buone infrastrutture.

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Il convegno annuale riservato agli amici de lavoce avrà come titolo “Le riforme fatte e quelle da fare“. Si terrà la mattina di mercoledì 14 settembre all’Università Bocconi di Milano. Vi aspettiamo per incontrarvi di persona, dopo tante interazioni digitali!
La prima parte dell’incontro è riservata alla redazione de lavoce e ai nostri sostenitori più affezionati, chi ci ha finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni (chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione).

Il Punto

La crescita economica si conferma a zero. Per tornare alla crescita demografica ci vuol altro che una maldestra campagna pubblicitaria per il Fertility day e il bonus bebè da 80 euro al mese per tre anni. Servono incentivi all’occupazione femminile (in particolare delle madri), asili nido, spinta ai congedi dei padri e politiche abitative per le nuove coppie.
Colpendo il trattamento fiscale di super-favore per Apple in Irlanda, la Ue ha aperto un dossier inedito. Non ha contestato alcuna violazione all’impresa né la legittimità della legge del paese, ma l’atto amministrativo del fisco irlandese che si traduce in aiuto di stato. In attesa di un allineamento dei sistemi di tassazione europei, si deve almeno provare a coordinarli. La partita è complessa anche perché fuori dal tavolo – ma più che mai coinvolto – c’è il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, ben deciso a tutelare gli interessi sia delle sue multinazionali in Europa sia del fisco federale. E c’è alta tensione tra Ue e Usa anche sul fronte dei negoziati per il Ttip, il trattato commerciale messo in crisi da prese di posizione tedesche e francesi. Davvero l’accordo sarebbe una resa europea agli interessi americani?
Più negli Stati Uniti che in Europa, le politiche monetarie non convenzionali (come il Quantitative easing) hanno impedito che le crisi finanziarie degenerassero. Creano però danni collaterali sulle banche e su altri investitori istituzionali. Il che fa ritornare attuali le politiche fiscali come stimolo alla crescita.
Abbiamo visto tutti i costi – umani ed economici – di un terremoto. Non c’è altrettanta consapevolezza, invece, della spesa che ogni proprietario d’immobile dovrebbe sostenere per la prevenzione. Che sarebbe da spingere con incentivi pubblici ma anche privati, per esempio con strumenti assicurativi.

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Il Punto

Tra le proteste degli esclusi e dei sindacati, i concorsi a cattedra per gli insegnanti fanno strage di candidati. La selezione è più severa del solito perché in palio non ci sono punteggi ma posti di lavoro. La qualità del sistema scolastico ha tutto da guadagnarci. Ma valutare bene non è né facile né a basso costo.
La soluzione “di mercato” del dissesto bancario di Mps è ancora in alto mare. Nel timore che il previsto mega-aumento di capitale di 5 miliardi fallisca, ecco la conversione “volontaria” delle obbligazioni subordinate detenute da investitori istituzionali in azioni. Mentre il Portogallo, zitto zitto, salva una banca con soldi pubblici evitando il bail-in.
Alludendo a un possibile rialzo dei tassi, la presidente della Fed Janet Yellen ha lasciato i mercati nella nebbia ma non ha stupito i banchieri centrali riuniti a Jackson Hole. Li ha sorpresi, invece, snocciolando e quindi consacrando definitivamente gli strumenti di politica monetaria non convenzionale a sua disposizione.
Sono davvero morti i negoziati per il Ttip (il trattato commerciale Ue-Usa) come ha annunciato il vice cancelliere tedesco Gabriel? Forse no. Ma certo il loro esito è stretto tra gli interessi di bottega di governi alla vigilia di difficili elezioni: negli Stati Uniti, in Francia, in Germania.
Criteri di selezione troppo astratti e commissioni giudicanti troppo piccole per funzionare: parte male la riforma Madia della dirigenza pubblica basata sulla valutazione dei cv. Ancora da fugare il sospetto che la montagna della meritocrazia partorisca il topolino del vecchio “spoils system”.
Il controllo della politica da parte delle mafie inizia dalle elezioni comunali. Si scoraggiano le candidature degli onesti e si portano a capo del municipio gli “amici”, con le mani sul settore immobiliare e sugli appalti. Risultato documentato: salgono la spesa comunale e il numero dei lavoratori impiegati nelle costruzioni.

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Il Punto

Un progetto europeo che coniughi concretezza e sogno – evocato da Renzi a Ventotene – è arduo da realizzare. Prima o poi, infatti, riemergono gli interessi nazionali, cioè, per Italia e Francia, la richiesta di flessibilità di bilancio. Che potrebbe arrivare, ma solo con la prosecuzione delle riforme e con il rallentamento dell’economia.
Non basta il Pil per misurare gli effetti delle politiche pubbliche su povertà, diritti delle donne, salute, innovazione e occupazione. C’è da predisporre un adeguato sistema di valutazione che oggi non abbiamo. Gli strumenti legislativi per svilupparlo esistono, se c’è la volontà di investire nella ricerca.
Incentivi alle madri under 30: così, secondo il ministro con delega alla famiglia Costa, si abbassa l’età della maternità e si combatte il calo delle nascite. Sbagliato e arbitrario. Il sostegno alle famiglie è efficace quando è stabile nel corso della vita del bambino e si rapporta alla sua età, non a quella dei genitori.
Soffocata dal debito pubblico e con la deflazione sempre in agguato, l’Italia a crescita zero è “a rischio Giappone”? Magari! In realtà il paese asiatico ha continuato a crescere dall’inizio della sua crisi (1991). Molto più di noi. Vedere questo nostro grafico per credere.
Tra le riforme monche dell’era Renzi brilla per incompiutezza e iniquità quella della giustizia civile. Che ha reso le cause più onerose e negato di fatto i ricorsi in tribunale ai cittadini comuni, in particolare ai piccoli proprietari. A vantaggio di locatari che non pagano l’affitto.
Notizia: a giugno in Italia l’energia elettrica generata da fonti rinnovabili ha superato quella da fossili.  Sorpasso storico? Quasi, perché avvenuto anche grazie ai bassi consumi. Però potremmo essere alla vigilia  di una nuova epoca. Ora si tratta di governare il cambiamento.
Di solito si discute se sia più probabile che un governo adotti le riforme sull’orlo di un precipizio o quando l’economia va bene. Eppure una ricerca sui dati di 53 paesi in oltre 30 anni arriva a definire un ulteriore elemento che le favorisce: l’incertezza. Una tesi controcorrente.

Nelle due settimane centrali di agosto, come di consueto lavoce.info ha sospeso l’invio della newsletter. Abbiamo però aggiornato costantemente il sito con nuovi articoli su: riqualificazione dei vecchi immobili, donne e corruzione politica, cassa integrazione concorsuale, Isee e disabilità, distretti culturali, welfare e senso civico, fuga dei cervelli.

Michele Lalla risponde ai commenti al suo intervento “Riforma costituzionale: perché serve il limite di mandato

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Il Punto

Per governo e Banca d’Italia il sistema bancario italiano è sano e la volatilità delle borse esagerata. E così si esclude il ricorso a bail-out e bail-in per la risoluzione delle crisi del  settore. Per ora. I margini per ricapitalizzare le banche con fondi pubblici senza coinvolgere gli obbligazionisti comunque ci sono.
Prima le molestie sessuali di Capodanno alle donne di Colonia, poi gli attentati ad opera di rifugiati e migranti: perché la Germania è uno dei paesi ad alto rischio di non-integrazione degli stranieri? I profughi sono tanti. Ma una loro distribuzione più uniforme sul territorio tedesco potrebbe ridurne gli effetti negativi.
All’indomani del tentato golpe in Turchia, Erdogan comprime le libertà con il rischio di avviare il paese anche verso una crisi economica. Perché investimenti esteri e il turismo non saranno più quelli di prima. Il premier turco sa che Ue e Usa hanno bisogno del suo paese. Ma è vero anche il contrario.
Si ferma la crescita africana dopo anni di boom. Pesano il calo del prezzo delle materie prime esportate, la frenata dello sviluppo della Cina – grande investitore – e la diffusione della corruzione. All’orizzonte, una crescita demografica senza precedenti che moltiplicherà il numero dei giovani disoccupati.
Ha radici antiche la scarsa qualità della classe dirigente al Sud. Lo dimostra con i dati uno studio che confronta l’efficacia della Cassa per il Mezzogiorno gestita in modo centralizzato fino al 1965 con il periodo successivo, quando l’autonomia territoriale l’ha consegnata ai potentati politici locali.
Sono arrivati a 1,5 milioni i contribuenti che scelgono di tassare i loro ricavi da canone con la cedolare secca. Più di quelli che lo fanno attraverso l’Irpef. Ma, al netto, lo stato perde gettito. Forse è il caso di rivedere il meccanismo dell’imposta, magari limitando i benefici a chi affitta a canone concordato.

L’articolo “Troppo educati per lavorare” di Caroleo e Pastore, pubblicato su lavoce.info nel 2013, è stato rilanciato sui social network in questi giorni. Gli autori rispondono ai numerosi commenti raccolti.

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